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restauro
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San Ginesio
Camerino - San Severino Marche
chiesa
sussidiaria
S. Maria in Vepretis
Parrocchia della Santissima Annunziata
Interno; Impianto strutturale; Coperture
nessuno
1400 - 1499(costruzione intero bene ); 1608 - 1608(restauro intero bene); 1700 - 1799(passaggio di proprietà intero bene ); 1989 - 2016(danni sismici intero bene)
Chiesa di Santa Maria in Vepretis
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Santa Maria in Vepretis <San Ginesio>
Altre denominazioni S. Maria in Vepretis
Ambito culturale (ruolo)
maestranze marchigiane (costruzione)
maestranze marchigiane (restauro)
Notizie Storiche

1400 - 1499 (costruzione intero bene )

La chiesa fu costruita nel secolo XV accanto al convento affidato ai monaci benedettini.

1608  (restauro intero bene)

Il cardinale originario di Caldarola, Evangelista Pallotta sovvenzionò i restauri eseguiti nel 1608.

1700 - 1799 (passaggio di proprietà intero bene )

Nel secolo XVIII la chiesa divenne sede locale della congregazione di Chierici Regolari Minori fondata nel 1588 da San Francesco Caracciolo.

1989 - 2016 (danni sismici intero bene)

Alla fine degli anni '80 del XX secolo la Congregazione lasciò San Ginesio e la chiesa cadde in abbandono. I terremoti del 1997 e del 2016 hanno causato danni e lesioni alle strutture.
Descrizione

La chiesa di Santa Maria in Vepretis ha origine Quattrocentesca quando ai monaci benedettini fu concessa la chiesa ed il vicino convento. Per volontà del card. Evangelista Pallotta la chiesa venne restaurata nel primo decennio del Seicento, mentre nel Settecento il complesso passò ai Canonici Regolari Caracciolini che la ressero fino al 1990. L'edificio di ampie dimensioni è disposto sulla direttrice nord-sud con ingresso a settentrione. A fianco della chiesa stava un tempo l'ospedale di San Ginesio. Il disegno della facciata di stampo classico è costituito da due ordini. L'inferiore è costituito in tre parti, il cui setto centrale risulta avanzato sul filo dei laterali. Il portale di semplici forme è riquadrato da cornice di mattoni. Il secondo ordine alto circa metà del primo presenta al centro una parte ornata di finestra e specchiature, mentre i lati sono raccordati con salienti a volute al primo ordine. A sinistra della facciata si eleva il campanile, in posizione arretrata. La torre è sormontata dalla cella campanaria conclusa con una cuspide a base ottagonale.
Interno
L'interno ad unica navata presenta una struttura centrale con cappelle laterali dotate di ampie arcate a tutto sesto. Gli archi sono retti da pilastri con capitelli dorici. Sopra l'imposta degli archi corre il cornicione interrotto in corrispondenza dell'arco trionfale. Il presbiterio è tuttora separato con una balaustra e oltre il dossale è presente l'abside con il coro per i canonici. Sopra l'ingresso è realizzata una pregevole cantoria progettata unitamente alla bussola di ingresso che la sostiene. I pannelli di legno sono dipinti con grottesche e temi musivi. Al centro è fissata la mostra d'organo con pannelli di legno dipinto e canne a trompe l'oeil dipinte nel tendaggio. Tra la campata seconda e terza del lato sinistro della navata è installato il pulpito con baldacchino intagliato. L'intera navata e le cappelle laterali sono coperte con volte a botte decorate a stucco.
Impianto strutturale
Muratura perimetrale portante posta in opera con blocchi di pietra irregolari ed inserti in laterizio.
Coperture
Tetto a due falde con solaio in laterizio rivestito esternamente in coppi, sorretto da impalcato ligneo di capriate, travi ed arcarecci.
Adeguamento liturgico

nessuno
Nel presbiterio non sono state eseguite le modifiche suggerite dal Concilio Vaticano II in materia di arredo e spazio liturgico.
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