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restauro
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Locorotondo
Brindisi - Ostuni
chiesa
parrocchiale
S. Giorgio Martire
Parrocchia San Giorgio Martire
Pianta; Campanile; Pavimenti e pavimentazioni; Facciata; Elementi decorativi
ambone - aggiunta arredo (1970); altare - aggiunta arredo (1970)
XII - XIII(preesistenze carattere generale); XVI - XVII(rifacimento carattere generale); 1578 - 1579(costruzione carattere generale); 1790 - 1825(rifacimento carattere generale); 2007 - 2007(restauro intero bene); 2009 - 2009(restauro intero bene); 2010 - 2010(rifacimento intero bene); 2014 - 2014(restauro nucleo centrale)
Chiesa di San Giorgio Martire
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Giorgio Martire <Locorotondo>
Altre denominazioni S. Giorgio Martire
Ambito culturale (ruolo)
maestranze pugliesi (costruzione)
maestranze pugliesi (restauro)
Notizie Storiche

XII - XIII (preesistenze carattere generale)

Essa venne eretta sulla stessa area ove già si erano succedute altre chiese, sempre sotto lo stesso titolo, di cui una menzionata intorno al 1195 ed un'altra, cinquecentesca, demolita per far posto all'attuale. Per mancanza di dati non è possibile stabilire la data di costruzione. Giovanni Liuzzi, basandosi su di una notizia raccolta dalla tradizione popolare di fine 700 in cui afferma di aver appreso dell’esistenza di una cisterna ubicata nella zona dell’attuale campanile della chiesa madre, e di aver osservato delle nicchie e degli ornamenti tali da fargli identificare la stessa con i resti di un tempio pagano. Purtroppo non fa nessun cenno alla struttura architettonica, né alla connotazione che essa aveva.

XVI - XVII (rifacimento carattere generale)

La testimonianza successiva si riferisce ad una cappella ormai assorbita all’interno della fabbrica più grande. Questo piccolo ed antico edificio potrebbe essere annoverato tra le prime chiese di Locorotondo, o meglio potrebbe essere proprio la sua prima chiesa parrocchiale. Era coperta da una volta a botte impostata su piedritti non molto alti e molto spessi. Nel manoscritto dello storico locorotondese Angelo Convertini, è riportata la notizia dell’ esistenza di un sepolcreto sottoposto alla antica chiesa-cappella. Al momento di essere inglobata nell’ampliamento cinquecentesco la chiesetta subì delle manomissioni al prospetto ed al tetto per essere resa comunicante con la nuova chiesa.

1578 - 1579 (costruzione carattere generale)

Da una lapide, conservata all’interno dell’attuale campanile, sappiamo che la nuova chiesa venne eretta dal 1578 al 1579 ex aere pubblico , ossia con fondi comuni. La nuova chiesa aveva un aspetto più sontuoso della precedente chiesa-cappella che venne assorbita al suo interno, e si allontanava dallo schema elementare del vano unico per adottare un impianto architettonico articolato in linea con un linguaggio meno vernacolare. Era a pianta basilicale a tre navate, senza transetto e con un ampio coro rettangolare. Ciascuna navata era divisa in tre campate coperte da volte a crociera.

1790 - 1825 (rifacimento carattere generale)

A cavallo tra ’ 700 e ‘800 si colloca la vicenda costruttiva della attuale chiesa di San Giorgio. Secondo quanto è riportato nel manoscritto di Convertini, i lavori iniziarono ufficialmente il 19 luglio 1790. L’avventura costruttiva della chiesa, durata ben 35 anni, fino al termine delle finiture, fu segnata da parecchie interruzioni. Il cantiere venne sospeso per la prima volta nel 1798 a causa delle difficoltà di acquistare e demolire alcune case ricadente nell’aria di nuova costruzione, ma soprattutto venne seriamente compromesso per effetto dei moti insurrezionali del 1799. Le attività ripresero solo alla fine del 1810, con l’architetto locorotondese Giuseppe Campanella.La fabbrica del nuovo San Giorgio ha subito nel corso di due secoli di vita una serie di interventi edilizi necessari per far fronte a rovinosi eventi naturali, ma dovuti anche a volontarie alterazioni.

2007  (restauro intero bene)

Intervento di restauro ha riguardato le coperture comprensive del consolidamento della cupola e della lanterna nonché le tinteggiature interne e il rifacimento dell'impianto elettrico.

2009  (restauro intero bene)

I lavori relativi all torre campanaria hanno riguardato il restauro del paramento murario, il consolidamento di elementi lapidei, la sostituzione delle campane "ammalorate", il rifacimento dell'impianto elettrico e la posa in opera delle reti antivolatili.

2010  (rifacimento intero bene)

Sostituzione della pavimentazione previo rifacimento dell'impianto di riscaldamento a pavimento e della intera aula.

2014  (restauro nucleo centrale)

Restauro della facciata mediante la pulizia del paramento murario e il consolidamento degli elementi architettonici comprensivi della statuaria e bassorilievi, rifacimento dell'impianto elettrico.
Descrizione

La chiesa è basata su uno schema a pianta centrale; è a croce greca inscritta con presbiterio allungato ed absidato. L’intero complesso si sviluppa su due livelli, uno seminterrato ( soccorpo ) ed uno a piano terra. Dai bracci della croce contenuta nel quadrato si innestano il presbiterio con coro semicircolare, rialzato su un sottostante soccorpo, il cappellone del SS. Sacramento a sinistra, quello della Madonna del Rosario sul lato destro; il quarto braccio si prolunga di poco in una sorta di vestibolo per l’ingresso principale. Dei quattro spazi risultanti agli angoli del quadrato, campate più che cappelle, solo i due verso il presbiterio ospitano un altare ciascuno.
Pianta
Chiesa a pianta centrale a croce greca con presbiterio allungato ed absidato articolato su 2 livelli.
Campanile
Campanile a pianta quadrata collegato al corpo principale attraverso un ampio vano, la scala di accesso al vano di allocazione campale è costituita da elementi in pietra.
Pavimenti e pavimentazioni
La recente ripavimentazione del 2010 ha riguardato l'intera sostituzione dell' "aula" con "pietra di Gerusalemme" e "pietra di Trani" tipo bronzetto.
Facciata
Facciata "neo-classica" costituita da elemento inferiore con porta di ingresso sormontata da timpano e con semi-colonne su basamento aggettante, parti laterali lievemente arretrate rispetto al corpo principale decorate agli estremi con lesene. La cornice marcapiano scinde l'elemento superiore anch'esso costituito da finestra centrale e 2 semi-colonne laterali su basamento aggettante. Il tutto sormontato dal timpano superiore e "vele" laterali.
Elementi decorativi
La facciata presenta al primo livello lesene e semi-colonne sormontate da capitelli compositi. Nella parte superiore alla cornice marcapiano sono presenti 2 statue di San Pietro e San Paolo scolpite da un ignoto artista locale. Nel timpano insiste la raffigurazione a bassorilievo di San Giorgio nell'atto di trafiggere il drago.
Adeguamento liturgico

ambone - aggiunta arredo (1970)
Negli anni immediatamente successivi al Concilio Ecumenico Vaticano II si è approntato un primo essenziale adeguamento che però non corrisponde alle attuali indicazioni della CEI.
altare - aggiunta arredo (1970)
Negli anni immediatamente successivi al Concilio Ecumenico Vaticano II si è approntato un primo essenziale adeguamento che però non corrisponde alle attuali indicazioni della CEI.
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