chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Uliveto Terme
Vicopisano
Pisa
chiesa
parrocchiale
SS. Salvatore
Parrocchia del Santissimo Salvatore
Struttura; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1980-1999)
1063 - 1063(citazione intero bene); 1275 - 1276(citazione intero bene); XVI - XVI(citazione intero bene); 1597 - 1597(citazione intero bene); 1606 - 1606(citazione intero bene); 1854 - 1854(demolizione intero bene); 1854 - 1857(ricostruzione intero bene); 1857 - 1857(citazione intero bene)
Chiesa del Santissimo Salvatore
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa del Santissimo Salvatore <Uliveto Terme, Vicopisano>
Altre denominazioni SS. Salvatore
Autore (ruolo)
Bernardini, Pietro (progetto)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche

1063  (citazione intero bene)

La prima attestazione dell'esistenza della chiesa di Uliveto è contenuta in una pergamena del 17 settembre 1063, firmata nella chiesa di Sant'Andrea a Cucigliana. La chiesa, di patronato della famiglia Upezzinghi, era dipendente dalla Pieve di San Cassiano.

1275 - 1276 (citazione intero bene)

Nelle liste delle Decime del 1275-76, le chiese di SS. Salvatore e di San Prospero risultano dipendenti dalla Pieve di San Casciano.

XVI  (citazione intero bene)

Nel XVI secolo, la chiesa di SS. Salvatore assunse anche il titolo di San Prospero, trasferito dall'omonima chiesa caduta in rovina.

1597  (citazione intero bene)

Il 26 ottobre 1596, la chiesa di Uliveto fu unita alla Pieve di Caprona dall'Arcivescovo Antonio dal Pozzo.

1606  (citazione intero bene)

Dai primi anni del XVII secolo, la chiesa assunse anche la dedicazione a San Vito.

1854  (demolizione intero bene)

A causa delle numerose piene dell'Arno e delle piccole dimensioni dell'edificio, la chiesa di SS. Salvatore fu demolita nel 1854, per essere ricostruita sul lato opposto della strada, in una zona più rilevata, ad opera dell'architetto Pietro Bernardini.

1854 - 1857 (ricostruzione intero bene)

Tra il 1854 e il 1857, furono realizzati i lavori di ricostruzione della nuova chiesa, grazie ai finanziamenti dei due fratelli Benedetto ed Andrea Upezzinghi e al ricavato della vendita del materiale demolito dal vecchio edificio. L'intervento comportò anche il taglio della montagna per consentire la costruzione del sagrato.

1857  (citazione intero bene)

Nel 1857, gli Upezzinghi rinunciarono ai loro diritti di patronato sulla chiesa di Uliveto a favore dell'Arcivescovo di Pisa.
Descrizione

