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Caiazzo
Alife - Caiazzo
chiesa
parrocchiale
S. Maria Assunta in Cielo
Parrocchia di Maria Santissima Assunta
Facciata principale; Interno; Pianta; Esterno; Struttura
presbiterio - aggiunta arredo (1980)
X - X(costruzione intero bene); 1284 - 1284(ricostruzione e nuovo titolo intero bene); 1706 - 1706(realizzazione altare maggiore e fonte battesimale); 1728 - 1733(realizzazione pulpito); 1728 - 1733(restauro intero bene); 1761 - 1761(ricostruzione e nuovo titolo intero bene); 1830 - 1830(costruzione campanile); 1855 - 1855(costruzione cappella Maria SS. della Speranza); 1886 - 1886(costruzione cappella di Gesù Sacramentato); 1936 - 1936(sostituzione pavimentazione)
Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo <Caiazzo>
Altre denominazioni S. Maria Assunta in Cielo
Autore (ruolo)
don Tagliacozzi Canale 
Ambito culturale (ruolo)
ambito napoletano (costruzione)
Notizie Storiche

 (costruzione intero bene)

La Cattedrale di Caiazzo, antichissima, dedicata a Santa Maria Assunta ha origini antecedenti al X secolo su un'area che ospitava o un tempio pagano o sull'antica Basilica, luogo di amministrazione della giustizia.

1284  (ricostruzione e nuovo titolo intero bene)

In seguito alla rovina del 1199 l'antica chiesa di Santa Maria Assunta venne ricostruita e riconsacrata nell'agosto del 1284 dedicandola a S.Stefano

1706  (realizzazione altare maggiore e fonte battesimale)

Nel 1706 il vescovo Filioli fa realizzare l'altare maggiore e il fonte battesimale in marmo

1728 - 1733 (realizzazione pulpito)

Tra il 1728 ed il 1733 Pietro Spano di Santa Maria Maggiore realizza il pulpito.

1728 - 1733 (restauro intero bene)

Nell'agosto 1728 il vescovo Vigilante commissiona la ristrutturazione della chiesa durata fino al 1733.

1761  (ricostruzione e nuovo titolo intero bene)

La chiesa viene ricostruita su progetto dall'architetto Don Nicola Tagliacozzi Canale nel 1761 su incarico del vescovo Piperni. Le decorazioni sono opera dello stuccatore Stefano Zagarolo. La Cattedrale riprende il nome originario di Santa Maria Assunta in Cielo

1830  (costruzione campanile)

Il campanile è realizzato nel 1830.

1855  (costruzione cappella Maria SS. della Speranza)

Costruzione della cappella in onore di Maria SS. della Speranza commissionata dall'ultimo esponente della famiglia Abbatelli.

1886  (costruzione cappella di Gesù Sacramentato)

La signora Angelina Maturi vedova Mazziotti, su terreno della famiglia Abbatelli realizza la cappella di Gesù Sacramentato.

1936  (sostituzione pavimentazione)

Nel 1936 il pavimento in mattoni è stato sostituito da un pavimento in marmo.
Descrizione

La Cattedrale, dedicata originariamente a Santa Maria Assunta, è stata realizzata in un periodo antecedente al X secolo su un'area che ospitava o un tempio, come evidenziato dalle figure pagane inglobate nei capitelli delle colonne di spoglio, o sull'antica Basilica, luogo di amministrazione della giustizia. La chiesa è stata nel tempo più volte restaurata e rimaneggiata. L'attuale Cattedrale si presenta come una pregevole opera del tardo barocco napoletano in cui si fondono temi roccocò con temi classicheggiantiè e ciò è principalmente dovuto all'operato di monsignor Piperni che si avvalse del progetto dell'architetto Don Nicola Tagliacozzi Canale e delle decorazioni dello stuccatore Stefano Zagarolo per la ricostruzione della chiesa nel 1761, anno in cui riprende il nome originario di Santa Maria Assunta in Cielo. La facciata, visibile solo parzialmente, è divisa in due piani scanditi da lesene. L'interno, riccamente decorato, presenta tre navate coperte da volte, la centrale a botte, le laterali a crociera. Di pregevole fattura sono il coro ligneo, il pulpito anch'esso in legno, il presbiterio e gli altari in marmo policromi e le varie opere pittoriche custodite, tra cui il dipinto dell'altare principale raffigurante Santo Stefano.
Facciata principale
Della facciata della Cattedrale è possibile vedere solo la parte centrale e quella laterale sinistra che corrispondono relativamente alla navata principale e quella laterale sinistra. In corrispondenza della navata destra in facciata troviamo il fianco di un edificio privato. Essa è mossa dalla presenza di due portali quello principale, più ampio, costituito da un alto basamento su cui si innalzano lesene corinzie che sorreggono una alta trabeazione ed un tipano spezzato da uno stemma. Il portale secondario, posto a sinistra, è molto più semplice ed è sovrastato da una finestra ovale. L'intera facciata è scandita da tre lesene che reggono una cornice. In corrispondenza delle lesene del portale principale, superiormente troviamo due lesene che sorreggono un grande timpano spezzato con al centro un grande finestrone. L'aspetto della facciata è dovuto all'operato di mons. Piperni che si avvalse del progetto dell'architetto Don Nicola Tagliacozzi Canale nel 1760.
Interno
L'interno è arioso e slanciato, con una ricca decorazione a stucchi, soprattutto nella zona del presbiterio. La navata principale è illuminata da ampie finestre, inserite all'interno della copertura a botte con lunette ed unghie. Le navate laterali sono coperte da volte a crociera. Di particolare importanza sono il coro ligneo, il pulpito anch'esso in legno, il presbiterio e gli altari in marmo policromi. Nella chiesa sono custodite numerose opere pittoriche, tra cui il dipinto dell'altare principale raffigurante Santo Stefano. A sinistra dell'Altare Maggiore vi è la cappella dedicata a Santo Stefano, il cui altare è in marmi policromi risalenti al 1600.
Pianta
La chiesa ha un impianto a croce latina, a tre navate divise da pilastri. Ai lati delle navate laterali sono presenti una serie di cappelle laterali, la più importante più riccamente decorata è quella dedicata al Santissimo Sacramento. Al centro del transetto sorge una cupola. La zona del presbiterio è separata dal transetto mediante una balausta in marmi policromi.
Esterno
All'esterno troviamo il Campanile. Esso è stato costruito intorno al 1830 ed ha quattro campane tra le quali una delle quali dedicata a S. Stefano.
Struttura
La chiesa presenta muratura intonacata sia in facciata che internamente. Il presbiterio e le navate sono coperte da volte e il transetto, nella parte centrale, presenta una copertura con cupola. Troviamo solaio piano in tavolato su travatura lignea nella cantoria. Il campanile, non intonacato, invece, presenta muratura in conci squadrati di origine tufacea.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1980)
Altare e leggio mobile.
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