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Pettori
Cascina
Pisa
chiesa
parrocchiale
S. Stefano Protomartire
Parrocchia di Santo Stefano Protomartire
Struttura; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1970-1980 (?))
XI - XII(costruzione intero bene); 1276 - 1277(citazione intero bene); XIV - XIV(consacrazione intero bene); 1474 - 1474(citazione intero bene)
Chiesa di Santo Stefano Protomartire
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santo Stefano Protomartire <Pettori, Cascina>
Altre denominazioni S. Stefano Protomartire
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche

XI - XII (costruzione intero bene)

La chiesa, documentata solo a partire dal XIII secolo, è di edificazione più antica, riconducibile all'XI-XII secolo.

1276 - 1277 (citazione intero bene)

La prima attestazione dell'esistenza della chiesa di Pettori risale agli elenchi delle decime del 1276-1277, dai quali risulta appartenente al piviere di San Lorenzo alle Corti.

XIV  (consacrazione intero bene)

La chiesa di Santo Stefano Protomartire subì un restauro agli inizi del Trecento e, in quello stesso periodo, fu consacrata.

1474  (citazione intero bene)

Nel 1474, l'Arcivescovo di Pisa Filippo de' Medici unì la chiesa di Musigliano alla parrocchia di Santo Stefano di Pettori.
Descrizione

La chiesa di Santo Stefano Protomartire sorge in aperta campagna, a est dell'abitato di Pettori, frazione del comune di Cascina che si estende sulla riva sinistra dell'Arno. L'edificio fronteggia un piccolissimo spazio inghiaiato, che funge da sagrato e che lo separa da via di Pettori, affiancato sul lato sinistro dal cimitero e connesso sul lato destro con la canonica e gli altri locali parrocchiali. La facciata principale, con copertura a capanna, è realizzata in blocchi squadrati di pietra calcarea. Al centro si apre il portale principale sormontato da lunetta, mentre al vertice campeggia una piccola apertura cruciforme posta sotto la cornice in pietra che conclude le falde di copertura. Sul retro, in aderenza al fianco destro, sorge un piccolo campanile a base quadrata, completamente intonacato. La cella campanaria è caratterizzata da quattro aperture a monofora per l'alloggiamento di due campane e da una copertura a cuspide. Internamente, la navata unica presenta i paramenti murari in pietra faccia a vista compreso l'abside semicircolare.
Struttura
Muratura perimetrale in blocchi squadrati di pietra calcarea (probabilmente breccia dei monti pisani) lasciati a vista su entrambi i lati, sia internamente che esternamente.
Pianta
Schema planimetrico a navata unica con abside semicircolare e presbiterio sollevato di due gradoni rispetto al resto dell'aula. Sulla parete destra dell'area presbiteriale, una porta conduce direttamente alla sacrestia e, da qui, agli altri locali parrocchiali.
Coperture
L'aula è dotata di una copertura a doppia falda costituita da capriate, terzere e travicelli in legno e mezzane in cotto. Copertura in coppi ed embrici alla toscana. Il catino absidale è costituito da conci di pietra a vista.
Pavimenti e pavimentazioni
L'attuale pavimentazione in cotto, con elementi di 30x30 cm posti in diagonale, è stata realizzata alla metà degli anni Ottanta e si estende all'intera navata oltre che all'intera area presbiteriale. La sacrestia presenta una pavimentazione in mattonelle di graniglia.
Elementi decorativi
La facciata, realizzata in conci ben squadrati di calcare cavernoso, ospita al centro il portale d'ingresso principale, architravato e archivoltato. Al vertice, poco sotto la cornice modanata che disegna il profilo a capanna, si inserisce un'apertura cruciforme. All'interno, la chiesa a navata unica, coperta da un tetto a capriate lignee, è caratterizzata da un paramento murario in pietra faccia a vista, che in passato fu probabilmente intonacato ed affrescato, date le tracce di dipinti murali ancora visibili sulla parete sinistra dell'aula. I segni rilevati sul paramento della controfacciata, rivelano che qui, un tempo, era inserita la cantoria, probabilmente rimossa nell'immediato dopoguerra. Ai lati dell'ingresso si trovano un'acquasantiera a parete in marmo bianco e un fonte battesimale, ricavato da un'acquasantiera a colonna in pietra scolpita, con vasca circolare, coperchio in legno e fusto con motivo a spirale. A metà delle pareti laterali si fronteggiano due altari: quello di destra, in pietra serena, fu realizzato a metà del XVIII secolo ed ospita al centro del dossale una moderna tela raffigurante il Martirio di Santo Stefano, opera di Giuseppe Bernini. L'altare sinistro è costituito esclusivamente dalla mensa, realizzata nel XIX/XX secolo in marmo bianco con intarsi in marmo giallo e grigio. Al di sopra, si apre una nicchia in cemento ad effetto pietra, attualmente coperta da un tronetto in legno con statua della Madonna del Rosario. Sul lato sinistro dell'altare sono presenti tracce di pitture murali ascrivibili al XV secolo. Vicino all'area presbiteriale, sono inseriti in parete due confessionali gemelli a tre fòrnici, eseguiti in pietra serena e datati 1718. Il presbiterio, rialzato di due gradoni rispetto al resto dell'aula, è delimitato da una balaustra in pietra riconducibile al XVIII secolo. Al centro trova posto l'Altare maggiore risalente al 1750, costituito da una mensa con volute e plinti in pietra serena, e da gradini e tabernacolo intronizzato in marmi policromi. Sulla parete sinistra dell'abside, è collocato un piccolo tabernacolo a muro per gli olii santi, eseguito in pietra serena scolpita intorno al XVI secolo.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1970-1980 (?))
Al centro del presbiterio, delimitato da balaustre in pietra serena, è conservato l'Altar maggiore preconciliare. Nella seconda metà del Novecento, sono stati inseriti il leggio e una piccola mensa in legno per la celebrazione versus populum. Addossata alla parete sinistra, è collocata la sede.
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