La chiesa del Santissimo Salvatore sorge nella frazione di Uliveto Terme, inserita tra il Monte della Verruca e la Strada provinciale Vicarese, su cui affaccia il fianco destro. L’attuale collocazione, più elevata rispetto al piano stradale, è dovuta allo spostamento dell'edificio sacro nel corso del XIX secolo in una posizione più protetta rispetto alle rovinose esondazioni dell'Arno. Connessa nella zona tergale all’adiacente canonica, la chiesa risulta libera sui rimanenti lati. La facciata intonacata è incorniciata da due grandi paraste laterali a sostegno dell’alta trabeazione, conclusa da frontone aggettante. Presso la base del paramento murario è presente uno zoccolo in conci squadrati di verrucano, presenti anche alla base delle paraste. Al centro, si apre il portale d'ingresso principale, mentre nella parte superiore del prospetto si inserisce una lunetta, internamente dipinta. Sul lato sinistro della chiesa, affianco all'abside, svetta un piccolo campanile a pianta quadrata. Completamente intonacata, la torre è caratterizzata da una cella campanaria dotata di quattro monofore per l'alloggiamento delle campane. L'interno, a croce latina con transetto, è conclusa da un'abside semicircolare. Dal presbiterio, rialzato di due gradini rispetto al resto dell'aula, si accede sul lato sinistro ad un piccolo locale destinato a ripostiglio, mentre sul lato destro alla sacrestia.
Struttura
Muratura perimetrale in pietra mista a laterizio, intonacata e tinteggiata su entrambi i lati, con zoccolo di base in conci di verrucano squadrato a vista.
Pianta
Pianta a croce latina con transetto: navata unica conclusa dal presbiterio, sollevato di due gradoni rispetto al resto dell'aula, e dall'abside semicircolare. Sul lato sinistro della parete absidale, una porta conduce ad un vano di piccole dimensioni utilizzato come magazzino, mentre sul lato destro si accede alla sacrestia. Un accesso secondario alla chiesa è inserito nel braccio destro del transetto.
Coperture
L'aula è coperta da un'alternanza di volte a botte e a crociera. All'incrocio tra navata e transetto è presente una copertura a cupola. I bracci presentano una copertura voltata a botte, mentre l’abside è caratterizzato da un catino emisferico. Il manto di copertura della chiesa, compreso sacrestia e locali accessori, è in coppi ed embrici alla toscana.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell’aula e del transetto è in mattonelle di graniglia, 20x20 cm, poste ortogonalmente alle pareti. Il presbiterio ha una pavimentazione in mattonelle di marmo bianco, 30x30 cm, alternate a piastrelle di minori dimensioni (10X10 cm), in marmo verde. La sacrestia è pavimentata con lastre rettangolari in breccia grigia, mentre il vano magazzino presenta una semplice gettata grezza in calcestruzzo. La zona absidale infine presenta una pavimentazione in piastrelle di cotto, delle dimensioni di 20x20 cm, poste in diagonale.
Elementi decorativi
La facciata a capanna, completamente intonacata, è delimitata da due paraste laterali con capitello composito, che sorreggono l'alta trabeazione e il timpano triangolare, profilato da cornice modanata e aggettante. Nella parte superiore del prospetto principale è inserita una lunetta che ospita al centro un dipinto murale raffigurante il Redentore, mentre nella parte inferiore si apre il portale d'ingresso con stipiti ed architrave in travertino. Internamente, la composizione è dominata dal contrasto cromatico dell’ordine architettonico: le pareti sono scandite da paraste a sostegno della cornice modanata che perimetra l’intero edificio. Su quest'ultima, si innalzano le volte a botte, scandite dai costoloni posti in corrispondenza delle paraste. Questi elementi, tinteggiati di grigio a imitazione della pietra serena, contrastano con il bianco del paramento. La controfacciata accoglie la cantoria in legno dipinto, impostata su esili pilastrini e decorata al centro da un moderno dipinto murale raffigurante la collina del Golgota. Sul lato sinistro dell'ingresso, è ricavata una nicchia a parete per il fonte battesimale con copertura piramidale in legno, costituito da un'acquasantiera a colonna del XVII secolo, realizzata in marmo bianco. Lungo le pareti laterali sono collocate, entro nicchie, le statue devozionali di San Giuseppe e di Sant'Antonio da Padova, mentre nella campata che precede il transetto, su entrambi i lati, sono inseriti due confessionali a tre fornici, in muratura dipinta. Il transetto ospita due altari laterali gemelli in muratura, caratterizzati da un paliotto decorato a finto marmo, da colonne con capitello corinzio a sostegno della trabeazione e da un frontone a volute arricciolate e affrontate. L'altare di destra ospita la statua del Sacro Cuore di Gesù, mentre quello di sinistra accoglie le statue dalla Madonna addolorata e di Gesù morto. Nel braccio destro, trova posto l'organo costruito dalla Ditta Agati-Tronci nel 1892, restaurato nel 1987-1988. L'area presbiteriale, rialzata di due gradoni rispetto al resto dell'aula, è delimitata da una balaustra in marmo. Al centro è collocato l'Altare maggiore ottocentesco con tabernacolo intronizzato, realizzato in muratura dipinta e marmo, e accompagnato dalla moderna pala d'altare di Aldo Vannini, raffigurante il Cristo Risorto.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1980-1999)
L'adeguamento liturgico ha comportato l'inserimento di una grande pedana rialzata immediatamente davanti all'area presbiteriale, che è così rimasta inalterata. Sopra la pedana sono stati collocati la mensa per la celebrazione liturgica versus populum e l'ambone in legno. dal presbiterio per collocarvi una mensa in legno.
Contatta la diocesi