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Paularo
Udine
chiesa
parrocchiale
Ss. Vito
modesto e Crescenzia Martiri
Parrocchia di Santi Vito Modesto e Crescenzia Martiri
Pianta; Coperture; Impianto strutturale; Prospetto principale; Pavimenti e pavimentazioni
presbiterio - intervento strutturale (1990 ca.); altare - aggiunta arredo (1990 ca.); cattedra - aggiunta arredo (1990 ca.); ambone - aggiunta arredo (1990 ca.)
XIII - XIV(preesistenze intero bene); XVI - XVI(decorazione intero bene); 1533 - 1533(documentazione intero bene); XVIII - XVIII(demolizione intero bene); 1769 - 1785(ricostruzione intero bene); 1820 - 1820(dedicazione intero edificio); 1849 - 1850(costruzione pronao)
Chiesa dei Santi Vito Modesto e Crescenzia Martiri
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa dei Santi Vito Modesto e Crescenzia Martiri <Paularo>
Altre denominazioni Chiesa di Santi Vito Modesto e Crescenzia martiri
Ss. Vito, modesto e Crescenzia Martiri
Autore (ruolo)
Schiavi, Domenico (architetto)
Bassi, Giovambattista (architetto)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze friulane (costruzione)
maestranze friulane (costruzione pronao)
Notizie Storiche

XIII - XIV (preesistenze intero bene)

I primi documenti risalgono alla seconda metà del Duecento; al primo giugno 1300 quello che indica la presenza stabile di un curato.

XVI  (decorazione intero bene)

Nella seconda metà del Cinquecento la chiesa venne arricchita di notevoli decorazioni pittoriche a opera di Giulio Urbanis.

1533  (documentazione intero bene)

Un documento del 31 agosto 1533 riporta la presenza del fonte battesimale e del un cimitero.

XVIII  (demolizione intero bene)

Un documento del 1742, redatto dalla fabbriceria, autorizza la demolizione della chiesa, lesionata fin dal terremoto del 1511. Si perdono gli affreschi che rimangono descritti, come anche tutto l'edificio, da Giovanni Battista Capellani negli anni tra il 1758 e il 1764.

1769 - 1785 (ricostruzione intero bene)

La demolizione completa dell'antico edificio avviene nel 1769 e termina nel 1771; la ricostruzione dell'architetto Domenico Schiavi è conclusa nel 1785.

1820  (dedicazione intero edificio)

Viene dedicata il 18 giugno 1820 dal vescovo Emanuele Lodi.

1849 - 1850 (costruzione pronao)

Giovanni Battista Bassi progetta il pronao della chiesa, innestando la struttura voltata a botte con quattro colonne ioniche e due pilastri interni che reggono una trabeazione non decorata.
Descrizione

Edificio ad aula, orientato Est-Ovest, con sedime su terrazzamento raggiungibile tramite la gradinata in asse. Il complesso si compone dell'aula, del pronao, del profondo e ampio presbiterio rettangolare ristretto e dai corpi disomogenei, di sacrestia e di disbrigo, dalla volumetria inferiore, addossati a meridione e a settentrione. La torre campanaria, a settentrione, è inglobata nella struttura, tra il pronao e l'aula. Il prospetto templare presenta un alto pronao con quattro colonne ioniche sormontate dall'alto architrave con cornicione modanato decorato in sommità dal monumentale orologio e due croci lapidee apicali alle estremità. Il portale in pietra modanata con timpano a doppia voluta interrotta. L'interno a sala dagli angoli curvilinei, presenta quattro scarselle laterali degli altari, intervallate da un lato dal pulpito, dall'altro da una ampia nicchia, al di sopra delle due porte laterali. Le pareti sono ritmate da paraste ioniche sulle quali si imposta, a correre, l'alto e ricco cornicione modanato; al di sopra, il soffitto a volta a botte con interposti unghioni che contengono le quattro finestre rettangolari ad arco ribassato e da quattro vele in corrispondenza degli sguinci angolari. Al centro del soffitto cornice con dipinto centrale. Il presbiterio, sopraelevato di tre gradini, prospetta con ampio arcosanto a tutto sesto; è sormontato dal cupolino con finta lanterna e pennacchi totalmente dipinti; è illuminato da due finestre rettangolari laterali. La parete piana di fondo si conclude con lunetta dipinta. La profonda controfacciata contiene la cantoria e l'organo; a sinistra l'ingresso alla torre campanaria, a destra la cappella del fonte battesimale. La pavimentazione è in lastre di marmo bicromo, rosso e bianco, disposte a losanga, con corsia delimitata da fascia rossa e motivo losangato centrale bicromo.
Pianta
Edificio ad aula, orientato est-ovest, con sedime posto su terrazzamento raggiungibile tramite la gradinata in asse.
Coperture
Manto di copertura in lastre metalliche.
Impianto strutturale
Struttura portante mista.
Prospetto principale
Il prospetto templare presenta un alto pronao con quattro colonne ioniche sormontate dall'alto architrave con cornicione modanato decorato in sommità dal monumentale orologio e due croci lapidee apicali alle estremità. Il portale in pietra modanata con timpano a doppia voluta interrotta.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è in lastre di marmo bicromo, rosso e bianco, disposte a losanga, con corsia delimitata da fascia rossa e motivo losangato centrale bicromo.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1990 ca.)
rialzato di tre gradini, balaustre asportate.
altare - aggiunta arredo (1990 ca.)
mensa lignea, antependio in lamina metallica decorata a sbalzo.
cattedra - aggiunta arredo (1990 ca.)
sedia laterale.
ambone - aggiunta arredo (1990 ca.)
leggio ligneo.
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