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Prossedi
Frosinone - Veroli - Ferentino
chiesa
parrocchiale
S. Agata
Parrocchia di Sant'Agata
Prospetto principale; Impianto planimetrico; Strutture verticali
presbiterio - intervento strutturale (1968); presbiterio - intervento strutturale (2004-2005)
1655 - 1665(preesistenze intero bene); 1789 - 1861(demolizione e ricostruzione intero bene); 2014 - 2017(manutenzione straordinaria coperture)
Chiesa di Sant'Agata
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Sant'Agata <Prossedi>
Altre denominazioni Chiesa Sant'Agata
S. Agata
Autore (ruolo)
Ambrosetti, Ignazio (progettazione intero bene)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze laziali (costruzione)
Notizie Storiche

1655 - 1665 (preesistenze intero bene)

La collegiata di S. Agata risulta eretta nel 1655; i più antichi documenti conservati in archivio risalgono al 1665.

1789 - 1861 (demolizione e ricostruzione intero bene)

Nel 1789 la chiesa preesistente viene demolita per costruirne un’altra più capiente e idonea alle esigenze della comunità. Nel 1802 risultano realizzate le cappelle. Un'iscrizione presente in chiesa, recante la data 1807, ne documenta la dedicazione a Sant'Agata. Segue un’interruzione dei lavori per questioni economiche; nel 1825 risulta “imperfetta”. Nel 1828 l’architetto Ignazio Ambrosetti di Anagni viene incaricato dell’ultimazione della chiesa. Nel 1838 si lavora alla copertura; nel 1844 i lavori risultano “a buon punto”. Nel 1861, oramai terminata, la chiesa è dotata di un nuovo organo.

2014 - 2017 (manutenzione straordinaria coperture)

L'intervento, realizzato grazie al contributo CEI Beni Culturali scheda E/8498/2014 e a fondi parrocchiali, è consistito nel rifacimento completo delle coperture. In sintesi: rimozione e smaltimento delle lastre di cemento-amianto presenti; asportazione di materiali vari gravanti sulle volte; riparazione del tavolato ammalorato e applicazione di guaina ardesiata; revisione e integrazione della rete di smaltimento delle acque piovane; ricostruzione di due tratti (sud e ovest) del cornicione della cupola; sistemazione del tetto della canonica; posa di uno strato di guaina ardesiata e istallazione di grondaie e discendenti; rifacimento del manto di copertura con i coppi di recupero integrati con nuovi per circa 1/3 della superficie; posa di aghi e reti antipiccioni su tutti i finestroni dell’edifico.
Descrizione

La chiesa sorge nel punto più elevato dell’abitato di Prossedi e si staglia sulle costruzioni circostanti. La sua struttura a pianta centrale, con tiburio che contiene la cupola, ha una copertura in falde a spioventi con finitura in coppi ed è affiancata da un sobrio campanile. L’esterno è in scampoli di pietra calcarea, privo di ornamenti. L’interno, a croce greca, è intonacato; la decorazione in stucco, con finiture dorate, è limitata ai capitelli delle lesene e alle modanature dei profili orizzontali e dei catini che coprono le cappelle laterali. Tra le opere più significative si annoverano l’interessante coro ligneo della fine del XVIII secolo, l’organo a canne costruito nel 1861 da Pietro Pantanella, il busto reliquiario ligneo di Sant’Agata (secc. XVII-XVIII) e una pregevole “Annunciazione” della scuola di Carlo Maratta.
Prospetto principale
La facciata, in pietra calcarea nuda, presenta un grande portale d'ingresso che si apre su Piazza XI Febbraio. La mole maestosa della chiesa si presenta movimentata e rispecchia la planimetria interna, così che la sua pianta a croce greca, con cappelle laterali è intuibile già dall’esterno.
Impianto planimetrico
’interno è a croce greca, con absidi e cappelle negli angoli della croce, quattro grossi pilastri con eleganti capitelli ionici e un ampia cupola centrale contenuta in un tiburio: il tutto segue lo stile barocco ma con scarse decorazioni.
Strutture verticali
Quattro grossi pilastri sormontati da capitelli ionici sostengono un’ampia cupola centrale. Una volta a botte copre il presbiterio, mentre le cappelle coperte da catini ornati da specchiature con ornati e simboli. Le pareti sono tinteggiate in bianco e avorio; lesene, capitelli ionici e modanature, presentano finiture dorate.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1968)
L'intervento ha determinato la demolizione dell'apparato barocco con la rimozione della balaustra in legno e dell'antico pavimento in cotto. Furono realizzati una nuova pavimentazione in marmo coreno e un nuovo altare in marmi policromi, quali il marmo di Carrara, il rosso di Verona ed il verde delle Alpi, di modestissima fattura e, comunque, per forma, non rispondente appieno alle nuove norme liturgiche.
presbiterio - intervento strutturale (2004-2005)
Il nuovo intervento di adeguamento ha comportato la rimozione dell'altare del 1968 e la realizzazione di uno nuovo in marmo di Trani, nella forma più rispondente alle norme del Sacrosantorum Concilium II. Nel medesimo materiale è stato realizzato un nuovo ambone, in sostituzione del preesistente leggio in legno, posizionato al di qua dell’arco trionfale e proiettato in avanti verso l’assemblea; ha una forma pressoché cilindrica, spaccata nella zona centrale, verso l’assemblea, in maniera irregolare. Sulla destra dell’altare è stato individuato il luogo del Battesimo per il quale è stato riutilizzato il vecchio fonte, risalente presumibilmente al sec. XVII, inserito tuttavia ad una quota più bassa rispetto alla pavimentazione, raggiungibile tramite tre gradini. Nell'ambito di tale intervento è stata rimossa la pavimentazione in marmo coreno del 1968, ed è stata realizzata una nuova pavimentazione in cotto, analoga alle preesistenze risparmiate dagli interventi del 1968.
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