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edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Tolmezzo
Udine
chiesa
sussidiaria
S. Martino V.
Parrocchia di Santa Maria Oltre But e di San Martino Vescovo
Coperture; Prospetto principale; Pavimenti e pavimentazioni
presbiterio - intervento strutturale (1980 ca.); altare - aggiunta arredo (1980 ca.); ambone - aggiunta arredo (1980 ca.)
XII - XII(preesistenze intero bene ); 1478 - 1478(ampliamento intero bene ); 1750 - 1752(demolizione intero bene); 1752 - 1764(ricostruzione intero bene); 1764 - 1764(consacrazione intero bene); 1930 - 1931(completamento facciata); 1982 - 1986(ripristino intero bene); 2000 - 2000(manutenzione intero edificio); 2007 - 2007(manutenzione intero bene)
Chiesa di San Martino Vescovo
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Martino Vescovo <Tolmezzo>
Altre denominazioni S. Martino V.
Ambito culturale (ruolo)
maestranze friulane (costruzione)
Notizie Storiche

XII  - XII (preesistenze intero bene )

La presenza della chiesa viene attestata già alla fine del XII secolo, grazie a un documento del 1199 con il quale papa Innocenzo III concedeva ai Benedettini di Moggio di edificare una chiesa su terreni di proprietà del monastero.

1478  (ampliamento intero bene )

Il primo ampliamento si ebbe nel 1478, quando venne costruita la cappella di San Giacomo a fianco del presbiterio, nel quale era collocato l'altare dedicato a San Martino.

1750 - 1752 (demolizione intero bene)

Nel 1750 venne presa la decisione di demolire completamente la chiesa e di edificarne una nuova, per rispondere alle esigenze dell'accresciuta popolazione e al nuovo ruolo economico e sociale della città. Nel 1752 la demolizione ebbe inizio e la funzione di parrocchiale venne assunta momentaneamente dalla vicina chiesa di Santa Maria di Centa.

1752 - 1764 (ricostruzione intero bene)

Il nuovo edificio venne costruito tra il 1752 e il 1764 su un'idea progettuale degli architetti Domenico e Angelo Schiavi. Della precedente struttura è stato mantenuto il campanile, ora in parte inserito nella costruzione.

1764  (consacrazione intero bene)

La chiesa è stata consacrata il 24 giugno 1764 dall'arcivescovo Bartolomeo Gradenigo in visita pastorale.

1930 - 1931 (completamento facciata)

Negli anni trenta del novecento venne indetto un concorso per il completamento della facciata, ancora spoglia e priva di qualsiasi motivo architettonico. Il progetto vincitore fu quello dell'architetto Filippo Filipuzzi, il quale riprese in toto il progetto dello Schiavi. I lavori terminarono il 25 ottobre 1931 con la benedizione dell'arcivescovo Giuseppe Nogara.

1982 - 1986 (ripristino intero bene)

La chiesa è stata oggetto di interventi di ripristino dei danni a seguito degli eventi sismici del 1976 con l'esecuzione di opere sia strutturali che di finitura. Il progetto è dell'ing. De Cillia di Udine.

2000  (manutenzione intero edificio)

nuovo impianto termico.

2007  (manutenzione intero bene)

Nel 2007 l'edificio fu interessato da lavori di manutenzione straordinaria.
Descrizione

Edificio ad aula rettangolare, orientato ad Ovest, su sedime a quota stradale; profondo presbiterio di pari altezza e volume di poco inferiore con abside schiacciata di diametro leggermente inferiore sulla cui asse si addossa la torre campanaria. Perimetrali all’intero edificio si addossano i corpi satelliti funzionali; addossati alla facciata di sinistra in posizione retratta la lunga scarsella rettangolare delle cappelle, seguita dall’aggettante lungo corpo delle sacrestie a due piani e sull’asse minore l’ingresso secondario del portale lapideo a lunetta preceduto da gradinata; alla facciata di fondo si addossa il corpo di sacrestia a due piani con porta lapidea a lunetta preceduta da gradinata; addossati alla facciata di destra in posizione retratta la lunga scarsella delle cappelle con l’ingresso secondario dal portale lapideo a lunetta e la lunga rampa, seguita dall’aggettante corpo di sacrestia a due piani con porta preceduta da due gradini al quale è adiacente in posizione retratta ed angolare un ulteriore corpo più basso a due piani. L’intero edificio è intonacato di bianco. Prospetto principale preceduto dal sagrato rettangolare lastricato su tre gradini, dalla facciata templare tripartita da alte semicolonne dal capitello corinzio su plinti lapidei e paraste angolari in posizione retratta; portale lapideo inquadrato da semicolonnine dal capitello ionico e lunetta preceduto da quattro gradini superiore epigrafe dedicatoria in cornice lapidea lobata; trabeazione e timpano con dentelli. Interno dal soffitto a volta a botte con dipinto centrale entro cornice in stucco; tre unghioni per parte a contenere le finestre rettangolari a sesto ribassato, le quali si impostano sull’alta cornice modanata e dentellata a correre lungo l’intero perimetro interno, sorretta dal fregio e dall’architrave a tre partizioni impostata sulle lesene con capitello corinzio inquadranti le tre cappelle con arco a tutto sesto; nelle interposte partizioni parietali suddivise dalla cornice marcapiano con la superiore teoria delle tele degli Apostoli e del Redentore, si succedono, nella prima i due confessionali, nella seconda il confessionale a sinistra e il fonte battesimale a destra entro nicchia ad arco chiusa da cancellata metallica; nella partizione di mezzeria a sinistra il pulpito aereo e a destra l’ingresso secondario; nella partizione conclusiva i due accessi, a sinistra della sacrestia e a destra della torre campanaria. Il presbiterio, rialzato di tre gradini e delimitato dalle balaustre, prospetta tramite l’arco santo a tutto sesto entro unghione, impostato sulla cornice dentellata e sulle paraste angolari; pareti rastremate decorate da paraste angolari, soffitto a cupolino dipinto sui pennacchi decorati, abside quadrangolare dalla calotta concava; due le finestre rettangolari ad arco ribassato. All’ingresso la bussola lignea. Pavimentazione omogenea in lastre rettangolari di marmo beige disposte ortogonali suddivisa da trasversali bande rossicce e perimetrata da uguale banda.
Coperture
In coppi.
Prospetto principale
Prospetto principale preceduto dal sagrato rettangolare lastricato su tre gradini, dalla facciata templare tripartita da alte semicolonne dal capitello corinzio su plinti lapidei e paraste angolari in posizione retratta; portale lapideo inquadrato da semicolonnine dal capitello ionico e lunetta preceduto da quattro gradini superiore epigrafe dedicatoria in cornice lapidea lobata; trabeazione e timpano con dentelli.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazione omogenea in lastre rettangolari di marmo beige disposte ortogonali suddivisa da trasversali bande rossicce e perimetrata da uguale banda.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1980 ca.)
rialzato di tre gradini, balaustre in situ.
altare - aggiunta arredo (1980 ca.)
ligneo, a cassa con decori di semi colonnine angolari.
ambone - aggiunta arredo (1980 ca.)
ligneo a tribuna.
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