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edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Tarquinia
Civitavecchia - Tarquinia
chiesa
concattedrale
S. Margherita V. e M.
Parrocchia dei Santi Margherita e Martino
Elementi decorativi; Pianta; Struttura; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni
presbiterio - aggiunta arredo (1960-70)
XII sec - XII sec(preesistenze intero bene); 1435 - 1435(assegnazione titolo di cattedrale carattere generale); 1451 - 1463(completamento interno); 1508 - 1508(affreschi absidali interno); XVII sec. - XVII sec.(progettazione campanile); 1643 - XVII sec.(restauro e completamento intero bene); 1874 - 1879(ristrutturazione e ampliamento interno); 1932 - 1932(ristrutturazione esterno ); 2011 - 2012(restauro e consolidamento esterno)
Concattedrale di Santa Margherita
Tipologia e qualificazione chiesa concattedrale
Denominazione Concattedrale di Santa Margherita <Tarquinia>
Altre denominazioni Chiesa di Santa Margherita
S. Margherita V. e M.
Ambito culturale (ruolo)
maestranze viterbesi (costruzione)
Notizie Storiche

XII sec  (preesistenze intero bene)

Prima costruzione, successivamente inglobata dalle attuali strutture, era ad unica navata, con ingresso rivolto ad oriente ed altare rivolto ad occidente

1435  (assegnazione titolo di cattedrale carattere generale)

In data 5 dicembre 1435, Eugenio IV, nell'anno V del suo pontificato, con bolla In supremae dignitatis, soppresse le due collegiate di S. Maria in Castello e S. Maria de Margarita, elevando quest'ultima al rango di cattedrale della nuova diocesi di Corneto e Montefiascone con il nome di S. Maria e Margherita

1451 - 1463 (completamento interno)

Il vescovo Bartolomeo Vitelleschi orienta l'edificio verso mezzogiorno. Si costruisce una navata più ampia e vengono erette tre nuove cappelle ed i relativi altari. Il vescovo Bartolomeo Vitelleschi consacra la chiesa nel Luglio 1463

1508  (affreschi absidali interno)

Nel 1508 la chiesa venne arricchita dagli affreschi absidali del Pastura.

XVII sec.  (progettazione campanile)

Risale al periodo prossimo l'incendio del 1643, e quindi durante la ristrutturazione del XVII secolo, le prime notizie sul campanile.

1643 - XVII sec. (restauro e completamento intero bene)

Dopo il rovinoso incendio del 1643 la chiesa venne riedificata utilizzando i proventi della vendita delle aree e dei sassi di numerose chiese in rovina e grazie al lavoro spontaneo e gratuito del popolo cornetano. La nuova costruzione ampliò ulteriormente l'unica navata, ove furono erette otto cappelle. Si aprirono due porte laterali in concomitanza della ristrutturazione del portale maggiore.

1874 - 1879 (ristrutturazione e ampliamento interno)

nel 1759, venne decisa una ristrutturazione della chiesa mediante l'ingrandimento del complesso e la ripartizione, ma per mancanza di fondi il progetto non fu realizzato. Nel 1858 i canonici, forti delle esperienze precedenti, iniziarono a raccogliere offerte ed elemosine, tanto che nel gennaio 1874, si diede inizio alla costruzione della navate laterali e ad un progetto di ristrutturazione.

1932  (ristrutturazione esterno )

L'attuale facciata neoclassica, viene realizzata a sostituzione della precedente di stile barocco.

2011 - 2012 (restauro e consolidamento esterno)

Tra il 2011 ed il 2012, è stato eseguito il restauro e consolidamento dell'intero complesso ed in particolare: il rifacimento delle copertura della canonica e di parte delle coperture della chiesa, mettendo in revisione le rimanenti; risanamento dall'umidità di risalita dei locali sacrestia, deumidificazione ed impermeabilizzazione sulle strutture interessate dal fenomeno; intervento di consolidamento di archi e volte dei locali sacrestia, con risarcitura, pulizia e bonifica delle murature; rifacimento degli intonaci e tinteggiatura delle facciate laterali della chiesa; revisione e rifacimento dei sistemi di smaltimento pluviali dell'intero complesso.
Descrizione

L'architettura del complesso, attualmente impostato secondo canoni neoclassici, presenta tre navate con copertura a botte nella centrale ed a crociera nelle laterali, suddivise in quattro campate ognuna. Da entrambi i lati della navata maggiore vi sono tre finestre arcuate a tutto sesto, stanti in lunette ricavate nelle reni della volta, che illuminano l'interno. Il presbiterio, costituito dalle strutture appartenenti alla cappella Vitelleschi, si apre con un arco ogivale.
Elementi decorativi
-Prima campata navata sinistra: fonte battesimale, posto in una nicchia semicircolare decorata in oro e finto marmo. -Terza campata navata sinistra: cappella del Sacro Cuore, costituita da un'aula rettangolare coperta a botte con affreschi databili primo novecento. -Presbiterio: affreschi di Antonio da Viterbo detto il Pastura -Bussola lignea dell'ingresso realizzata a spese di Francesco Boccanera -Organo Morettini opera di fine ottocento e decorato nel 1882
Pianta
Pianta rettangolare a tre navate, di cui le laterali risultano suddivise in quattro campate
Struttura
Navate centrali coperte con volta a botte, mentre le navate laterali risultano coperte con volte a crociera. Le volte gravano su quattro larghi pilastri per parte, sui quali addossano coppie di lesene portanti un ordine composito. Sopra questo corre una trabeazione caratterizzata da un architrave schematicamente modanato. Al di spora aggettano una serie di mensole, ornate con motivi fogliformi di acanto.
Coperture
Copertura con struttura lignea, pianelle di cotto e manto di copertura con tegole in laterizio
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento aula centrale e navate laterali in marmo; pavimentazione corridoi locali sacrestia in cotto; pavimentazione locali sacrestia in graniglia.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1960-70)
L'adeguamento liturgico è risalente intorno alla metà del XX secolo con posa dell'altare in pietra verso l'aula centrale. All'interno della chiesa è presente un fonte battesimale qui traslato dalla chiesa di S. Pancrazio, posto all'interno di una nicchia semicircolare decorata d'oro e finto marmo e chiusa con una cancellata. La statuetta del Buon Pastore sul coperchio sostituisce una precedente del Battista. E' presente dietro all'altare maggiore un crocifisso ligneo datato XV sec.
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