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Pontedera
Pisa
chiesa
parrocchiale
S. Maria Madre della Chiesa al Romito
Parrocchia di Santa Maria Madre della Chiesa al Romito
Struttura; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1990-2001)
1965 - 1965(costruzione intero bene); 1966 - 1966(citazione intero bene); 1976 - 1976(costruzione intorno); 1983 - 1983(citazione organo); 1987 - 1990(demolizione totale intero bene); 1990 - 1990(progettazione intero bene); 1992 - 1998(costruzione intero bene); 2001 - 2001(citazione intero bene); 2009 - 2011(completamento intero bene)
Chiesa di Santa Maria Madre della Chiesa al Romito
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Maria Madre della Chiesa al Romito <Pontedera>
Altre denominazioni S. Maria Madre della Chiesa al Romito
Autore (ruolo)
Giorgi, Luciano (progettista)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche

1965  (costruzione intero bene)

Con l'espansione edilizia e lo sviluppo industriale della zona di Pontedera, iniziato nel secondo Dopoguerra, si vennero formando due frazioni periferiche denominate Romito e Val di Cava, che all'inizio degli anni Sessanta contavano circa mille abitanti. L'esigenza di un nuovo centro religioso per l'accresciuta comunità spinse Don Vasco Bertelli a chiedere ufficialmente all'Arcivescovo Ugo Camozzo il permesso di costruire una chiesa prefabbricata sul terreno offerto dal signor Onorio Cicchini.

1966  (citazione intero bene)

Il 18 Dicembre 1966 la nuova chiesa prefabbricata venne benedetta dal Vescovo Ausiliare Antonio Angioni, che vi celebrò la prima Messa.

1976  (costruzione intorno)

Don Carlo Campinotti, per non sprecare il lavoro fatto dal parroco precedente che aveva ottenuto le necessarie concessioni edilizie, realizzò la Sala parrocchiale.

1983  (citazione organo)

Ad abbellire la chiesa prefabbricata del Romito venne collocato l'organo ottocentesco, in legno dipinto e dorato, proveniente dalla chiesa di Sant'Andrea di Pisa, ormai non più adibita al culto.

1987 - 1990 (demolizione totale intero bene)

Nel 1987 venne approvato il progetto per la costruzione della Strada di Grande Comunicazione Firenze-Pisa-Livorno, che prevedeva l'abbattimento della chiesa prefabbricata. Il 4 Settembre 1990, l'edificio venne abbattuto dalle ruspe.

1990  (progettazione intero bene)

Il progetto per la costruzione del nuovo complesso parrocchiale, affidato all'architetto Luciano Giorgi, venne presentato alla popolazione nel 1990 e prevedeva due fasi: la prima, destinata al completamento dell'Oratorio da adibirsi a chiesa fino alla conclusione dei lavori e, la seconda, rivolta alla costruzione della chiesa e della casa canonica.

1992 - 1998 (costruzione intero bene)

L'oratorio fu terminato nel 1992, mentre i lavori alla chiesa e alla canonica proseguirono per altri sei anni.

2001  (citazione intero bene)

La nuova chiesa di Santa Maria Madre della Chiesa al Romito è stata consacrata dall'Arcivescovo Alessandro Plotti il 23 Dicembre del 2001, come attesta la lapide esposta in chiesa.

2009 - 2011 (completamento intero bene)

Il complesso parrocchiale è ancora in fase di completamento e alcune opere sono state terminate recentemente: nel 2009 è stato costruito il sagrato in porfido, nel 2011 sono stati realizzati il piazzale con autobloccanti, l'impianto di illuminazione esterna e il sistema di smaltimento delle acque meteoriche. All'interno della chiesa, l'impianto di diffusione audio è stato terminato nel 2012, mentre ad oggi è in corso il progetto per i nuovi confessionali.
Descrizione

