chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Torello Ravello Amalfi - Cava De' Tirreni cappella sussidiaria S. Maria della Rotonda Parrocchia Santa Maria del Lacco Pianta; Facciata; Sacrestia; Campanile; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Impianto strutturale; Sagrato nessuno XII - 1249(fondazione intero bene); XVII - XVIII(rifacimento intero bene); 1898 - 1898(rifacimento intero bene); XX - XXI(restauro intero bene)
Chiesa di Santa Maria della Rotonda
Tipologia e qualificazione
cappella sussidiaria
Denominazione
Chiesa di Santa Maria della Rotonda <Torello, Ravello>
Altre denominazioni
Chiesa di S. Maria della Rotonda S. Maria della Rotonda
Ambito culturale (ruolo)
maestranze campane (costruzione)
bizantino (impianto originario)
barocco (rifacimento)
barocco (programma decorativo)
neorinascimento (affreschi sacrestia)
Notizie Storiche
XII - 1249 (fondazione intero bene)
La chiesa di Santa Maria della Rotonda è documentata, in via indiretta, sin dal 1249 allorquando, in un atto di vendita di terreni della famiglia Grisone, venivano specificati i confini di un attiguo oliveto. Tuttavia non si conosce l'epoca esatta della sua fondazione ma si arguisce che risalga almeno al XII secolo.
XVII - XVIII (rifacimento intero bene)
L'edificio, già diruto nel 1607, nel corso del secolo XVIII dovette subire un consistente rifacimento, in stile barocco, con il contributo della famiglia Giordano che istituì la festa nella seconda domenica di Pasqua. Nell'occasione fu eseguita la decorazione barocca ancora esistente.
1898 (rifacimento intero bene)
Un ulteriore intervento di restauro sulla chiesa, risalente agli ultimi anni dell’Ottocento, è riconducibile a Carlo de Juliis, il cui nome ricorre su una lastra del pavimento e sui marmi dell’altare, e interessò anche la decorazione pittorica della sacrestia ornata da elementi vegetali in policromia, di gusto neorinascimentale.
XX - XXI (restauro intero bene)
Interventi d restauro sono stati eseguiti negli anni 1990 a cura dei fedeli del luogo, senza alterazioni dell'edificio. Attualmente la chiesetta è decorosamente mantenuta, ma saltuariamente aperta al culto.
Descrizione
La chiesetta di Santa Maria della Rotonda sorge in una delle zone più periferiche di Ravello, verso il confine con Minori e sovrasta la valle del torrente Reghinna Minor. Il contesto è essenzialmente costituito da terrazzamenti e giardini coltivati ad agrumeti, disseminati di piccoli edifici rurali, ai quali la chiesa quasi si uniforma nelle linee architettoniche vernacolari del suo esterno. La chiesa fa parte di un piccolo complesso fatto di volumi articolati, caratterizzati dalle volte estradossate delle coperture e dal bianco delle superfici intonacate al rustico. L'edificio sacro si compone di un'aula rettangolare bipartita e orientata liturgicamente in senso longitudinale, con presbiterio realizzato direttamente sul fondo di essa, su un gradino di rialzo, dove è situato l'altare marmoreo e la relativa predella. Alla sinistra della facciata si erge l'avancorpo della sacrestia (a pianta quadrata), mentre nella zona retrostante vi sono locali pertinenziali, confinanti con la roccia. L'interno della chiesa è caratterizzato dal bicromatismo (bianco e rosa) dell'intonaco delle pareti. Queste sono rettilinee e decorate da riquadri geometrici intervallati da leggere lesene con pulvino inserito nel delicato cornicione, che corre su di esse. Al di sopra è impostata la volta a botte che reca, alla base, decori formati da archetti intrecciati in stucco. L'illuminazione naturale interna è piuttosto soffusa.
Pianta
La chiesa ha pianta a navata unica a forma pressoché rettangolare e sviluppo liturgico longitudinale. Lo spazio dell'aula si suddivide in due zone: una sorta di vestibolo d'ingresso (leggermente più stretto) e lo spazio più interno; i due spazi, uniti mediante una risega alla parete sinistra, sono in totale comunicazione tra loro e compongono un solo invaso liturgico. Nella parte di fondo è ospitato il presbiterio, rialzato di un gradino, con l'altare preconciliare in marmi policromi e predella. L'ingresso è unico e centrale in facciata e immette direttamente (ma eccentricamente) nel vestibolo interno. Dalla parete sinistra del vestibolo si passa alla sacrestia. Le pareti interne sono pressoché rettilinee, ma presentano leggere lesene.
Facciata
La facciata della chiesa ha caratteri comuni all'architettura vernacolare della zona. E' caratterizzata essenzialmente da un'ampia arcata a tutto sesto, che, in alto, segue il profilo dell'estradosso della vota a botte retrostante. L'arcata, alquanto profonda, è in posizione quasi pensile, avanzata rispetto alla parete, determinando una sorta di vestibolo esterno (o esonartece), al cui centro si apre il portale a piattabanda, sormontato da un oculo mistilineo e preceduto da alcuni gradini liberi. La facciata è delimitata a sinistra da un avancorpo (corrispondente alla sacrestia), a cui si appoggia direttamente l'arcata, e a destra da una sorta di piedritto con pulvino scolpito. L'arcata si appoggia asimmetricamente a questo avancorpo da un lato e al piedritto dall'altro. ll profilo arcuato di sommità è definito da un filare di coppi ed embrici. La superficie esterna è trattata ad intonaco di calce rustico.
Sacrestia
La sacrestia sorge alla sinistra della chiesa, rispetto alla quale costituisce un avancorpo a delimitazione della facciata. E' un ambiente a pianta quadrata, con due piccole finestre e decorazione parietale di gusto neorinascimentale, raffigurante un fregio a motivo floreale, che corre lungo i quattro lati alla base della volta. E' accessibile da un piccolo varco a sinistra dell'ingresso della chiesa.
Campanile
Il campanile è costituito da una vela a capanna, che sorge sulla copertura estradossata, arretrata rispetto alla facciata, ed è unita ad un corpo di fabbrica retrostante. Al centro della vela campanaria si apre una monofora ad arco pieno per l'alloggio della campana. Il manufatto è raggiungibile mediante una scala esterna in muratura.
Coperture
La chiesa è coperta da due volte, coassiali ma ad impostazione diversa, unite mediante un sottarco, una sullo spazio del vestibolo e l'altra più interna e più ampia. La sacrestia è coperta da volta a padiglione a schifo. Tutte le coperture sono estradossate.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è in marmo a lastroni bianche e neri, formanti disegni geometrici.
Impianto strutturale
L'impianto strutturale si compone di muratura continua portante e orizzontamenti archivoltati in muratura ed estradossati, a varia tipologia.
Sagrato
Il sagrato è costituito da una terrazza panoramica, dall'aspetto simile ai terrazzamenti coltivati che costituiscono il contesto paesaggistico. E' accessibile da un varco sul lato del sentiero gradinato ed è recintata lungo i lati liberi a valle, mentre è delimitata dai corpi di fabbrica dalla chiesa e da terrapieni a monte. La pavimentazione è in pietra rustica e terreno.