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Genga
Fabriano - Matelica
chiesa
parrocchiale
S. Maria Assunta
Parrocchia di San Clemente Papa
Struttura; Coperture; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (2002)
1630 - 1630(edificazione intero bene); 1827 - 1827(costruzione gradinata d'accesso); 1960 - 1960(restauro facciata); 1997 - 1997(ristrutturazione intero bene)
Chiesa di Santa Maria Assunta
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Maria Assunta <Genga>
Altre denominazioni S. Maria Assunta
Ambito culturale (ruolo)
maestranze marchigiane (edificazione della chiesa)
maestranze marchigiane (costruzione gradinata d'accesso)
maestranze marchigiane (restauro facciata)
maestranze marchigiane (ristrutturazione post-terremoto)
Notizie Storiche

1630  (edificazione intero bene)

La chiesa di S. Maria Assunta, attuale chiesa parrocchiale, fu costruita nel 1630 a spese di varie confraternite, fra cui quella del Sacramento, e con il contributo dei Conti della Genga.

1827  (costruzione gradinata d'accesso)

In questo anno Leone XII fece costruire la gradinata d'accesso alla chiesa nel prospetto principale.

1960  (restauro facciata)

In occasione del bicentenario della nascita di Leone XII, ricordata in una lapide posta in facciata, fu restaurata la facciata della chiesa di Santa Maria Assunta.

1997  (ristrutturazione intero bene)

Il terremoto del 1997 causò danni alle strutture che furono sottoposte ad interventi di ristrutturazione, fra i quali ci fu anche il rifacimento del tetto.
Descrizione

All'ingresso del castello di Genga si trova la nuova chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, costruita nel 1630. Si erge su un'ampia gradinata fatta costruire da Leone XII nel 1827 affinché la facciata e tutto l'edificio assumessero maggiore monumentalità. L'edificio esternamente è lasciato con la muratura in pietra a vista, ad eccezione del prospetto principale dove è disegnata, tramite elementi architettonici in bassorilievo intonacati, una facciata a salienti con volute di raccordo che rispecchia la divisione interna fra navata centrale, più alta, e cappelle laterali e dissimula il reale involucro della chiesa. Questa facciata è disegnata in tinte bicrome di arancione, per lo sfondo, e bianco, per gli elementi architettonici che, in due ordini sovrapposti, la dividono in tre porzioni. Al livello inferiore il portone di ingresso è incorniciato da un portale costituito da due lesene con trabeazione e, ai due lati, sono presenti un busto bronzeo raffigurante Leone XII ed una lapide che ricorda il bicentenario della nascita del papa e il restauro del prospetto effettuato nello stesso anno. In asse con il portale e appoggiata sulla trabeazione, è presente una grande finestra rettangolare, unica altra apertura della facciata. All'interno, la chiesa è a una sola navata a pianta rettangolare con tre cappelle laterali per lato ornate di altari e dipinti, e presbiterio rialzato di alcuni gradini con abside piatto a pianta poligonale voltato. Le pareti sono scandite da paraste che inquadrano gli archi a tutto sesto delle cappelle e sorreggono una trabeazione, che corre lungo tutto il perimetro, con architrave decorato in rilievo e fregio e cornice dipinti. L'interno è intonacato in tinte varie e finto marmo per gli elementi architettonici. L'aula è coperta da una volta a botte con unghie che non servono per ospitare le finestre che trovano invece collocazione nella parete di fondo delle cappelle laterali. Nella parete di controfacciata è presente una cantoria lignea con organo a canne posizionato al centro.
Struttura
La struttura verticale della chiesa è in muratura di blocchi di pietra locale lasciata a vista esternamente. Il campanile, probabilmente aggiunto successivamente, è, invece, interamente in muratura di mattoni di laterizio.
Coperture
La copertura dell'edificio è a falde con struttura lignea di tipo tradizionale costituita da capriate, travi e travetti. All'esterno è rivestita da un manto di coppi, all'interno è controsoffittata da volte.
Elementi decorativi
Fra gli altari e i dipinti di cui la chiesa è dotata, spicca per preziosità l'altare maggiore, interamente ricoperto di intarsi marmorei, dono di Leone XII che lo portò dalla chiesa di S. Romualdo e Leonardo di Roma. Sopra di esso c'è una pregevole tela raffigurante la Madonna con il bambino, sempre dono del papa, la cui attribuzione è controversa, probabilmente proveniente dalla chiesa di S. Leonardo della Lungara e opera di Zenone Veronese.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (2002)
L'altare marmoreo preconciliare è ancora presente, fu donato da Leone XII e proveniva dalla chiesa di San Leonardo e Romualdo a Roma. Per adeguare lo spazio liturgico alle nuove disposizioni è stata aggiunta una mensa lignea del Seicento rivolta verso l'assemblea e un semplice ambone di recente fattura.
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