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Montepropezzano
Montegallo
Ascoli Piceno
chiesa
sussidiaria
San Vito
Parrocchia di San Bernardino
Struttura
presbiterio - intervento strutturale (2007)
945 - XV(notizie storiche intero bene); XVI - 1860(notizie storiche intero bene); 1860 - 1997(notizie storiche intero bene); 1997 - 2006(restauro intero bene); 2007 - 2007(adeguamento liturgico interno); 2016 - 2019(restauto intero bene)
Chiesa di San Vito
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Vito <Montepropezzano, Montegallo>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lombarde (costruzione)
Notizie Storiche

945 - XV (notizie storiche intero bene)

La frazione di Propezzano di Montegallo, appare menzionata per la prima volta nell’anno 945 nel Cronicon Farfense tra i possedimenti della famosa abazia. Non si conosce altro se non una tradizione locale che ritiene la chiesa di origini monastiche e più ampia dell’attuale; ancora nel secolo XIX si potevano osservare i ruderi di un’ampia cinta muraria che circondava il complesso. Le due campane risalenti alla prima metà del secolo XV rivelano l’antichità della chiesa.

XVI - 1860 (notizie storiche intero bene)

La struttura attuale, eccetto il campanile alto-medievale, sembra risalente al secolo XVI: su un pilastro vi è la data 1540, sull’architrave della sacrestia 1565 e sul sostegno dell’acquasantiera 1549. Nel 1587 è passata dalla diocesi di Fermo a quella di Ascoli. Da una relazione del 1856 si sa che l’orientamento era inverso rispetto all’attuale, il soffitto era a volta reale, vi erano tre altari: il maggiore dedicato al titolare San Vito con quadro ad olio su tela rappresentante il martirio del Santo; dietro di esso vi era un’abside semicircolare, la cui apertura è tutt’oggi visibile dall’interno; inoltre vi erano due altari minori, uno per lato lungo della chiesa, ed erano dedicati quello lungo la parete Sud alla Madonna del Rosario con pala olio su tela e l’altro, lungo la parete Nord, in pietra, con la statua di San Vito in gesso, che in una relazione del 1785 viene definita fatta “di fresco”. Il pavimento era in lastre tufacee e presentava numerose sepolture.

1860 - 1997 (notizie storiche intero bene)

Nel 1860 la chiesa subì una radicale trasformazione: l’abside venne eliminata e sostituita dal portale principale, una delle due porte del lato Sud venne chiusa, l’altare maggiore venne trasferito in direzione opposta e munito di cappella dipinta sul muro, scomparve il quadro del Martirio di San Vito e al suo posto venne realizzata una nicchia dentro la quale fu collocata la statua del Santo, precedentemente presso l’altare laterale a Nord, che invece munito di una pala olio su tela rappresentante Sant’Antonio Abate e Santa Eurosia. Le volte reali vennero eliminate e le capriate rese a vista, la sacrestia venne ricavata da una stanza al pian terreno del romitorio accanto alla torre. Nei primi anni del secolo XX, l’antica pavimentazione è stata ricoperta con mattonelle in cemento bicolore. Il 3 ottobre del 1943 un terremoto ha lesionato la cella campanaria della torre poi sostituita dall’attuale vela. Nel corso dello stesso secolo sono scomparsi gli altari laterali.

1997 - 2006 (restauro intero bene)

A seguito del terremoto Marche/Umbria del 1997 la chiesa subì un'importante restauro che oltre al consolidamento strutturale ne riportò in luce il primitivo pavimento in lastre tufacee.

2007  (adeguamento liturgico interno)

Nel 2007 è stato dato un nuovo assetto all’area presbiterale, debitamente autorizzato dalla Commissione Diocesana per l'Arte Sacra con la posa in opera di nuovi altare, ambone e custodia eucaristica in pietra e in legno.

2016 - 2019 (restauto intero bene)

Resa inagibile dal terremoto del 2016, la chiesa è stata nel 2018 di nuovo restaurata e consolidata con il decisivo contributo dell'8x1000 della CEI.
Descrizione

La chiesa di San Vito si presenta con paramento murario a conci squadrati in arenaria, prospetto a capanna, facciata con al centro un oculo, una finestra ed un semplice portale, il prospetto sud presenta un ingresso laterale molto semplice e tracce di una seconda porta chiusa che era sormontata da un arco semicircolare; vi è l’ingresso alla sacrestia; inoltre svetta un campanile mancante di una cella campanaria ora sostituita da una vela. L’interno ad un'unica navata, ed è interamente intonacata, tranne alcuni resti di archi che testimoniano le varie trasformazioni subite nei secoli (vedere relazione storica), soffitto a capriate e pavimentazione in lastre tufacee e nei rispettivi lati lunghi è presente una finestra.
Struttura
I paramenti murari sono a sacco, con conci ben squadrati esternamente e connessure pressoché orizzontali ed allineate. Gli interni sono intonacati a calce. Le dimensioni planimetriche del corpo chiesa sono di circa 14.00 x 9.80 mt. Sul lato Est che ospita la sacrestia, vano di accesso alla torre campanaria; base quadrata di sviluppo planimetrico di 3.80x3.80 ca ed altezza di 11.00 mt circa e un piccolo romitorio.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (2007)
Nel 2007 è stato dato un nuovo assetto all’area presbiterale, debitamente autorizzato dalla Commissione Diocesana per l'Arte Sacra con la posa in opera di nuovi altare, ambone e custodia eucaristica in pietra e in legno. Sotto la direzione tecnica e progettuale dell'Arch. Attilio Aulozzi.
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