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Nocera Inferiore
Nocera Inferiore - Sarno
chiesa
cattedrale
S. Prisco
Parrocchia di San Prisco
Facciata; Impianto strutturale; Soffitto; Campanile
presbiterio - intervento strutturale (1975); presbiterio - intervento strutturale (2002)
X - 1386(preesistenza carattere generale); XVII - XVIII(rifacimento intero bene); XVIII - XVIII(completamento carattere generale); 1981 - XX(restauro intero bene); 1995 - 2002(restauro intero bene)
Cattedrale di San Prisco
Tipologia e qualificazione chiesa cattedrale
Denominazione Cattedrale di San Prisco <Nocera Inferiore>
Altre denominazioni Chiesa di San Prisco
S. Prisco
Ambito culturale (ruolo)
maestranze campane (costruzione)
Notizie Storiche

X - 1386 (preesistenza carattere generale)

Le fonti sembrano confermare la fondazione nel X secolo di una primitiva chiesa annessa a un monastero benedettino che, soltanto ne 1386 divenne sede episcopale.

XVII - XVIII (rifacimento intero bene)

L'originario edificio più volte rimaneggiato, fu ricostruito nei primi anni del XVII secolo con un impianto a tre navate. In seguito ai danni provocati dai terremoti del 1688 e del 1694 furono eseguiti interventi completati nel 1744, anno di consacrazione della rinnovata cattedrale, che videro impegnati importanti artisti come Angelo Solimena, autore nel 1671 dell'affresco raffigurante la Gloria del Paradiso nella cupola della cappella del Rosario, e Francesco Solimena, al quale si deve il tondo di San Marco che sovrasta l'area del presbiterio, e il progetto del nuovo campanile ricostruito con forme barocche.

XVIII  (completamento carattere generale)

Il vescovo Benedetto dei Monti San Felice, nella seconda metà del Settecento, completò l'aggiornamento stilistico dell'interno con la realizzazione del pregevole organo, degli altari in marmi commessi e degli stucchi sulle pareti delle navate, delineando in tal modo l'attuale veste architettonica.

1981 - XX (restauro intero bene)

A seguito del terremoto del 1980, la Cattedrale fu restaurata nel 1981 a cura della Soprintendenza di Salerno.

1995 - 2002 (restauro intero bene)

La cattedrale è stata soggetto di ulteriori interventi di restauro ed è stata riaperta al culto nel 2002.
Descrizione

La cattedrale era, nella forma esteriore e nella struttura, come si presenta attualmente. Alla cattedrale di San Prisco, vi si accede attraverso il bel campanile barocco, eretto nel 1724 su progetto di Francesco Solimena, a poca distanza dal quale è posta una grande vasca marmorea di età imperiale. La facciata è di elegante stile barocco, con tre accessi, con quello centrale più grande sormontato da un apertura mistilinea a sua volta sovrastato da un timpano di forma semicircolare. L'interno si presenta a tre navate, con decorazione in stucco, e notevoli altari marmorei, soprattutto quello del 1714 nella Cappella del Rosario, sulla sinistra, ove è notevolissima la cupola affrescata da Angelo Solimena nel 1674 raffigurante il Paradiso. Sull'altare è il grande dipinto della fine del Cinquecento, con la Vergine del Rosario e, intorno, in altrettanti riquadri, i misteri del Rosario. In basso un altro riquadro raffigura la duchessa Giovanna Castrista Carafa che ascolta un predicatore. Sull'altare maggiore è il dipinto di S. Marco Evangelista, opera di Francesco Solimena. In fondo alla navate sinistra, c'è l'accesso ai locali della sacrestia, in fondo alla navata destra invece vi è l'urna contenente il corpo di San Prisco. Subito sulla destra un accesso che porta al palazzo vescovile. L'aula liturgica è coperta da una volta a botte con decorazione a stucchi.
Facciata
La facciata è di elegante stile barocco, con tre accessi, con quello centrale più grande sormontato da un apertura mistilinea a sua volta sovrastato da un timpano di forma semicircolare.
Impianto strutturale
L'interno si presenta a tre navate, con decorazione in stucco, e notevoli altari marmorei, soprattutto quello del 1714 nella Cappella del Rosario, sulla sinistra, ove è notevolissima la cupola affrescata da Angelo Solimena nel 1674 raffigurante il Paradiso. Sull'altare è il grande dipinto della fine del Cinquecento, con la Vergine del Rosario e, intorno, in altrettanti riquadri, i misteri del Rosario. In basso un altro riquadro raffigura la duchessa Giovanna Castrista Carafa che ascolta un predicatore. Sull'altare maggiore è il dipinto di S. Marco Evangelista, opera di Francesco Solimena.
Soffitto
L'aula liturgica è coperta da una volta a botte con decorazione a stucchi.
Campanile
Il campanile è diviso dal corpo della cattedrale. Esso fu rifatto nel 1737 su disegno di Francesco Solimena. Esso si sviluppa in tre ordini: la parte inferiore costituita da un portale-androne che immette nell'atrio ampio antistante la Cattedrale, ed al viale che porto all'ingresso del palazzo vescovile. Il secondo ordine contiene la vera torre campanaria, con campane di varie grandezze. Tra questo e l'ordine superiore che contiene l'orologio, c'è una balconata che gira intorno. L'orologio è del 1700. Il campanile è sormontato da una piccola costruzione piramidale tronca, a sua volta sormontato da una sfera su cui vi è una croce in ferro
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1975)
L’adeguamento alla riforma liturgica del Concilio Vaticano II ha determinato la riorganizzazione del presbiterio che, compiuta nel 1975 con la realizzazione dell’altare, della cattedra e dell’ambone, ottenuti anche mediante il riuso di parti dell’antico pulpito marmoreo, ha modificato il preesistente assetto fin allora ancora sostanzialmente tardosettecentesco.
presbiterio - intervento strutturale (2002)
Con l'intervento di restauro che ha interessato tutto il complesso, è stata rivista l'intera area del presbiterio. Sono stati realizzati l'altare, l'ambone e la sede in marmo.
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