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Nicotera
Mileto - Nicotera - Tropea
chiesa
parrocchiale
S. Maria Assunta
Parrocchia di Santa Maria Assunta
Coperture; Elementi decorativi; Fondazioni; Impianto strutturale; Pavimenti e pavimentazioni; Pianta
altare - aggiunta arredo (1973); ambone - aggiunta arredo (1973); fonte battesimale - aggiunta arredo (1973)
VI - 569(apertura al culto carattere generale); XVI - 1592(parte dell'edificio Ampliamento); XVIII - 1786(intero edificio ricostruzione); XXI - 2018(parte dell'edificio restauro conservativo)
Cattedrale di Santa Maria Assunta
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Cattedrale di Santa Maria Assunta <Nicotera>
Altre denominazioni Chiesa di Santa Maria Assunta
S. Maria Assunta
Ambito culturale (ruolo)
maestranze calabresi (costruzione)
Notizie Storiche

VI - 569 (apertura al culto carattere generale)

La tradizione vuole che la prima Chiesa Cattedrale e l'Episcopio sorgessero sulle rovine di un antico tempio greco dedicato a Diana ubicato nella pianura sottostante l'attuale cittadina di Nicotera. Secondo G. Fiore, le prime memorie di questa Cattedrale risalgono al 596, quando il Papa dette incarico a Procolo, primo vescovo della Chiesa Nicoterese, di rappresentarlo e, insieme ad altri vescovi, comporre la controversia insorta tra Bonifacio, Vescovo di Reggio ed il Clero della città stessa. Nell'anno 884, il Vescovo di Nicotera a nome Cesareo, è stato martorizzato dai Saraceni, per non aver abiurato la fede. La Cattedrale di Nicotera fu diverse volte assalita e saccheggiata da scorrerie saracene. La ricostruzione fu voluta da Roberto il Guiscardo nel 1065 che volle dedicarla alla Madonna di Romania e nello stile del tempo, quello “Normanno”.

XVI - 1592 (parte dell'edificio Ampliamento)

Ad iniziativa del vescovo Ottaviano Capece (1582- 1618), sullo scorcio del XVII secolo, la Cattedrale venne restaurata, ampliata e modificata nel suo orientamento, privilegiando le necessarie operazioni di risanamento strutturale piuttosto che quelle decorative. Il Tempio venne riconsacrato nell'anno 1592 e dedicato, come gran parte delle cattedrali calabresi, alla Vergine Assunta in Cielo. Le opere di abbellimento e completamento continuarono con la commissione del coro al serrese Domenico Barillari e dell'altare maggiore, ancor'oggi esistente ma dedicato a S. Maria delle Grazie, allo scultore reggino Lorenzo Vonella

XVIII - 1786 (intero edificio ricostruzione)

Nel 1759 un grande incendio sviluppatosi nella notte distrusse parte del tempio e gli arredi di maggior pregio. Il terremoto del 1783 distrusse completamente l'edificio appena restaurato dall'incendio, si rese necessaria la ricostruzione, nel rispetto delle dimensioni originarie. L'interno fu modificato e l'aula unica fu ripartita in tre navate, con soffitto a volte, e terminante con una grande abside cui è addossato l'altare maggiore in marmi policromi

XXI - 2018 (parte dell'edificio restauro conservativo)

I lavori sono consistiti in: consolidamento delle parti strutturali e estetiche del cornicione presente sul perimetro dell’intera superficie del manufatto; la rimozione e il rifacimento completo del manto di copertura con recupero ed integrazione delle tegole ammalo rate, la sostituzione di gronde e canali esterni; la realizzazione di un rinnovato sistema di impermeabilizzazione sulle superfici dei cornicioni e la posa di scossaline; l’integrazione e il consolidamento di parte degli intonaci esterni; la revisione ed integrazione della struttura secondaria del tetto con la realizzazione del tavolato in legno e della impermeabilizzazione sotto le falde della copertura
Descrizione

L’edificio, intitolato a S. Maria Assunta, è a croce latina con due navate laterali, transetto e coro profondo e absidato. Delle tante cappelle originarie rimane soltanto quelle dedicata al SS. Sacramento. La navata centrale è dominata dall’altare monumentale in marmo con tarsie policrome che il vescovo Francesco Franco nel 1760 commissionò alle botteghe marmoree di Messina sul quale emergono i canoni tipologico-stilistici dell’arte siciliana settecentesca con evidenti ‘addentellati’ nei cappelloni cinquecenteschi delle botteghe dei Gagini.Nella nicchia centrale, emerge il ligneo complesso scultoreo raffigurante Santa Maria Assunta, patrona della città, che il vescovo Franco commissionò allo scultore napoletano Domenico Muollo. E’ una statua, largamente emulata ma mai eguagliata che proietta il suo autore fra i ‘grandi’ della scultura lignea del Settecento napoletano
Coperture
II tetto dell’edifico è a falde inclinate con sovrastante manto di copertura in tegole marsigliesi
Elementi decorativi
La navata centrale è caratterizzata dalla presenza dell’altare maggiore in marmi policromi fatto costruire a Messina intorno al 1767, così come il pulpito in marmo bianco sulla destra della navata, fine ‘800. Al centro, la bellissima statua lignea dell’Assunta, protettrice di Nicotera, scolpita, nel 1764, da Domenico Muollo, scultore napoletano. Essa è posta su una base, sempre in legno, creata dai fratelli Scrivo di Serra San Bruno nel 1887. La sua particolarità è la decorazione a foglia d’oro. Nella navata di destra da segnalare la presenza di due altari del ‘700, sempre di arte napoletana. Rilevante è l’opera che arricchisce la Cappella della Madonna delle Grazie dove è conservata una delle prime e tra le più belle sculture di Antonello Gagini di Messina, la Vergine col Bambino eseguita nel 1498
Fondazioni
Le fondazioni sono realizzate in muratura di pietrame misto
Impianto strutturale
La struttura portante è realizzata in muratura di pietrame misto
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è realizzata in granito di colore bianco/grigio e riquadri di colore rosso
Pianta
L'edificio è costituito da una navata centrale e due navate laterali
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1973)
Subito dopo il Concilio Ecumenico Vaticano II è stato aggiunto un Altare/Mensa in Legno
ambone - aggiunta arredo (1973)
Subito dopo il Concilio Ecumenico Vaticano II è stato aggiunto un Ambone in Legno
fonte battesimale - aggiunta arredo (1973)
Subito dopo il Concilio Ecumenico Vaticano II è stato aggiunto una Fonte Battesimale, mobile, composta da Vasca in vetro poggiante su un basamento in legno
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