chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Aversa
Aversa
chiesa
parrocchiale
San Paolo
Parrocchia di S. Paolo Apostolo
Campanile; Facciata; Pianta; Coperture; Impianto strutturale; Elementi decorativi; Pavimenti e pavimentazioni
presbiterio - aggiunta arredo (2000)
XI - XI(costruzione intero bene); XIV - XIV(ristrutturazione intero bene); XVIII - XVIII(ristrutturazione intero bene); XIX - XIX(rifacimento carattere generale); 2013 - 2013(restauro carattere generale)
Chiesa di San Paolo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Paolo <Aversa>
Altre denominazioni Cattedrale di San Paolo
Cattedrale San Paolo Apostolo
Ambito culturale (ruolo)
maestranze campane (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

XI  (costruzione intero bene)

La chiesa Cattedrale di San Paolo, eretta sull'antica cappella di Sanctu Paulum at Averse, occupa il lato orientale della piazza, area dell'antico Cimitero e ombelicus del centro antico unico nel suo genere di impianto urbanistico radiocentrico. La costruzione iniziata sotto la dinastia Normanna venne edificata da Riccardo I, nel 1053, e completata da suo figlio Giordano, nel 1090.

XIV  (ristrutturazione intero bene)

diversi episodi sismici hanno compromesso la stabilità della cattedrale. si ricordano quelli del XIII secolo, in seguito al quale, fu rifatto l'altare maggiore, consacrato da Alessandro IV il 3 giugno 1255. Altri danni si verificarono con altri eventi sismici. si ricorda l'evento del 1349, poi in quelli del 1456 e dell'anno successivo, quando crollò l'antico campanile della cupola centrale. Altri terremoti danneggiarono la chiesa, quelli del 1464 e del 1468, ma il più terribile fu dell'anno 1494 che causò il crollo di buona parte del campanile seppellendo, sotto le rovine, alcune botteghe e case vicine. Nella seconda metà del XIV secolo venne realizzata la nuova cupola ottagonale, crollata a seguito del terremoto del 1349

XVIII  (ristrutturazione intero bene)

con il XVIII secolo la Cattedrale fu oggetto di un completo rifacimento. la commissione fu affidata all'architetto romano Carlo buratti dal Vescovo Innico Caracciolo. in quell'occasione fu alzato il tetto della navata centrale con la costruzione delle finestre laterali inglobate dentro delle lunette. i lavori proseguirono anche con il rifacimento decorativo in special modo quello degli stucchi. Fu rifatta la facciata ed il nuovo altare

XIX  (rifacimento carattere generale)

negli ani Cinquanta dell'Ottocento la cattedrale fu oggetto di rifacimento decorativo in special modo l'area presbiterale. I lavori furono commissionati al pittore napoletano Camillo Guerra attivo a Napoli con le decorazioni pittoriche nelle sale da ballo del Palazzo Reale oggi Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III.

2013  (restauro carattere generale)

nel 2013 furono avviati i lavori di restauro grazie al contributo otto per Mille della CEI. I lavori erano diretti al vonsolidamento e restauro delle coperture; consolidamento e restauro delle murature portanti; consolidamento e restauro della cupola; consolidamento e restauro del lanternino della cupola; consolidamento e restauro degli interni e consolidamento e restauro con bonifica delle murature dall'umidità.
Descrizione

