chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Trivignano Udinese Udine chiesa parrocchiale S. Teodoro M. Parrocchia di San Teodoro Martire Coperture; Prospetto principale; Pavimenti e pavimentazioni presbiterio - intervento strutturale (1980 ca.); altare - aggiunta arredo (1980 ca.); ambone - aggiunta arredo (1980 ca.); cattedra - aggiunta arredo (1980 ca.); fonte battesimale - intervento strutturale (2000 ca.) XIV - 1306(preesistenze intero bene); 1308 - 1308(ricostruzione intero bene); 1606 - 1606(visitia pastorale intero bene); 1638 - 1663(ricostruzione intero bene); 1770 - 1780(costruzione sacrestia); 1836 - 1836(ampliamento torre campanaria); 2017 - 2017(restauro intero bene)
Chiesa di San Teodoro Martire
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Teodoro Martire <Trivignano Udinese>
Altre denominazioni
S. Teodoro M.
Ambito culturale (ruolo)
maestranze friulane (costruzione)
Notizie Storiche
XIV - 1306 (preesistenze intero bene)
Un primo edificio è documentato da una lapide del 1306 all’interno a sinistra “cuius pars potior est presbiterium”. La chiesa e il campanile furono incendiati tra il 21 e il 24 febbraio 1306 nelle lotte tra il patriarca Ottobono di Aquileia e il conte di Gorizia.
1308 (ricostruzione intero bene)
La chiesa è oggetto di una ricostruzione e consacrazione da parte del vescovo di Concordia Giacomo di Ungispach, del patriarca e di undici vescovi, ognuno dei quali concesse un’indulgenza.
1606 (visitia pastorale intero bene)
Nel 1606 una visita pastorale rileva, oltre all’arredo, tre altari, di due lungo la navata, di una sacrestia e di due confessionali.
1638 - 1663 (ricostruzione intero bene)
Nel 1638 (data sul portale) ha inizio la ricostruzione dell’edificio attuale terminato nel 1663. La sua consacrazione ad opera del patriarca Giovanni Delfino avviene il 6 gennaio 1663.
1770 - 1780 (costruzione sacrestia)
Tra gli anni 1770 e 1780 è edificata la sacrestia.
1836 (ampliamento torre campanaria)
La torre campanaria è rivestita alla base e sopraelevata.
2017 (restauro intero bene)
Nel 2017è stata eseguita la manutenzione dell’impianto di illuminazione.
Descrizione
Edificio ad aula rettangolare, orientato sud-nord, su sedime sopraelevato dei quattro gradini del sagrato; presbiterio a conclusione trilatera; lungo ciascuna fiancata due scarselle aggettanti a tre falde e tre finestre rettangolari superiori; nella congiunzione di mezzeria il portale secondario con sovrapposta finestra termale; lungo la fiancata di destra il basso corpo del bruciatore, la sacrestia su due livelli; lungo la fiancata di sinistra all’altezza del presbiterio si innesta un edificio a due falde e due piani. La torre campanaria autonoma è ubicata a sinistra della facciata. Il prospetto principale è tripartito da quattro paraste lapidee doriche su alti plinti di basamento collegati fino all’altezza del toro da una partizione in assise di conci lapidei, trabeazione lapidea che aggetta in continuità con i capitelli delle paraste; cimasa centrale rettangolare con timpano e volute di raccordo angolari. Ai lati del sagrato due colonne reggi statua. Interno dal soffitto voltato a botte con tre unghioni laterali a contenere le finestre e dipinto centrale in cornice rilevata polilobata; pareti scandite in cinque partizioni da paraste ioniche con trabeazione perimetrale. In mezzeria i due ingressi secondari con il pulpito ad di sopra di quello di destra; nelle partizioni laterali le due scarselle delle cappelle che prospettano con arcata a tutto sesto; nelle partizioni prossime all’apertura del presbiterio due nicchie quadrangolari (un tempo porte), con il fonte battesimale anteposto a quella di sinistra. Il presbiterio, sopraelevato di due gradini, prospetta con l’arcosanto a tutto sesto entro l’unghione impostati sulla trabeazione delle paraste angolari; interno dal soffitto a crociera con una finestra termale per fiancata; abside trilatera con catino. Pavimentazione tripartita in lastre di pietra bicrome bianco e nere disposte a losanga, con corsia centrale e una lastra tombale in ciascuna area laterale di fronte al presbiterio.
Coperture
In coppi.
Prospetto principale
Il prospetto principale è tripartito da quattro paraste lapidee doriche su alti plinti di basamento collegati fino all’altezza del toro da una partizione in assise di conci lapidei, trabeazione lapidea che aggetta in continuità con i capitelli delle paraste; cimasa centrale rettangolare con timpano e volute di raccordo angolari.
Pavimenti e pavimentazioni
avimentazione tripartita in lastre di pietra bicrome bianco e nere disposte a losanga, con corsia centrale e una lastra tombale in ciascuna area laterale di fronte al presbiterio.