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restauro
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Fornacette
Calcinaia
Pisa
chiesa
parrocchiale
S. Andrea Apostolo
Parrocchia di Sant'Andrea
Struttura; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1970)
1028 - 1028(citazione intero bene); XVI - XVIII(citazione intero bene); 1741 - 1741(citazione intero bene); 1787 - 1787(ricostruzione intero bene); 1835 - 1835(danneggiamenti campanile); 1972 - 1972(ristrutturazione intero bene); 1980 - 1980(restauro organo); 1982 - 1982(restauro paramenti esterni); 1990 - 1990(restauro copertura); 1991 - 1991(restauro copertura); 1993 - 1993(completamento ingresso); 2013 - 2013(consolidamento e restauro campanile)
Chiesa di Sant'Andrea Apostolo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Sant'Andrea Apostolo <Fornacette, Calcinaia>
Altre denominazioni S. Andrea Apostolo
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche

1028  (citazione intero bene)

La prima attestazione documentaria dell'esistenza della chiesa di Sant'Andrea de Pozzale o de Castellari risale al 1028.

XVI - XVIII (citazione intero bene)

La chiesa di Sant'Andrea appartenne al Piviere di Cascina fino alla fine del XVI secolo, quando passò sotto la giurisdizione della Pieve di San Giovanni alla Vena. Nel 1780, per volontà dell'Arcivescovo Angelo Franceschi, la chiesa di Fornacette tornò a far parte del piviere di Cascina.

1741  (citazione intero bene)

La chiesa di Fornacette fu elevata a parrocchia nel 1741 e il primo curato fu Giovanni Antonio Andrea della Santa.

1787  (ricostruzione intero bene)

L'attuale edificio di culto è il risultato della ricostruzione che avvenne nel 1787, su progetto probabilmente di Giovanni Andreini e grazie all'appoggio di Pietro Leopoldo Granduca di Toscana.

1835  (danneggiamenti campanile)

Il campanile fu rialzato per volontà del parroco don Massimiliano Barsotti nel 1835. Tuttavia i bombardamenti della Seconda guerra mondiale ne danneggiarono sia la struttura che le campane di cui era dotato.

1972  (ristrutturazione intero bene)

Nel 1972, la chiesa ha subìto importanti lavori di ristrutturazione: sono stati realizzati la nuova pavimentazione interna, applicata su quella sottostante, il nuovo marciapiede esterno, un nuovo portone d'ingresso e nuove finestre. Infine è stata eseguita una nuova imbiancatura che ha eliminato definitivamente la precedente decorazione in stile neogotico-pisano a strisce bianche e grigie.

1980  (restauro organo)

Nel 1980, l'organo Agati è stato restaurato e collegato ad una nuova consolle, per poterlo suonare dal presbiterio.

1982  (restauro paramenti esterni)

A partire dal 1982, la chiesa è stata sottoposta a lavori di intonacatura e tinteggiatura dei paramenti esterni.

1990  (restauro copertura)

Nel 1990 la copertura della navata è stata restaurata: l'intervento ha comportato la sostituzione di alcuni travicelli ammalorati e l'ancoraggio delle capriate alle murature perimetrali. Inoltre è stato realizzato un nuovo impianto di illuminazione.

1991  (restauro copertura)

Nel 1991 è stato realizzato il rifacimento della copertura dell'abside e della cappella feriale.

1993  (completamento ingresso)

Nel 1993, il portone principale della chiesa è stato dotato di una rampa fissa per facilitare l'accesso alle persone con ridotte o impedite capacità motorie.

2013  (consolidamento e restauro campanile)

Nel 2013, il campanile è stato sottoposto a interventi di consolidamento e alla realizzazione di nuovi intonaci.
Descrizione