Il complesso edilizio, composto da chiesa, canonica, oratorio e locali parrocchiali, sorge in un'area adiacente alla Strada di Grande Comunicazione Firenze-Pisa-Livorno. La chiesa, consacrata nel dicembre 2001, si affaccia su un sagrato in porfido, antistante un ampio piazzale a ridosso della strada pubblica. La chiesa è a pianta quadrata, con volumi cilindrici disposti in corrispondenza degli angoli. L'asse presbiterio-aula-entrata è posto sulla diagonale di questo quadrato con l'obbiettivo di distribuire l'assemblea intorno all'Altar maggiore, mantenendo allo stesso tempo un'evidente "direzionalità" dell'organismo architettonico. La facciata è costituita da una vetrata centrale che funge da ingresso, fiancheggiata da due muri ricurvi verso l'interno che vanno a creare, insieme ai due pilastri centrali, una sorta di pronao, uno spazio di mediazione tra sagrato e aula. La striscia vetrata posta alla sommità della muratura crea un effetto di sospensione della copertura che ne accentua lo slancio verso l'alto. Internamente, la forte pendenza del tetto determina, in corrispondenza dell'Altar maggiore, lo sviluppo dello spazio in verticale ed induce l'osservatore a rivolgere lo sguardo verso l'alto.
Struttura
Struttura portante a pilastri e travi in calcestruzzo armato e tamponamenti in laterizio con rivestimento in mattoni facciavista sulla parte esterna. Volumi cilindrici in c.a. a vista sia internamente che esternamente.
Pianta
Planimetria di forma quadrangolare con semicerchi aperti verso l'interno ed inseriti in corrispondenza degli angoli. Il corpo centrale accoglie l'aula con disposizione diagonale rispetto alla figura geometrica. Il volume cilindrico assiale ospita la zona absidale; quello di sinistra, che originariamente conteneva il fonte battesimale, oggi ospita una statua; quello di destra, i confessionali.
Coperture
Una copertura a due falde con doppia inclinazione copre l'aula e il presbiterio. La struttura è costituita da travi in legno lamellare e tavolato in legno. Manto in tegole portoghesi su guaina impermeabilizzante.
Pavimenti e pavimentazioni
Aula pavimentata con lastre rettangolari di marmo bianco di Carrara con inserti geometrici in giallo egiziano. Presbiterio in marmo bianco.
Elementi decorativi
La chiesa, a pianta quadrata, è delimitata ai vertici da puntoni in cemento armato bianco, costruiti con diversi livelli di altezza per sostenere la copertura in legno lamellare a due falde. L'intero complesso è rivestito prevalentemente con mattoni faccia-vista e risulta scandito da vetri dipinti a mano che creano percorsi luminosi all'interno dell'aula. L'uso del vetro dipinto ritorna nella serie della Via Crucis, disposta in sequenza sulla parete d'ingresso. L'aula spaziosa indirizza lo sguardo verso l'Altar maggiore, realizzato in marmo bianco di Carrara e costituito da una mensa rettangolare sostenuta da un basamento tronco-conico con fenditura verticale, a richiamare i tagli verticali presenti sulle pareti del presbiterio. A sinistra e a destra dell'area presbiteriale, trovano posto rispettivamente l'ambone semicilindrico, realizzato in legno e marmo, e il tabernacolo inserito in una "paretina" di legno di ciliegio. Originariamente collocato nella cappella di sinistra, il moderno fonte battesimale in marmo bianco è stato spostato a ridosso dei gradini del presbiterio nel 2012. La cappella di sinistra ospita una statua in ceramica policroma raffigurante la Madonna con Gesù bambino, opera dello scultore Vinicio Modesti del 1967. Addossato alla parete destra, è collocato un piccolo organo in legno dipinto e dorato, proveniente dalla Chiesa di Sant'Andrea di Pisa. Lo strumento, realizzato da Filippo Tronci di Pistoia nel 1847, è stato restaurato dalla Ditta dei F.lli Marin di Bolzaneto nel 1983.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1990-2001)
La chiesa è stata edificata secondo le indicazioni del Concilio Vaticano II in materia di adeguamento liturgico.
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