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Renaio
Barga
Pisa
oratorio
sussidiario
S. Paolino Vescovo e Martire
Parrocchia di San Giusto
Struttura; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1970-1980)
1771 - 1789(costruzione intero bene); 1788 - 1788(citazione intero bene); 1876 - 1876(citazione intero bene); 1930 - 1930(ampliamento intero bene); 1940 - 1940(citazione intero bene)
Oratorio di San Paolino Vescovo e Martire
Tipologia e qualificazione oratorio sussidiario
Denominazione Oratorio di San Paolino Vescovo e Martire <Renaio, Barga>
Altre denominazioni Chiesa di San Paolino Vescovo e Martire
S. Paolino Vescovo e Martire
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche

1771 - 1789 (costruzione intero bene)

La chiesa di San Paolino Vescovo e Martire di Renaio fu costruita nel 1771 sotto la diocesi di Lucca (decreto vescovile del 15 Ottobre 1771). Il 18 luglio 1789 passò alla diocesi di Pisa.

1788  (citazione intero bene)

Nel 1788, su richiesta del Granduca di Toscana, il Vecovo di Lucca assegnò un sacerdote alla chiesa di Renaio.

1876  (citazione intero bene)

Nel 1876, alla chiesa di San Paolino fu concesso il fonte battesimale e ottenne un curato residente.

1930  (ampliamento intero bene)

Intorno al 1930, la chiesa fu ampliata grazie all'intervento del Cav. Giuseppe Mucci.

1940  (citazione intero bene)

Il 27 gennaio 1940 la chiesa di Renaio fu elevata a parrocchia.
Descrizione

Renaio, a poco più di mille metri s.l.m., è una delle località più alte del comune di Barga sull’Appennino Tosco-Emiliano. Per la sua postazione strategica, in passato, costituì un passo obbligato per quanti dal modenese si recavano nel barghigiano. Poco distante da qui, su un colle chiamato la Rocchetta, sono ancora visibili i ruderi di una fortificazione medievale. La chiesa sorge a nord del paese e si raggiunge distaccandosi dalla strada che collega il piccolo centro con Barga e percorrendo una via secondaria che conduce alla sommità del poggio. La facciata a capanna, completamente intonacata, è profilata da una cornice leggermente aggettante dipinta di grigio. Nella parte inferiore si apre una loggia a tre fornici, a pianta rettangolare, che introduce alla chiesa. La parte centrale del prospetto è caratterizzata da decorazioni a rilievo di gusto neogotico, mentre quella superiore ospita al centro un tondo con bassorilievo, accompagnato lateralmente da due piccole aperture ogivali. I fianchi della chiesa presentano ciascuno una monofora e due bifore: il lato sinistro in particolare è dotato di un ingresso secondario, mentre quello destro presenta delle scale esterne che permettono di raggiungere la cantoria. Il campanile a pianta quadrangolare si erge isolato sul colle a destra dell'edificio di culto: la torre, costruita agli inizi del Novecento, è costituita da una massiccia struttura realizzata in conci di pietra, caratterizzata da una cella campanaria con quattro aperture a monofora e da una copertura a padiglione in cotto. Internamente, l'aula rettangolare risulta intonacata e tinteggiata, coperta da un tetto a capriate lignee. In controfacciata si inserisce la cantoria, che occupa lo spazio soprastante la loggia d'ingresso. L'area presbiteriale, delimitata da balaustre e rialzata di due gradoni rispetto al resto dell'aula, accoglie al centro della parete di fondo l'Altare maggiore preconciliare, ai lati del quale due aperture conducono nel vano retrostante, utilizzato come sacrestia.
Struttura
Muratura portante a sacco, costituita da conci in pietra e da materiale sciolto lapideo e laterizio.
Pianta
Schema planimetrico a navata unica priva di abside. Il presbiterio risulta rialzato di due gradoni rispetto al resto dell’aula. Sulla parete di fondo, ai lati dell'Altare maggiore, due porte conducono in sacrestia.
Coperture
L'aula è dotata di copertura a capanna costituita da orditura primaria e secondaria in struttura lignea, sorretta da tre capriate. La sacrestia presenta una copertura lignea in travi e travicelli. Il manto di copertura è in cotto su tutte le falde di copertura dell’edificio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell'aula è costituita da cementine di forma esagonale di vario colore, disposte a formare un motivo quadrilobato. Nell'area presbiteriale è presente un pavimento in cementine di forma quadrata di vario colore, mentre nella sacrestia si trova una pavimentazione in cotto di forma rettangolare (mezzane).
Elementi decorativi
Nella parte inferiore della facciata si apre una loggia a pianta rettangolare, caratterizzata da tre archi a sesto acuto, di cui quello centrale più ampio, ornati da una ghiera in cotto e dotati di cancellata in ferro a protezione. Nella parte centrale, in corrispondenza delle archeggiature sottostanti, si inseriscono in parete delle cornici decorative in stucco, disposte a formare una sequenza di tre cuspidi, intervallate da pennecchi in stile neogotico. Al centro della parte superiore campeggia un tondo con bassorilievo della Madonna con Gesù bambino, affiancato da due piccole aperture ogivali. Sulla sommità della copertura spicca la croce apicale e, presso le estremità degli spioventi, due sculture leonine. Sotto il loggiato, il portale principale, profilato da cornice liscia in pietra, immette nell'aula. La controfacciata è occupata dalla profonda cantoria disposta sopra lo spazio occupato dal loggiato d'ingresso: introdotta da un ampio arco ad ogiva e delimitata da una balaustra in pietra e muratura dipinta, ospita al centro l'organo a canne ascrivibile alla fine del XIX secolo. A sinistra dell'ingresso è collocato il fonte battesimale, con vasca in marmo bianco datata 1888, sorretta da una colonnina in muratura e sormontata da una nicchia contenente la scultura del Battesimo di Cristo, realizzati durante le modifiche degli anni Trenta. Lungo le pareti laterali, vicino alla controfacciata, si fronteggiano due modesti altari, anch'essi riconducibili ai cambiamenti novecenteschi: entrambi sono costituiti da una semplice mensa con gradini in pietra e muratura dipinta e da una nicchia ricavata in parete per l'esposizione di due moderne statue devozionali. L'area presbiteriale, delimitata da balaustre, ospita al centro della parete di fondo l'Altare maggiore preconciliare, costituito da un ricco dossale del XVII/XVIII secolo, in legno intagliato e dipinto, opera dei sapienti maestri d'intaglio barghigiani. Il dossale, che accoglie il dipinto di San Paolino Vescovo e Martire, è costituito da due colonne scanalate, poggianti su plinti ornati di stemma gentilizio. Il frontone, ricurvo e spezzato, ospita al centro una cartella sagomata contenente l'iscrizione dedicatoria al santo patrono. Appeso al soffitto, in corrispondenza del vertice del dossale, è inserito un baldacchino dipinto, datato 1930 e firmato dal Cav. Giuseppe Meucci, responsabile dell'ampliamento e delle modifiche apportate alla chiesa in quel periodo.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1970-1980)
L'adeguamento liturgico ha comportato l'inserimento di una mensa per la celebrazione versus populum e di un leggio in legno. La mensa è stata collocata, sopra apposita pedana in legno, davanti all'area presbiteriale originaria delimitata dalle balaustre, mentre il leggio è posizionato all'interno del recinto presbiteriale.
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