chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Oria
Oria
chiesa
parrocchiale
Maria Santissima Assunta
Parrocchia di Maria Santissima Assunta
Pianta; Coperture; Elementi decorativi; Prospetti
presbiterio - intervento strutturale (anni '80); altare - intervento strutturale (anni '80); ambone - aggiunta arredo (anni '80); cattedra - aggiunta arredo (anni '80)
I - XXI(preesistenze intero bene); XIV - XXI(preesistenze intero bene); XVIII - XXI(inizio lavori intero bene); XVIII - XXI(completamento intero bene); XIX - XXI(preesistenze ala sinistra); XIX - XXI(preesistenze navate laterali)
Chiesa di Maria Santissima Assunta
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Maria Santissima Assunta <Oria>
Ambito culturale (ruolo)
barocco leccese (costruzione)
Notizie Storiche

I  - XXI (preesistenze intero bene)

Le prime notizie riguardanti l'esistenza della Cattedrale di Oria sono legate alla venuta in Oria dell'Apostolo Pietro nel 44 d.C. e soprattutto alla presenza di S. Oronzo nel 58 d.C. che avrebbe consacrato l'originario tempio di Saturno e designato il primo Vescovo di Oria (Barsanofio). Di tale costruzione l'unica parte superstite è un capitello dorico scolpito in carparo locale esposto nel cortile del Vescovado. L'area su cui insisteva la costruzione corrispondeva a quella attualmente occupata dal Castello Svevo, una ubicazione orograficamente elevata rispetto all'intorno. Storicamente più attendibile è la datazione all'880 della costruzione della nuova chiesa cattedrale ad opera del Vescovo Teodosio che nell'886 vi pose le reliquie dei SS. Martiri Crisanto e Daria. Nell'anno 1225 il Vescovo Pellegrino I (1216-1225) concede all'Imperatore Federico II i terreni su cui insisteva la costruzione per consentire la costruzione del Castello e riceve in cambio l'area dell'attuale ubicazione

XIV - XXI (preesistenze intero bene)

Sul colle del Vaglio viene dunque eretta la Cattedrale dedicata a "S.Maria Assunta in Cielo" o a "S. Maria del Vescovado". La costruzione fu completata nel 1343, la facciata tipicamente romanica esibiva un rosone ed un portico sorretto da colonne su leoni stilofori, l'interno era a croce latina e la navata centrale era separata dalle laterali da due file di colonne.

XVIII - XXI (inizio lavori intero bene)

La successiva apertura di nuove cappelle barocche compromise gravemente la statica dell'edificio che in seguito al terremoto del 20 febbraio 1743 presentava gravi segni di dissesto tali da indurre il Vescovo Castrese Scaya nel 1747 a demolire il fabbricato. Nel 1750 si diede inizio ai lavori di costruzione dell'attuale edificio con fondi stanziati da Carlo III di Napoli (a cui il Vescovo Castrese Scaja aveva ceduto due colonne in marmo verde), dall'Università di Oria e da Michele IV Imperiali. L'opera fu progettata in stile barocco dall'ingegnere Regio Giuseppe (o Giustino) Lombardi.

XVIII - XXI (completamento intero bene)

L'attuale costruzione fu terminata da Mons. Francesco Antonio Los Rejes (1756-1769). Il vescovo Enrico Celaja (1772-1780) fece realizzare gli stucchi che coprono le pareti, l'altare maggiore e l'antistante balaustra in marmo policromo. Il ciclone del 1897 danneggiò gravemente la Cattedrale causando il crollo del campanile e della cimasa di coronamento della facciata che a tutt'oggi non è stata ricostruita.

XIX - XXI (preesistenze ala sinistra)

E' presente un fonte battesimale in marmo fatto realizzare dal Vescovo Gargiulo alla fine dell’ottocento. E’ ubicato nell’angolo della cappella laterale a sinistra dell’ingresso, rialzato su una pedana marmorea e di fatto inutilizzabile.

