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Montemagno
Calci
Pisa
chiesa
parrocchiale
S. Maria ad Nives
Parrocchia di Santa Maria ad Nives
Struttura; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1973-1974)
780 - 780(citazione intero bene); XI - XI(citazione intero bene); 1179 - 1179(citazione intero bene); 1573 - 1573(citazione fonte battesimale); 1776 - 1776(citazione intero bene); 1786 - 1811(restauro campanile); XIX - 1980(restauro intero bene)
Chiesa di Santa Maria ad Nives
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Maria ad Nives <Montemagno, Calci>
Altre denominazioni S. Maria ad Nives
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche

780  (citazione intero bene)

La prima attestazione dell'esistenza di Montemagno risale al 780, quando il piccolo borgo compare nell'atto di fondazione della Badia di San Savino, tra i territori concessi in dote al monastero. Insieme agli altri beni, infatti, è citata anche una chiesa intitolata a San Gregorio presso Montemagno.

XI  (citazione intero bene)

Nell'XI secolo gli abitanti di Montemagno costruirono una fortezza collocata alla sommità del paese, detta la Bonifacia, dove il popolo poteva rifugiarsi durante le scorrerie in paese. Qui, nell'antico perimetro della fortezza, fu costruita la chiesa di Santa Maria ad Nives.

1179  (citazione intero bene)

La chiesa, attestata dal 1179, dipendeva dalla vicina Pieve di Calci.

1573  (citazione fonte battesimale)

Nel 1573, la chiesa ricevette il fonte battesimale e divenne essa stessa pieve, affrancandosi così dalla secolare soggezione di Calci.

1776  (citazione intero bene)

Nel 1776, il granduca pietro leopoldo sanciva il passaggio della chiesa di Montemagno sotto la giurisdizione di Vicopisano.

1786 - 1811 (restauro campanile)

Il campanile fu eretto a partire dal 1786 e terminato intorno al 1811, quando furono acquistate dal Demanio dello Stato le campane dalla Chiesa di San Paolo all'Orto di Pisa, dedicate a Santa Maria della Neve, al Beato Eugenio III, e a Santa Filomena.

XIX - 1980 (restauro intero bene)

L'edificio subì interventi di ampliamento e ristrutturazione a metà del XIX secolo. Nuovi restauri occorsero anche verso la fine del secolo successivo.
Descrizione

La chiesa di Santa Maria ad Nives sorge alla sommità di Montemagno, piccolo paese situato sul fianco occidentale del Monte della Verruca e raggiungibile attraverso la stretta strada realizzata nella seconda metà del settecento dal granduca Pietro Leopoldo. L'edificio è introdotto dal sagrato, rialzato rispetto al livello stradale e raggiungibile mediante alcuni gradini semicircolari in pietra. La facciata a capanna, completamente intonacata, ospita al centro il portale d'ingresso principale, sormontato da una moderna finestra rettangolare. Il pilastro angolare, che conclude a destra il prospetto principale, si presenta in muratura mista priva di intonaco, così come pure i fianchi laterali dell'edificio. In particolare, a metà del fianco destro, si evidenzia l'inserimento di una piccola parete ricurva e intonacata con copertura in laterizio, ricavata in un secondo momento nel paramento murario già esistente per ospitare, all'interno della chiesa, la nicchia del fonte battesimale. Addossato al lato sinistro della facciata, si erge il campanile a pianta rettangolare, con guglia piramidale e cella campanaria dotata di quattro monofore, profilata al vertice da una spessa cornice modanata ed aggettante. Tracce di oculi in pietra incisa, parzialmente tamponati, affiorano dall'intonaco della torre. Internamente, la chiesa si presenta a navata unica con copertura a capriate lignee, conclusa da un arco trionfale che introduce nel presbiterio rettangolare. Nella parete sinistra della navata si apre una cappella laterale con volta a padiglione, ospitante l'altare dedicato alla Madonna della Neve.
Struttura
Muratura portante a sacco, costituita da conci in pietra verrucana e da materiale sciolto lapideo e laterizio.
Pianta
Schema planimetrico a navata unica, concluso da abside rettangolare. Sulla parete sinistra si apre una cappella laterale, mentre sul lato destro è stata ricavata una piccola nicchia per il fonte battesimale. Dal lato destro del presbiterio si accede alla sacrestia, ricavata in un’ala esterna. L’accesso al campanile avviene sia dall'esterno, sia direttamente dalla cappella laterale sinistra.
Coperture
Lungo la navata è presente una copertura a capanna costituita da orditura primaria e secondaria in struttura lignea, sorretta da quattro capriate. La cappella laterale presenta invece una volta a padiglione. Il manto di copertura è in cotto su tutte le falde di copertura dell’edificio.
Pavimenti e pavimentazioni
Lungo la navata è disposta una pavimentazione a quadroni di marmo bianco e bardiglio. Nella zona presbiteriale, le mattonelle in marmo bianco ospitano nei punti d'incrocio piccoli rombi di marmo bardiglio. Nella cappella la pavimentazione è in cementine, mentre nell’abside, nella sacrestia e nella nicchia del fonte battesimale, in mezzane di cotto.
Elementi decorativi
La chiesa di Santa Maria ad Nives è caratterizzata da una facciata a capanna interamente intonacata, ad eccezione del pilastro angolare destro lasciato in pietra a vista. Al centro si aprono il portale d'ingresso principale, profilato da una cornice in pietra dipinta e sormontato da un architrave modanato aggettante, e una moderna finestra rettangolare. Addossato al lato sinistro della facciata svetta il campanile, dotato di guglia piramidale e cella campanaria decorata al vertice da una spessa cornice. Internamente, la chiesa è costituita da un'unica navata, aperta sulla parete sinistra ad ospitare una cappella laterale dedicata alla Madonna della Neve. In controfacciata, a destra dell'ingresso principale, è collocata un'acquasantiera in marmo bianco, databile al XV secolo e proveniente dalla vicina chiesa di San Martino. Sulla parete destra si apre una piccola nicchia semicircolare contenente il fonte battesimale del XVIII secolo completo di coperchio piramidale in legno. Sulla parete ricurva della nicchia è stato realizzato agli inizi del Novecento il Battesimo di Cristo, un dipinto murale del pittore calcesano Antonio Cateni. Sul lato opposto, la sopraccitata cappella laterale ospita un altare seicentesco in pietra serena, rimaneggiato tra il XIX e il XX secolo. Il dossale accoglie un dipinto coevo con i Santi Domenico e Caterina che funge da coperta intorno all'edicola centrale: quest'ultima, profilata da cornice in legno intagliato e dorato, contiene una moderna statua della Madonna di Lourdes. Vicino all'area presbiteriale si fronteggiano due altari laterali: quello di destra, datato 1672 e dedicato al Sacro Cuore di Gesù, fu di patronato della famiglia Meucci, come testimoniano gli stemmi incisi sui plinti; quello di sinistra, sempre seicentesco, è intitolato al Beato Eugenio III. Tra l'altare laterale sinistro e il presbiterio è inserito in parete un tabernacolo in marmo bianco scolpito, riconducibile al XVI secolo e accompagnato anch'esso dallo stemma della famiglia Meucci. Al centro dell'area presbiteriale, racchiusa da due balaustre in marmo con gli stemmi delle famiglie Meucci e Ciabatti, è collocato l'Altare maggiore, realizzato in marmo e pietra dipinta nel 1844.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1973-1974)
Lo spazio liturgico è stato modificato con l’inserimento della mensa mobile per la celebrazione, di una pedana in legno su cui appoggiare la mensa e di un leggio.
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