chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Casella d'Asolo
Asolo
Treviso
chiesa
parrocchiale
S. Apollinare Vescovo
Parrocchia di Sant'Apollinare Vescovo e Martire
Pianta; Coperture; Elementi decorativi; Prospetti; Facciata; Pavimenti e pavimentazioni; Struttura
altare - aggiunta arredo (1962-1970); balaustra - intervento strutturale (1962-1970); ambone - aggiunta arredo (1962-1970)
1470 - 1470(preesistenze carattere generale); 1790 - 1790(demolizione vecchio oratorio 1790); 1806 - 1806(inizio costruzione intero bene); 1821 - 1847(restauro copertura); 1829 - 1829(collocazione orologio campanario); 1914 - 1915(ampliamento intero bene); 1930 - 1937(restauro intero bene); 1942 - 1942(ampliamento intero bene); 1955 - 1955(rifacimento pavimentazione); 1992 - 1992(restauro sagrato e facciata); 2005 - 2006(restauro copertura)
Chiesa di Sant'Apollinare Vescovo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Sant'Apollinare Vescovo <Casella d'Asolo, Asolo>
Altre denominazioni Chiesa di Sant'Apollinare Vescovo e Martire
S. Apollinare Vescovo
Autore (ruolo)
Scudo, Fausto (realizzazione abside)
Manera, Ausilio (progettista)
Ambito culturale (ruolo)
neoclassico (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

1470  (preesistenze carattere generale)

Sin dal 1470 la prepositura di Asolo annovera la chiesa di Sant'Apollinare Vescovo costruita sui resti di un sito risalente all'età romana.

1790  (demolizione vecchio oratorio 1790)

Nel 1790 il Vescovo di Treviso mons. Bernardino Marini, abate lateranense, autorizza il preposto di Asolo, mons. Andrea Pasini, alla demolizione del vecchio oratorio di Sant'Apollinare, ormai cadente, per procedere poi alla costruzione di un'altra e più grande chiesa.

1806  (inizio costruzione intero bene)

Nel 1806 inizia la costruzione delle prime due campate.

1821 - 1847 (restauro copertura)

Nella prima metà dell’Ottocento vengo sostituite, su progetto dell'ing. Ausilio Manera di Asolo, alcune travi della copertura ammalorate per infiltrazioni d'acqua.

1829  (collocazione orologio campanario)

Nel 1829 vengono eseguiti i lavori per la collocazione dell’orologio campanario, a cura dell'ing. Ausilio Manera di Asolo.

1914 - 1915 (ampliamento intero bene)

Nel corso del 1914 la chiesa viene ampliata con la costruzione delle due navate laterali. I lavori si concludono nella primavera del 1915.

1930 - 1937 (restauro intero bene)

Tra il 1930 e il 1937 si susseguono una serie di lavori di restauro della chiesa concernenti il rifacimento generale della copertura, con la sostituzione dell'esistente "castello" delle campane e il restauro generale del campanile.

1942  (ampliamento intero bene)

Nel corso del 1942 la chiesa viene ampliata con la costruzione della nuova abside a forma circolare posta sul versante ovest, su progetto dell'arch. Fausto Scudo. I lavori interessano anche il rifacimento dell'impianto elettrico e il nuovo restauro del campanile.

1955  (rifacimento pavimentazione)

Nel corso del 1955 viene rifatta completamente la pavimentazione della chiesa mediante la posa di lastroni a scacchiera in pietra calcarea in rosso broccato di Verona" alternati a "biancone del monte Grappa".

1992  (restauro sagrato e facciata)

Nel corso del 1992 viene sistemato il sagrato posto sul versante est della chiesa e le pavimentazioni ai lati, mediante posa di lastricato in cubetti di porfido. La pavimentazione prospiciente il sagrato viene arricchita con l'aggiunta di fasciature geometriche in lastre di pietra calcarea e trachite. La facciata principale diventa oggetto di un restauro, con rifacimento dell'intonaco e con posa di nuova malta di calce aerea posta su aggrappo di coccio pesto.

