chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Nerola Sabina - Poggio Mirteto chiesa parrocchiale S. Maria Assunta e S. Giorgio Parrocchia di Santa Maria Assunta e San Giorgio Facciata; Impianto planimetrico; Struttura e coperture; Campanile; Pavimenti e pavimentazioni; interni nessuno 1483 - 1483(costruzione intero bene); 1554 - 1615(consacrazione intero bene); 1670 - 1670(costruzione campanile); 1771 - 1771(restauro e consacrazione altare maggiore); 1915 - 1915(distruzione intero bene); 1924 - 1924(ricostruzione intero bene); 1995 - 2007(restauri intero bene)
Chiesa di Santa Maria Assunta e San Giorgio Martire
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di Santa Maria Assunta e San Giorgio Martire <Nerola>
Altre denominazioni
S. Maria Assunta e S. Giorgio
Ambito culturale (ruolo)
maestranze sabine (costruzione chiesa)
Notizie Storiche
1483 (costruzione intero bene)
la chiesa di San Giorgio fu costruita nel 1483 dal duca Raimondo Orsini che governò Nerola in quei decenni finali del XV secolo. Il portale dell'edificio sacro reca lo stemma marmoreo della nobile famiglia caratterizzato dall'inconfondibile rosa canina e dalle bande oblique, mentre una lapide sul campanile esalta la munificenza e la profonda religiosità del suo fondatore.
1554 - 1615 (consacrazione intero bene)
la chiesa di San Giorgio fu parrocchiale prima del 1554 e venne consacrata nel 1615.
1670 (costruzione campanile)
nel 1670 fu costruito il campanile della chiesa e la visita apostolica del cardinale Andrea Corsini (1779-1782) ricorda che c'erano tre campane: il campanone, la campana e la campanella.
1771 (restauro e consacrazione altare maggiore)
la chiesa di san Giorgio, con abside centrale semicircolare, aveva sette altari: il maggiore al centro, riedificato nel 1771, era dedicato all'incarnazione della Beata Vergine e si di esso era posto una statua lignea della Madonna del Monte Carmelo.
1915 (distruzione intero bene)
gran parte degli arredi liturgici e suppellettili sono scomparsi in seguito al terremoto del 1915 che distrusse la chiesa e parte del campanile.
1924 (ricostruzione intero bene)
la chiesa venne riedificata nel 1924 secondo nuovi criteri architettonici e con le attuali disposizioni. se ne celebra la festa il 23 aprile, giorno i cui si celebra la festa del patrono. attualmente la chiesa di S. Giorgio viene indicata dai nerolesi come la "chiesa vecchia" e dell'antico splendore conserva ancora, a memoria dei secoli, due superbi portali con le insegne degli Orsini.
1995 - 2007 (restauri intero bene)
la chiesa conserva la mensa a muro con la balaustra in marmo. Nel 1995-2007 sopra la custodia Eucaristica è stata ricavata una nicchia contenente l’immagine della Vergine mentre è stato realizzato un nuovo pavimento nel presbiterio in parquet. in questi anni anche la facciata fu oggetto di restauro e all'interno la chiesa fu ridipinta interamente.
Descrizione
Come riportato da un documento tratto dalla visita pastorale del 1780, “presso la piazza del castello di Nerola che conduce alla rocca sorge la chiesa dedicata a Santa Maria Assunta costruita circa l’anno 1483 sotto il pontificato di Sisto IV”. Restaurata più volte nel corso dei secoli, la Chiesa oggi si presenta con una facciata a salienti intonacata a simulare una cortina in pietra, a sinistra della facciata troviamo la torre campanaria a base quadrata divisa in più ordini e con la cella campanaria che si conclude con una cornice aggettante sostenuta da una serie di archetti pensili. L’interno a tre navate con abside semicircolare si presenta intonacato e semplicemente pitturato mentre il tetto a due falde nella navata centrale presenta delle capriate lignee a vista. In fondo alle due navate laterali si trovano due altari a muro mentre il presbiterio presenta l’antico altare a muro con sopra una nicchia contenente l’immagine della Vergine Assunta.
Facciata
La facciata della Chiesa presenta un profilo a salienti e un unico portone di ingresso; è intonacata e pitturata a simulare una finta cortina muraria che interessa tutto il perimetro esterno. Il portone di ingresso è inserito in un portale pietra con lunetta cieca sorretta da due mensole, sempre in pietra.
Impianto planimetrico
L'impianto planimetrico è composto da tre navate divise da tre campate, la navata centrale si conclude con un abside semicircolare mentre le due laterali con una terminazione rettilinea. Oltre all’ingresso in facciata la chiesa presenta anche due ingressi laterali ed è illuminata da undici finestre poste sulle pareti laterale della navata centrale e in contro facciata.
Struttura e coperture
La struttura muraria dell’edifico è composta da pietrame di cava in letti di malta. La copertura esterna della navata centrale è composta da un tetto a due falde sostenuto da tre capriate lignee a vista mentre le navate laterali hanno una copertura piana internamente mentre esternamente presentano una falda inclinata coperta tegole in laterizio. Il catino absidale è coperto da un calotta semisferica.
Campanile
Il Campanile si trova sul lato sinistro del prospetto, è intonacato come il resto dell’edificio ed è esterno alla struttura e si distacca dal prospetto per altezza. La torre campanaria ha una copertura a piramide diviso in più ordini, la cella campanaria presenta delle monofore, sopra una cornice aggettante sorretta da una serie di archetti pensili in laterizio e mensole in pietra.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione della chiesa è composta nelle navate da piastrelle di marmiglia a grana fina mentre il presbiterio presenta un finto parquet.
interni
L’interno è intonacato e pitturato. La parete della navata centrale è divisa in due ordini, presenta nel secondo ordine delle colonne dipinte a finto marmo a sostegno di una trabeazione anch’essa a finto marmo. Nelle pareti laterali sono presenti vari altari a muro databili primi anni sessanta.
Adeguamento liturgico
nessuno
La chiesa conserva la mensa a muro con la balaustra in marmo. Nei primi anni duemila sopra la custodia Eucaristica è stata ricavata una nicchia contenente l’immagine della Vergine mentre nel presbiterio è stato realizzato un nuovo pavimento in parquet.