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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Ontagnano
Gonars
Udine
chiesa
parrocchiale
S. Michele Arch.
Parrocchia di San Michele Arcangelo
Pianta; Impianto strutturale; Prospetto principale; Coperture; Prospetto principale
altare - aggiunta arredo (2007); ambone - aggiunta arredo (2007); cattedra - aggiunta arredo (2007)
XII - XIII(preesistenze intero bene); XVI - XVI(fondazione intero bene); 1711 - 1711(ricostruzione navata); 1752 - 1752(consacrazione intero bene); 1819 - 1819(ristrutturazione intero bene); 1856 - 1856(notizia documentale intero bene); 1915 - 1915(ricostruzione presbiterio); 1937 - 1937(ricostruzione fronte principale); 1954 - 1955(riedificazione intero bene); 2011 - 2014(restauro intero bene)
Chiesa di San Michele Arcangelo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Michele Arcangelo <Ontagnano, Gonars>
Altre denominazioni S. Michele Arch.
Autore (ruolo)
Mioni, Domenico 
Ambito culturale (ruolo)
maestranze friulane (costruzione)
maestranze friulane (decorazione)
maestranze friulane (ricostruzione)
Notizie Storiche

XII - XIII (preesistenze intero bene)

Uno studio di Monsignor Giuseppe Vale fa risalire la primitiva chiesetta al XII-XIII secolo.

XVI  (fondazione intero bene)

Le prime notizie sulla chiesa di San Michele a Ontagnano risalgono alla fine del XV secolo e riguardano due statue lignee, ora perdute, dello scultore Domenico da Tolmezzo.

1711  (ricostruzione navata)

Nel 1711 venne ricostruita la navata.

1752  (consacrazione intero bene)

La chiesa fu consacrata nel 1752, da mons Carlo Michele d'Attems, vescovo di Gorizia.

1819  (ristrutturazione intero bene)

Fra la fine del Settecento e i primi anni dell'Ottocento la chiesa è abbandonata. Si decide dato lo stato grave in cui versa di ripristinarla e il 13 aprile 1819 viene di nuovo benedetta.

1856  (notizia documentale intero bene)

In una vista pastorale la chiesa viene descritta come "indecente e si vedrà se si abbia a sospenderla".

1915  (ricostruzione presbiterio)

Nel 1915 venne ricostruito il presbiterio e l'altare maggiore.

1937  (ricostruzione fronte principale)

La facciata venne modificata nel 1937.

1954 - 1955 (riedificazione intero bene)

In questo periodo si decide di demolire l'antica chiesa e di ricostruirne una ex novo su progetto del professor Celso del Frate. Dell'antica chiesa rimane solo l'abside romanica, restaurata nel 2011.

2011 - 2014 (restauro intero bene)

A seguito di un grave incendio che ne ha danneggiato le strutture lignee sia nella sacrestia che nella chiesa stessa, l'edificio viene restaurato su progetto dell'architetto Francesco Toso,
Descrizione

Edificio ad aula, orientato ovest-est, con sedime sopraelevato di sette gradini nella scala centrale; un ampio sagrato rettangolare delimitato a settentrione e meridione da due setti murari aperti ad arco, laterali alla facciata. La torre campanaria è tangente a meridione tra il presbiterio e l'aula. Il prospetto templare è ritmato da quattro paraste impostate su alti basamenti, le quali giungono fino alla prima cornice marcapiano. Al di sopra la facciata presenta un ordine minore di quattro lesene che sorreggono il timpano decorato dal rosone. In ciascuna partizione, inferiore e superiore, si aprono cinque nicchie. Il portale è di fattura semplice con timpano e sovrapposta finestra termale. Il manto di copertura è a due falde e in coppi. L’aula è ritmata da un doppio ordine di leggere paraste, ioniche quelle del registro inferiore impostate su alti basamenti, su ciascuna delle quali corre la cornice; si determinano in tal modo cinque partizioni parietali con due scarselle per gli altari laterali per ogni lato, al di sopra di ciascuno dei quali si aprono le finestre termali. Questo sistema di partizione parietale decora sia l’ingresso al presbiterio sia il presbiterio stesso che prospetta sull’aula con ampio arco ripetuto anche all’inbocco dell’abside interna trilatera. Il soffitto è a capriate a vista con tavelline nell’aula, nel presbiterio è un controsoffitto piano dipinto. Gli ordini in controfacciata sono speculari. Cantoria in controfacciata. Due nicchie contrapposte ai lati dell’ingresso di cui quella a sinistra contiene il fonte battesimale. Ingresso laterale a sinistra accessibile, è oppilato quello a destra che contiene il confessionale. La pavimentazione è in lastre di pietra, bianche e nere, disposte a losanga.
Pianta
L'edificio è a pianta unica, ad aula rettangolare.
Impianto strutturale
La chiesa è costruita in muratura mista, mattoni e pietre.
Prospetto principale
La facciata si prestenta intonacata e senza decorazione. Sono presenti le lesene (quattro) in mattoni intonacati di colore grigio.
Coperture
Il coperto ha struttura portante lignea e manto di copertura in coppi.
Prospetto principale
Il prospetto templare è ritmato da quattro paraste impostate su alti basamenti, le quali giungono fino alla prima cornice marcapiano. Al di sopra la facciata presenta un ordine minore di quattro lesene che sorreggono il timpano decorato dal rosone. In ciascuna partizione, inferiore e superiore, si aprono cinque nicchie. Il portale è di fattura semplice con timpano e sovrapposta finestra termale.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (2007)
ligneo.
ambone - aggiunta arredo (2007)
ligneo.
cattedra - aggiunta arredo (2007)
lignea in asse.
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