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Partinico
Monreale
chiesa
parrocchiale
Maria SS. degli Agonizzanti
Parrocchia di Maria Santissima degli Agonizzanti
Pianta; Volta; Interni; Prospetto
altare - aggiunta arredo (1970)
1693 - 1693(costruzione intero bene); 1948 - 1948(erezione canonica intero bene)
Chiesa di Maria Santissima degli Agonizzanti
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Maria Santissima degli Agonizzanti <Partinico>
Altre denominazioni San Paolino
Maria SS. degli Agonizzanti
Ambito culturale (ruolo)
maestranze siciliane (costruzione)
Notizie Storiche

1693  (costruzione intero bene)

Questa chiesa, conosciuta come "San Paolino", deve la sua costruzione, in fondo alla Via P.pe Amedeo, angolo Via Avellone, alla Congregazione di Carità nata sull'esempio della Compagnia di San Girolamo di Palermo, che aveva come principale scopo quello di pregare per le anime dei condannati a morte. Dal Villabianca apprendiamo che con atto stipulato il 16 marzo 1693 dal notaio palermitano Nunzio Serio, la Compagnia ebbe concessa dall’Abazia di Altofonte il terreno necessario per costruirvi la Chiesa e l'oratorio. Secondo il Villabianca la chiesa sarebbe sorta ad opera della Congregazione di Maria Santissima degli Agonizzanti, fondata nel 1692, dopo aver ottenuto da Matteo Scamacca Barone di Castelluzzo un paio di tumoli di terra in enfiteusi, giusti atti in Notaio Domenico Greco di Partinico del 31 agosto 1693. La campana invece, del peso di "cantara tre", fu realizzata con il lascito in denaro di Girolamo Minore.

1948  (erezione canonica intero bene)

Fu eretta a Parrocchia il 26 luglio 1948.
Descrizione

La chiesa si presenta a navata unica con una decorazione modesta. Sulla facciata sono riscontrabili elementi dell'architettura barocca.
Pianta
La pianta è ad unica navata rettangolare.
Volta
L'aula è coperta da una volta a botte lunettata.
Interni
Le pareti laterali contengono quattro cappelle lievemente incassate e decorate con stucchi nell’intradosso delle arcate. All’aula si accede da un vestibolo tramite un arco a tutto sesto con soprastante balcone che contiene un organo di modeste dimensione. L’arcosolio è sorretto da due pilastri a pianta quadrangolare staccati dalle pareti dell’aula.
Prospetto
La facciata, che ha avuto diversi rifacimenti di cui qualcuno recente, non presenta elementi di particolare valore, ad eccezione di un bel portale in pietra intagliata sormontato da un timpano spezzato di probabile fattura ottocentesca che si staglia sulla superficie intonacata. Lo stesso è sormontato da una finestra rettangolare e da un orologio. A destra della facciata si erge la torre campanaria con due ordini di doppia finestratura sormontate da un loggiato; l’ intonaco moderno copre la fattura originaria. La chiesa prende luce dalla finestra sul portale di ingresso e da un rosone vetrato centrale che si apre sul vano dell’abside.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1970)
Negli anni Settanta è stato aggiunto un altare mobile “coram populo”, l'intervento, privo di autorizzazioni, ha previsto l'inserimento dell'altare all'interno del presbiterio in corrispondenza dell'altare "coram Dei" che è stato lasciato nella sua collocazione originaria.
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