XIX - XXI (preesistenze navate laterali)

Esistono quattro confessionali in legno dei primi dell’ottocento distribuiti lungo le navate laterali.
Descrizione

La Basilica di Oria riveste un ruolo prestigioso nell'impianto della cittadina, connotando fortemente lo skyline urbano con il profilo della sua cupola e l'imponente mole della fabbrica. La sua posizione, in una delle zone collinari più alte di Oria, ne fa uno dei punti più panoramici dell'intero territorio. La Chiesa Cattedrale prospetta su un'ampia piazza che offre la possibilità di ammirare la struttura architettonica del prospetto con largo cono visivo ed apprezzare quindi senza angustia l'impaginato barocco della facciata. L'integrazione nel tessuto urbano è garantita dalla continuità costruttiva del livello inferiore, per cui il tessuto edilizio si "appoggia" alle murature della cattedrale che solo in altezza si stacca nettamente e si caratterizza quale monumento eccezionale a sottolineare l'eccezionalità del sito nella sua morfologia. Degna di nota la torre Palomba o Carnara, su cui si affaccia il retro dell'edificio, ultima testimonianza dell'antica acropoli dei cretesi che testimonia della continuità storica di frequentazione del sito e dell'intelligente impianto della cattedrale che ha valorizzato, senza distruggere, le tracce del passato. L'impianto è a croce latina con tre navate, transetto e presbiterio. La navata centrale è separata dalle laterali da tre pilastri cruciformi con paraste di ordine corinzio. Lo spazio interno si esalta nel volume della cupola impostata su quattro archi ed un alto tamburo. Nelle navate laterali si aprono sei cappelle radiali che conservano la stessa denominazione della precedente cattedrale romanica. La struttura è realizzata con apparecchio murario in conci di tufo locale ben squadrati orditi a più teste in differenti spessori e archi a tutto sesto con chiave di volta. Le coperture orizzontali sono realizzate con volte a botte, crociera e cupola. Gli interni sono riccamente decorati con finiture in oro zecchino e marmoliti policromi. La facciata, realizzata in conci di bella pietra locale (carparo) ben squadrati, si impone per semplicità e chiarezza di impostazione. Verticalmente si articola in tre corpi, di cui quello centrale aggettante e orizzontalmente è ripartita in due piani separati da una cornice sempre in carparo ed una balaustra a colonnette. Il corpo centrale è enfatizzato dall'interruzione della balaustra che ne esalta la verticalità, dai raccordi curvilinei con le ali laterali e dalla presenza di un finestrone decorato con motivi floreali e sormontato da cimasa parzialmente distrutta dal ciclone del 1897. I tre portoni di accesso alla cattedrale sono incorniciati da pietra bianca di Cisternino creando un discreto e piacevole risalto sull'uniforme tessitura del carparo. La cupola è rivestita con piastrelle di maiolica policrome che creano un effetto di luminosità visibile da grandi distanze. Originariamente il lanternino era sormontato da una sfera in rame con una croce, anch’esse distrutte dal ciclone.
Pianta
L'impianto è a croce latina con tre navate, transetto e presbiterio. La navata centrale è separata dalle laterali da tre pilastri cruciformi con paraste di ordine corinzio a richiamare l'antico impianto classico.
Coperture
Le coperture orizzontali sono realizzate con volte a botte, crociera e cupola.
Elementi decorativi
Gli interni sono riccamente decorati con finiture in oro zecchino e marmoliti policromi.
Prospetti
La facciata realizzata in conci di bella pietra locale (carparo) ben squadrati si impone per semplicità e chiarezza di impostazione. Verticalmente si articola in tre corpi di cui quello centrale aggettante e orizzontalmente è ripartita in due piani separati da una cornice sempre in carparo ed una balaustra a colonnette.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (anni '80)
Il presbiterio è separato dall’aula da una balaustra marmorea mistilinea settecentesca con cancelletto in bronzo, è rialzato di quattro gradini e strutturato su due livelli.
altare - intervento strutturale (anni '80)
L’altare, in forma di mensa rettangolare, è posto in posizione avanzata sul filo esterno dell’arco di trionfo, in asse con l’altare maggiore preconciliare settecentesco posto sul fondo del presbiterio.
ambone - aggiunta arredo (anni '80)
L’ambone, come monumento unico, è assente, sono presenti due leggii in marmo coordinati per materiali e disegno con l’altare e rispetto a questo simmetrici e leggermente avanzati.
cattedra - aggiunta arredo (anni '80)
La cattedra, come sede fissa e inamovibile è assente, sostituita da una poltrona mobile ubicata o in asse con l’altare maggiore o a lato dell’altare.
Contatta la diocesi