2005 - 2006 (restauro copertura)

Nel 2005 viene avviato un restauro sostanziale delle strutture di copertura, con sostituzione degli elementi maggiormente degradati per marcescenza, con rifacimento e consolidamento delle teste delle capriate.
Descrizione

Abbiamo notizia dell'esistenza della chiesa di Sant'Apollinare Vescovo sin dal 1470, quando la prepositura di Asolo precisa che essa venne costruita sui resti di un sito risalente all'età romana. Nel 1790 il Vescovo di Treviso mons. Bernardino Marini, abate lateranense, autorizza il preposto di Asolo, mons. Andrea Pasini, alla demolizione del vecchio oratorio di Sant'Apollinare, ormai cadente, per procedere poi alla costruzione di un'altra e più grande chiesa, che ha inizio nel 1806 con la realizzazione delle prime due campate. Nel 1914 la chiesa viene ampliata con la costruzione delle due navate laterali e nel corso del 1942 del nuovo abside. L’impianto chiesastico di Sant’Apollinare si presenta planimetricamente di forma rettangolare con abside e campanile posti nel versante ad ovest. L'aula è divisa in tre navate da quattro pilastri quadrangolari, mentre la zona presbiteriale, posta ad Ovest del corpo di fabbrica, è composta dall’altare collocato in posizione centrale, dal coro posto ai lati del presbiterio e dall’abside terminale che si sviluppa con andamento semicircolare, chiuso con una volta incrociata ed un catino absidale. Esternamente la chiesa si presenta con soluzioni parietali di semplice fattura: i prospetti laterali sono trattati con intonacatura liscia di marmorino, mentre il fronte principale, prospiciente al sagrato, si presenta ornato con soluzioni congruenti allo stile dell’interno, ovvero la parte centrale della facciata è scandita da quattro paraste su plinti con capitelli d’ordine dorico stilizzati, a sostegno della trabeazione modanata in aggetto. Il maggior intercolumnio centrale accoglie il portale d’ingresso principale che immette nella navata centrale e superiormente la facciata si conclude con un timpano.
Pianta
L'impianto chiesastico di Sant’ Apollinare si presenta planimetricamente di forma rettangolare con abside e campanile posti nel versante ad ovest. La distribuzione interna del fabbricato è articolata in due differenti ambiti: la zona dedicata alla preghiera dei fedeli, e la zona presbiterale. La prima zona è divisa in tre navate da quattro pilastri quadrangolari: la navata centrale é chiusa in sommità con una volta a botte lunettata, mentre le due navate laterali sono foggiate con soffitto impostato inferiormente rispetto alla volta. Il presbiterio, posto ad Ovest del corpo di fabbrica, è composto dall’altare rialzato collocato in posizione centrale, dal coro posto ai lati del presbiterio, dall’abside terminale che si sviluppa con andamento semicircolare, esso è chiuso con una volta incrociata ed un catino absidale.
Coperture
La chiesa presenta una copertura a due falde nella zona della navata centrale e presbiterale, mentre a falda unica nelle navate laterali. Le falde sono sostenute da un complesso sistema, con duplice funzione portante. Sulla navata centrale sono sistemate 8 capriate d’Abete, che costituiscono il primo livello di questo sistema, sulle quali si appoggiano i correntini d’abete di sezione quadrata, posti ad interasse regolare di 25 cm. Il terzo livello è costituito dal “sistema voltato”, realizzato conformemente alle tecniche costruttive già in auge in epoca romana, ed utilizzate fino ai primi decenni del ‘900. La volta di maggiore dimensione, che chiude la navata centrale, è del tipo a “botte lunettata”, articolata con l’intersezione di tre unghie, per ogni lato lungo, e da un’unghia, per ogni lato corto. La volta si presenta con superficie piana, nella regione centrale, dove sono collocate le ornature inquadranti le raffigurazioni