La chiesa di Sant'Andrea Apostolo sorge al centro del paese di Fornacette, frazione del comune di Calcinaia, non lontano dal Canale Imperiale e dalla ferrovia. L'edificio si affaccia su uno slargo asfaltato che funge da sagrato, raggiungibile da via della Chiesa. Il fianco destro e la parte tergale risultano connessi alla canonica e agli altri locali parrocchiali, mentre il lato sinistro, caratterizzato dal volume della cappella laterale, è libero da costruzioni e prospetta su una piazzetta pavimentata. La facciata principale, dalle linee semplici, è dominata dal portale d'ingresso principale, sormontato da una finestra cieca occupata da un'opera in terracotta invetriata raffigurante il santo patrono. Lateralmente due larghe lesene delimitano il prospetto e sostengono idealmente il frontone triangolare cimato da croce apicale. Il campanile si inserisce sul lato destro della chiesa, tra l'abside e la canonica: della struttura è ben visibile la sola cella campanaria, incorniciata da lesene, dotata di quattro aperture a monofora e conclusa da una copertura a terrazza. Internamente la chiesa si presenta a navata unica con cappella laterale aperta sul lato sinistro, vicino al presbiterio. Quest'ultimo, rialzato di due gradoni rispetto al resto dell'aula, è concluso da una scarsella absidale quadrangolare, introdotta da un ampio arco trionfale sorretto da pilastri.
Struttura
Muratura perimetrale in pietra mista a laterizio, intonacata e tinteggiata sia internamente che esternamente.
Pianta
Schema planimetrico a navata unica concluso da scarsella absidale quadrangolare e caratterizzato dalla presenza di una cappella feriale a pianta quadrangolare aperta sul lato sinistro della navata. Il presbiterio risulta sollevato di due gradoni rispetto al resto dell'aula. Sulle pareti laterali dell'abside, due porte conducono, a sinistra, alla sacrestia e da qui alla canonica, e a destra ad altri locali parrocchiali e quindi alla canonica.
Coperture
La navata è coperta da un tetto a doppia falda costituito da capriate, terzere e travicelli in legno, mezzane in cotto e manto di copertura in coppi ed embrici alla toscana. La scarsella absidale presenta una volta a vela intonacata e tinteggiata, mentre la cappella feriale è coperta da una volta cruciforme con copertura costituita da quattro voltine a botte che sostengono una cupola centrale appoggiata su pennacchi.
Pavimenti e pavimentazioni
Le pavimentazioni della navata e della cappella feriale sono costituite da lastre in botticino disposte a spina regolare delle dimensioni di 25x50 cm. Anche il presbiterio presenta un pavimento a spina regolare ma con piastrelle più piccole, di 30x15 cm, e di materiale diverso, Perlato Royale.
Elementi decorativi
La facciata a capanna, intonacata e tinteggiata di bianco, presenta due spesse lesene angolari dipinte di grigio a sostegno del timpano triangolare, le cui estremità risultano rilevate rispetto alla parte centrale arretrata. Il portale d'ingresso principale è profilato da una cornice in pietra serena e cimato da una mensola aggettante e modanata. Al di sopra, una finestra rettangolare tamponata accoglie la terracotta invetriata raffigurante San'Andrea, opera di Marisa Pardossi del 1992. Internamente, la navata unica è caratterizzata da pareti scandite da una serie di paraste, ornate da capitelli compositi e collegate alla spessa cornice rilevata che corre lungo tutto il perimetro della navata e segna l’imposta dell’arco di trionfo. Al di sopra, si sviluppa un secondo ordine di paraste, di dimensioni ridotte, che fungono da appoggio ideale alle capriate di copertura. In controfacciata si inserisce la cantoria con balaustra in legno, sostenuta da due colonne in pietra dipinta e due mensole lignee. Al centro, campeggia l'organo realizzato da Giosuè Agati nel 1826, danneggiato dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale e restaurato nel 1980. Lungo la navata, in corrispondenza della seconda campata, sono inseriti in parete due confessionali a tre fòrnici in pietra dipinta, realizzati nel 1759 per volontà del Parroco della Santa: avendo perduto la loro funzione originaria, oggi sono utilizzati come nicchie per l'esposizione delle statue del Sacro Cuore di Gesù e di Sant'Antonio da Padova. A metà dell'aula, si fronteggiano due altari laterali gemelli, costituiti da una mensa in marmi policromi e da un dossale in gesso dipinto, realizzati nell'ultimo quarto del XVIII secolo e rimaneggiati nel corso di quello successivo. L'altare di destra, dedicato alla Madonna del Buon Consiglio, accoglie entro ricca cornice dorata il tondo della Madonna con Gesù Bambino ascrivibile al XVIII secolo, mentre l'altare sinistro ospita il dipinto seicentesco della Crocifissione tra i santi Nicola di Bari e Francesco. Una cappella laterale si apre sulla parete sinistra, vicino all'area presbiteriale: dotata di altare in marmi policromi, risultato dello smembramento dell'Altare maggiore preconciliare, presenta sulla sinistra una nicchia a parete, nella quale è inserito il fonte battesimale in marmo bianco, datato 1934. Nella seconda metà del XX secolo lo spazio fu inoltre abbellito da vetrate policrome a mezzaluna: nel 1973 furono realizzate, su disegno di Pietro Reali, quella della parete destra dedicata a Sant'Andrea e quella della parete sinistra dedicata a Sant'Antonio Abate; la vetrata della parete absidale, raffigurante la Madonna del Buon Consiglio, fu invece eseguita da Mino Rosi nel 1954. L'area presbiteriale, incorniciata da un ampio arco trionfale, accoglie al centro l'Altare maggiore, costituito da una mensa in marmo sostenuta da due massicce mensole, provenienti dal settecentesco altare preconciliare, smembrato intorno agli anni Settanta. Il vecchio altare proveniva dalla chiesa di San Sepolcro di Pisa e fu acquistato nel 1854 da Giuseppe Orsini Baroni. Le parti rimanenti come il dossale, i gradini e il tabernacolo intronizzato, sono state trasferite nella cappella laterale. Addossato alle pareti della scarsella absidale si sviluppa il coro in legno, oggi utilizzato come sede del celebrante. Al centro della parete di fondo campeggia il crocifisso ligneo dello scultore Rolando Filidei datato 1972. Sulle pareti laterali del presbiterio sono esposte quattro tele quadrangolari raffiguranti gli Evangelisti, mentre ai lati della scarsella absidale trovano posto due tele del XVII-XVIII secolo con San Ranieri e San Lorenzo.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1970)
Nel 1970 la Commissione d'Arte Sacra autorizzò il progetto di adeguamento liturgico poi realizzato. I lavori comportarono lo smembramento dell'Altare maggiore preconciliare e il reimpiego delle diverse parti nel seguente modo: le due mensole in marmo bianco vennero utilizzate come sostegno del nuovo altare maggiore rivolto al popolo; il dossale, i gradini e il tabernacolo intronizzato vennero trasformati nell'altare della cappella laterale.
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