La chiesa, eretta sull'antica cappella di Sanctu Paulum at Averse, occupa il lato orientale della piazza, area dell'antico Cimitero e ombelicus del centro antico. La chiesa venne iniziata da Riccardo I, nel 1053, e completata da suo figlio Giordano, nel 1090. La grande chiesa durante i suoi 10 secoli di storia, ha subito rimaneggiamenti e trasformazioni che ne hanno alterato l'antico aspetto originario, difatti le loggette cieche del tiburio della cupola centrale furono rifatte nel XIII secolo, mentre le altre due cupole, associate allo stesso tiburio, crollarono o furono abbattute. In seguito ai danni riportati fu rifatto l'altare maggiore, consacrato da Alessandro IV il 3 giugno 1255. Altri danni si verificarono nel terremoto del 1349, poi in quelli del 1456 e dell'anno successivo, quando crollò l'antico campanile della cupola centrale. Altri terremoti danneggiarono la chiesa, quelli del 1464 e del 1468, ma il più terribile fu dell'anno 1494 che causò il crollo di buona parte del campanile seppellendo, sotto le rovine, alcune botteghe e case vicine. Nella seconda metà del XIV secolo venne realizzata la nuova cupola ottagonale, crollata a seguito del terremoto del 1349. Una rara immagine della configurazione della chiesa nel Quattrocento compare nella tavola del Martirio di San Sebastiano dipinta dal pittore napoletano Angiolillo Arcuccio nel 1468. La Cattedrale è rappresentata nella sua veste romanica, con il prospetto laterale decorato con archetti pensili e lesene e la cupola sormontata dal basilisco, simbolo della città di Aversa. Nel dipinto è raffigurato l'antico campanile a lato della cupola, lesionato dal terremoto del 1457, demolito nel 1492 e sostituito dall'attuale, collegato alla facciata da un ponte costruito nel 1733. Nel corso dell'800 non si registrano che parziali interventi di restauro del corpo presbiteriale, la cui decorazione ad affresco venne affidata nel 1857 al pittore Camillo Guerra. Agli inizi del Novecento un'ulteriore campagna di restauro portò alla sistemazione del deambulatorio, con l'eliminazione delle aggiunte barocche.
Campanile
Il campanile, incominciato nel 1474 e terminato nel 1493 per volontà vescovo Vassallo, fu costruito dall'architetto Giovanni Pizuolo. Esso terminava con un'alta cuspide piramidale che crollò nel 1694. Il campanile, tipicamente normanno, è retto agli spigoli da gruppi di quattro colonne per angolo, forse di recupero, collegato alla chiesa da un ponte.
Facciata
La facciata, in stile barocco, è dovuta agli interventi d'inizio Settecento, restauri dovuti in seguito ai terremoti del 1694 e 1702 che fecero crollare gran parte dell'edificio. I lavori furono affidati all'architetto romano Carlo Buratti per volere del vescovo e cardinale Innico Caracciolo. Le decorazioni in stucco sono opera di Sebastiano Porciani, artista romano, appartenente ad una famiglia di stuccatori. Il prospetto è scandito orizzontalmente in una parte inferiore ed in una superiore, mentre verticalmente si presenta tripartito da dieci lesene giganti di ordine corinzio. Sopra le due porte laterali si trovano quattro finestroni. Sopra al portale centrale vi è collocato un frontone semicircolare. Al di sopra del frontone, è collocata una balaustra con un grande finestrone a tutto sesto, sormontato da una conchiglia, simbolo dei pellegrinaggi in Terra Santa. Nel timpano è collocata una piccola finestrella con arco a tutto sesto. Sopra al frontone vi è collocata una croce in ferro.
Pianta
L'interno è a pianta basilicale a tre navate, con la navata centrale più alta e prende luce da finestre poste in alto. La navata centrale presenta massicci pilastri che reggono archi a tutto sesto. Ogni pilastro porta una coppia di lesene con finti capitelli corinzi, in stucco. Le lesene proseguono sulla volta a botte, dividendola in campate, una per ogni pilastro. Le ariose finestre sono ricavate nella curvatura della volta e perciò la incidono fortemente interrompendo la monotonia della botte.
Coperture
Volta a botte con lunette lungo la navata centrale, i transetti ed il presbiterio; all'incrocio la cupola dalla pianta ottagonale imposta su di un alto tiburio.
Impianto strutturale
La cattedrale è stata realizzata con il tufo, tipica pietra delle aree vulcaniche, essa ha una struttura al quanto particolare in special modo per la presenza del deambulatorio.Esso costituisce la maggiore novità della chiesa. Formato da sette campate con volte a crociera costolonate costituisce l'unico esempio completo in Italia di tale tema. Le cappelle radiali del deambulatorio in origine erano cinque, non tre, come attualmente si presentano. Le absidi mancanti, la sinistra fu demolita per l'inserimento della nuova costruzione dello scalone del Seminario, l'altra tompagnata. Il corpo antistante il transetto grande, con le due absidi laterali, era diviso in cinque navate, come è stato evidenziato da alcuni restauri, infatti nella parete nord della chiesa, quella a ridosso delle cappelle, sono emersi due ordini di finestre, romaniche e gotiche, simili a quelle del dipinto dell'Arcuccio. La datazione della chiesa aversana non è lontana dal St-Martin di Tours in Touraine, è anteriore alle chiese di Jumieges e di Rouen in Normandia, e della terza stratificazione di Cluny in Burgundia, iniziato solamente nel 1088. Lo schema è tipicamente francese. Il deambulatorio di Aversa, in Italia, sarà emulato, in forma ridotta e incompleta, nella chiesa abbaziale della SS. Trinità di Venosa e nella Cattedrale di Acerenza, in Basilicata. Un caso isolato rimane quello toscano della chiesa di Sant'Antimo, presso Montalcino (Siena).
Elementi decorativi
Gli elementi decorativi appartenenti alla struttura architettonica sono collocati prevalentemente nel deambulatorio.Vi sono capitelli e colonne in marmo del IV secolo d.C. e capitelli del XI secolo.non mancano cornici in marmo del XI secolo, visibili dall'esterno del deambulatorio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è stata realizzata negli anni trenta del Novecento in marmo policromo. Resta nel deambulatorio il pavimento in cotto.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (2000)
l'area presbiterale conserva, addossato alla parete di fondo, l'altare tridentino realizzato su disegno dell'architetto Luigi Vanvitelli. A ridosso delle scale di accesso a lato sx vi è collocata la Cattedra Vescovile in marmo del XIV secolo. La Mensa come l'ambone sono stati realizzati in legno nell'anno 2000.
Contatta la diocesi