pittoriche affrescate. Nella zona presbiteriale è presente una volta incrociata su base pressoché quadrata, realizzata dall’intersezione di quattro unghie impostate a nord e sud, sulla muratura perimetrale finestrata, mentre ad est ed ovest, sulle ghiere degli archi che delimitano trasversalmente gli ambiti del presbiterio. Anche in questo caso la regione centrale della volta è stata ornata con un affresco pittorico quadrilobato. Infine, la soffittatura dell’aula si completa ad ovest dell’arcata trasversale, con un catino di realizzazione posteriore rispetto a tutto il resto del complesso chiesastico.
Elementi decorativi
I trattamenti parietali interni sono stilisticamente riconducibili alla tipologia decorativa neoclassica: un cornicione in aggetto, sorretto da paraste con capitello stilizzato, funge da imposta alla volta a botte lunettata, nonché agli archi d’inquadramento della zona absidale. La chiesa conserva al suo interno un’antica acquasantiera di ignoto scultore veneto del XVI secolo. Il soffitto si presenta con un grande affresco centrale raffigurante Sant'Apollinare in gloria, San Rocco, San Liberale e San Giovanni Evangelista della scuola di Noè Bordignon. Nel presbiterio, a destra, una pala di San Apollinare della prima metà del XVIII secolo ma di scuola ancora Bassanese. Nel soffitto del coro, un'Assunzione della Vergine con stucchi delicati (forse incisione del veronese Jacopo Guarana 1753-1815).
Prospetti
Esternamente la chiesa si presenta con soluzioni parietali di semplice fattura, le superfici sono trattate con intonacatura liscia di marmorino.
Facciata
La facciata principale si presenta ornata con soluzioni congruenti allo stile dell’interno, ovvero la parte centrale della facciata è scandita da quattro paraste su plinti con capitelli d’ordine dorico stilizzati, a sostegno della trabeazione modanata in aggetto. Il maggior intercolumnio centrale, accoglie il portale d’ingresso principale che immette nella navata centrale, mentre superiormente la facciata si conclude con un timpano.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione interna della chiesa si estende con lastroni posti a scacchiera in pietra calcarea, in rosso broccato di Verona" alternati a "biancone del Monte Grappa", mentre la pavimentazione della sacrestia si presenta in piastrelle di gres.
Struttura
Dal punto di vista tipologico-costruttivo la chiesa si presenta realizzata interamente con una muratura portante di spessore costante di circa 60 cm. La struttura muraria è caratterizzata da una tessitura composta in ciottoli di campo legati con malta di calce aerea, con apparecchiatura a tratti a “opus spicatum”, inquadrata e alettata da filari alternati in mattoni tradizionali di laterizio. La struttura fondazionale non è visibile, tuttavia si ipotizza possa essere realizzata con soluzioni materico-costruttive congruenti con l'apparato murario fuori terra.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1962-1970)
L'altare si presenta collocato al centro della zona presbiteriale ed è rialzato da due scalini in pietra calcarea. Il manufatto si caratterizza stereometricamente con stipite di forma massiccia, realizzato con elementi decorativi di pietra, a sostegno della mensa. Una zoccolatura modanata articola la parte basamentale dello stipite; il paliotto è composto da marmi colorati, con due graziosi putti simmetrici posti a decorare la zona centrale, mentre due ampie volute di marmo bianco dilatano con il loro dispiegarsi lo spazio verso l'esterno. Il ripiano dell'altare, sporge dallo stipite con la cornice modanata, in pietra calcarea (biancone del Monte Grappa).
balaustra - intervento strutturale (1962-1970)
Vengono rimosse le balaustre.
ambone - aggiunta arredo (1962-1970)
Viene collocato un nuovo ambone ligneo.
Contatta la diocesi