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Palmanova
Udine
chiesa
parrocchiale
SS. Redentore
Parrocchia del Santisssimo Redentore
Pianta; Impianto strutturale; Prospetto principale; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni
presbiterio - intervento strutturale (1980 ca.); altare - aggiunta arredo (1980 ca.); ambone - aggiunta arredo (1980 ca.); cattedra - aggiunta arredo (1980 ca.)
1603 - 1619(costruzione intero bene); 1619 - 1636(costruzione intero bene); 1638 - 1638(costruzione sacrestia); 1777 - 1777(consacrazione intero bene); 1902 - 1902(monumento intero bene); 2000 - 2012(restauro intero bene); 2003 - 2006(restauro campanile)
Chiesa del Santissimo Redentore
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa del Santissimo Redentore <Palmanova>
Altre denominazioni SS. Redentore
Ambito culturale (ruolo)
maestranze friulane (costruzione)
Notizie Storiche

1603 - 1619 (costruzione intero bene)

La chiesa si ritiene sia stata progettato dall'architetto vicentino Vincenzo Scamozzi, i lavori appena iniziati sono subito sospesi per un contenzioso, riprenderanno solo anni più tardi, nel 1614.

1619 - 1636 (costruzione intero bene)

Dal 1619 al 1627 la costruzione subisce un arresto per un cedimento strutturale che costringe il blocco dei lavori per intervenire con urgenza a sanare i danni subiti.Intoppi burocratici, relazioni tecniche contrastanti e carenza di denaro portano la fine lavori al 1936.

1638  (costruzione sacrestia)

La sacrestia è del 1638 costruita su iniziativa del provveditore Bertucci Valier, come è attestato da una iscrizione sul portale d'ingresso. Il suo stemma gentilizio si può ancora vedere sia sul soffitto affrescato sia nel lavabo in marmo rosso di Verona.

1777  (consacrazione intero bene)

La chiesa fu consacrata il 15 giugno 1777.

1902  (monumento intero bene)

La chiesa fu inserita tra gli "edifizi monumentali" dal Ministero della Pubblica Istruzione, Elenco degli edifizi monumentali in Italia, Roma 1902.

2000 - 2012 (restauro intero bene)

Vari interventi di restauro su progetto dell’arch. Paolo Coretti sono stati eseguiti nel corso del demolizione dell’attuale centrale termica; demolizione senza ricostruzione dei corpi di fabbrica estranei al complesso del Duomo e consolidamento e restauro delle strutture ammalorate; restauro della sacrestia storica e dell’annesso sacrario; demolizione del corpo di fabbrica che fuoriesce dalla cappella di S. Giustina e trasformazione in atrio; formazione di una cappella feriale nei locali dell’attuale deposito; sistemazione dei locali al primo piano e costruzione di una scala di accesso alla cantoria; realizzazione di percorsi accessibili ai disabili; consolidamento strutturale della muratura di facciata (A.RE.CON snc) e intervento sulla struttura di copertura.

2003 - 2006 (restauro campanile)

Il campanile è oggetto di lavori di restauro e consolidamento statico.
Descrizione

Edificio ad aula, su sedime rialzato, orientato, concluso da profondo presbiterio e abside semicircolare di volumetria inferiore con tre aperture rettangolari oppilate. Il volume centrale è affiancato a meridione e settentrione da edifici a falde si altezze inferiori destinati a cappelle feriali, sacrestie e spazi di disbrigo. La torre campanaria è aderente al prospetto settentrionale in prossimità del fronte principale. Sul prospetto a settentrione si estroflette un volume con tetto a due falde, timpano e oculo centrale dal quale si accede al corpo principale e un corpo più basso, quadrotto, posteriore alla torre campanaria. A meridione un ulteriore ingresso secondario è inscritto in un portale modanato con colonnine, architrave e timpano. Il prospetto principale tripartito, da due ordini di colonne doriche su alto basamento e ioniche nel secondo registro, è leggermente concavo e suddiviso da un alto cornicione in due partizioni orizzontali. Nella partizione inferiore, al centro, si apre il grande portale con colonne doriche su alto basamento e timpano arcuato, mentre nelle due partizioni laterali si aprono le due porte con piedritti e timpano soprastante; sovrastate da due targhe dedicatorie. Nel registro superiore, in corrispondenza delle tre aperture sottostanti, tre nicchie con piedritti e architrave contengono tre statue di Santi. Il prospetto si conclude con il timpano con al centro un rosone oppilato contenente la statua del leone di San Marco e ai due lati due stemmi di provveditori veneti. Le pareti interne sono scandite da paraste doriche nel primo registro e ioniche nel secondo, quest'ultime poggianti su un alto cornicione modanato a correre. Quattro le cappelle laterali inscritte in arconi a tutto sesto. Al centro delle pareti laterali, contrapposti, l'organo e il pulpito al di sotto dei quali si aprono i due ingressi secondari. Cinque finestre termali illuminano l'aula; altre quattro si aprono in ognuna delle cappelle laterali. Il soffitto, con struttura a capriate decorate e tavelle è a vista e poggia su un importante cornicione modanato. Verso l'area dell'altare si apre, centralmente, l'arcosanto a tutto sesto, ai lati del quale si impostano due archi di minore altezza dai quali si può accedere alle cappelle feriali illuminate tramite una finestra termale posta sulla parete di fondo. L'area dell'altare, rialzata di cinque gradini, ha le pareti laterali scandite da paraste e cornici modanate che ne inquadrano gli affreschi; il soffitto a volta a botte è interamente affrescato. L'area absidale è illuminata da due finestre termali contrapposte, tre oculi e, al di sopra della volta, una serie di feritoie rettangolari visibili all'esterno in prossimità del sottogronda. In controfacciata sono riproposte le tre cornici a tutto sesto modanate, al centro la più alta su due livelli e lateralmente le altre due arcate nel registro murario inferiore. Sulla parete meridionale, a lato dell'ingresso, si apre la nicchia del fonte battesimale; contrapposta a questa la porta di accesso al campanile. La pavimentazione è in lastre quadrate bianche e nere disposte a scacchi; due lastre tombali sono collocate in prossimità del presbiterio.
Pianta
Edificio ad aula con corpi di sacrestia annessi lateralmente e posteriormente.
Impianto strutturale
Muratura portante mista.
Prospetto principale
Il prospetto principale tripartito, da due ordini di colonne doriche su alto basamento e ioniche nel secondo registro, è leggermente concavo e suddiviso da un alto cornicione in due partizioni orizzontali. Nella partizione inferiore, al centro, si apre il grande portale con colonne doriche su alto basamento e timpano arcuato, mentre nelle due partizioni laterali si aprono le due porte con piedritti e timpano soprastante; sovrastate da due targhe dedicatorie. Nel registro superiore, in corrispondenza delle tre aperture sottostanti, tre nicchie con piedritti e architrave contengono tre statue di Santi. Il prospetto si conclude con il timpano con al centro un rosone oppilato contenente la statua del leone di San Marco e ai due lati due stemmi di provveditori veneti.
Coperture
Copertura a falde con struttura portante in capriate lignee e manto di copertura in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è in lastre quadrate bianche e nere disposte a scacchi; due lastre tombali sono collocate in prossimità del presbiterio.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1980 ca.)
rialzato di sei gradini, balaustre asportate.
altare - aggiunta arredo (1980 ca.)
ligneo, a cassa.
ambone - aggiunta arredo (1980 ca.)
ligneo a parapetto.
cattedra - aggiunta arredo (1980 ca.)
sedia in asse.
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