chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Invillino Villa Santina Udine chiesa parrocchiale S. Maria Maddalena Parrocchia di Santa Maria Maddalena Coperture; Prospetto principale; Pavimenti e pavimentazioni presbiterio - intervento strutturale (1980 ca.); altare - aggiunta arredo (1980 ca.); ambone - aggiunta arredo (1980 ca.) 1431 - 1431(costruzione intero bene ); 1600 - 1700(rimaneggiamento intero bene); 1900 - 2000(restauro intero bene); 1980 - 1983(restauro intero bene)
Chiesa di Santa Maria Maddalena
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di Santa Maria Maddalena <Invillino, Villa Santina>
Altre denominazioni
S. Maria Maddalena
Ambito culturale (ruolo)
maestranze friulane (costruzione)
Notizie Storiche
1431 (costruzione intero bene )
La chiesa attuale, ad impianto romanico, risale al 1431 ad opera del mastro Stefano del fu Simone di Mena, carpentiere di Venzone. L'edificio venne costruito sulle rovine del vecchio castello di Invillino, ricordato per la sua inespugnabilità anche da Paolo Diacono nell’VIII secolo, poi fatto smantellare dal Patriarca Nicolo di Lussemburgo nel 1352 per punire uno dei nobili friulani che aveva congiurato contro di lui.
1600 - 1700 (rimaneggiamento intero bene)
A lungo incompleto, l'edificio subì diversi rimaneggiamenti. Tali interventi si rivelano già nella facciata in pietra a vista, su cui si leggono chiaramente almeno due diversi momenti costruttivi.
1900 - 2000 (restauro intero bene)
La chiesa danneggiata gravemente da un sisma nel 1700 e poi di nuovo nel 1976, è stato restaurata nel 2000.
1980 - 1983 (restauro intero bene)
La chiesa è stata restaurata dopo il terremoto del 1976 su progetto dell'ing. Picotti di udine.
Descrizione
Edificio ad impianto basilicale a tre navate, orientato, in ambiente alpestre, edificato sopra un colle a ridosso dell’alveo del fiume Tagliamento; le due navate laterali si prolungano fino all’attacco del presbiterio che è senza soluzione di continuità rispetto al corpo assiale e di pari altezza; lungo il lato di destra si addossa il basso e stretto corpo della sacrestia a una falda e due finestre; lungo il fianco della navata di destra la porta secondaria preceduta da due gradini e due finestre rettangolari arcuate; perimetrale all’edificio la zoccolatura in pietra locale. Prospetto principale in masselli lapidei a vista con alta zoccolatura, distinti nella partizione mediana più antica e ristretta dai conci più grandi e le restanti partizioni laterali in masselli eterogenei; portale preceduto da due gradini, dagli stipiti lapidei con lunetta a due elementi arcuati e cimasa; una finestrella per lato. Interno dalle capriate a vista, scandito in tre navate da arcate a tutto sesto dai conci a vista su pilastri poligonali lapidei; nel registro superiore degli intercolunni una porzione di lesena con supporto a cuscino e capitello ionico a reggere la trabeazione a sbalzi; due le finestre per ciascun lato; le navatelle dalle pareti piane sono coperte da travatura a vista. Il presbiterio sopraelevato di due gradini prospetta con arcata in conci lapidei a vista a tutto sesto impostata sulla trabeazione angolare e le paraste; interno dal soffitto a crociera, unica finestra nel lato destro; pareti piane dagli angoli decorati da un fascio di semiparaste. In controfacciata nella parte sommitale i tre piccoli fornici oppilati dell’originario campani eletto a vela. Pavimento unitario in lastre di marmo nero venato.
Coperture
In coppi.
Prospetto principale
Prospetto principale in masselli lapidei a vista con alta zoccolatura, distinti nella partizione mediana più antica e ristretta dai conci più grandi e le restanti partizioni laterali in masselli eterogenei; portale preceduto da due gradini, dagli stipiti lapidei con lunetta a due elementi arcuati e cimasa; una finestrella per lato.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento unitario in lastre di marmo nero venato.