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Pisa
Pisa
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parrocchiale
S. Maria Madre della Chiesa
Parrocchia di Santa Maria Madre della Chiesa
Struttura; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1972)
1972 - 1972(citazione intero bene); 1975 - 1975(costruzione intero bene); 1975 - 1980(consacrazione intero bene); 2006 - 2008(restauro intero bene)
Chiesa di Santa Maria Madre della Chiesa
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Maria Madre della Chiesa <Pisa>
Altre denominazioni S. Maria Madre della Chiesa
Autore (ruolo)
Cacciarini, Gianni (progettista)
Giannini, Enzo (progettista)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche

1972  (citazione intero bene)

Il 15 settembre 1972, nella zona residenziale di via di Pratale, fu istituita la parrocchia di Santa Maria Madre della Chiesa dall'Arcivescovo di Pisa Mons. Benvenuto Matteucci.

1975  (costruzione intero bene)

Il 15 febbraio 1975, alla presenza dell'Arcivescovo di Pisa Benvenuto Matteucci e della cittadinanza, fu posta la prima pietra della nuova chiesa, dedicata a Santa Maria Madre della Chiesa.

1975 - 1980 (consacrazione intero bene)

Il nuovo edifico di culto, che andò a sostituire la piccola cappella già esistente, fu progettata dall'architetto Gianni Cacciarini e dall'ingegnere Enzo Giannini. Il 4 maggio 1980 la chiesa fu consacrata dall'Arcivescovo di Pisa Benvenuto Matteucci.

2006 - 2008 (restauro intero bene)

Tra il 2006 e il 2008, furono eseguiti lavori di manutenzione straordinaria alla copertura della chiesa.
Descrizione

Santa Maria Madre della Chiesa sorge nel quartire di via di Pratale, nella parte Nord-est della città, poco distante dal centro storico. L'edificio, costruito nella seconda metà degli anni Settanta, presenta una struttura in cemento armato lasciato al grezzo, caratterizzata da forme organiche tra loro assemblate. Gli accessi principali, completamente vetrati, si aprono sul prospetto centrale in maniera simmetrica e risultano introdotti da profonde costolonature in cemento armato. Nella parte tergale, invece, si sussegue una serie di quinte curvilinee ascendenti, che culminano nella croce apicale. Internamente l'aula è disposta a ventaglio intorno al perno centrale dell'area presbiteriale, conclusa da un'abside semisferica. La sacrestia e i locali parrocchiali sono accessibili da una porta posta sul lato destro dell'aula, vicino al presbiterio.
Struttura
Cemento armato.
Pianta
Schema planimetrico a navata unica concluda da un'abside semisferica. La struttura della chiesa è caratterizzata da porzioni semicircolari e da grandi strutture lineari. La zona presbiteriale risulta rialzata rispetto all’aula. La sacrestia è accessibile da una porta posta sul lato destro prima del presbiterio.
Coperture
La chiesa presenta con una copertura ad unica falda in cemento armato.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell'aula e della sacrestia è realizzata con elementi in marmo di forma rettangolare, mentre il presbiterio ha una pavimentazione a getto continuo in graniglia. Il sagrato esterno è in porfido.
Elementi decorativi
L'edificio in cemento armato lasciato a vista, caratterizzato da linee curve e sinuose, è dotato di due ingressi vetrati, delimitati da profonde costolonature. All'interno, la parete compresa tra i due accessi principali accoglie le stazioni della via crucis, in terracotta modellata e dipinta, opera di Otello Pucci della seconda metà del XX secolo. L'aula presenta uno sviluppo radiale rispetto al perno centrale rappresentato dal presbiterio. Sul lato destro dell'aula è inserita una vetrata policroma a motivi goemetrici, eseguita nel 1986 da Roberto Marchetti e Renzo Manetti. L'Altare maggiore, l'ambone e la sede del celebrante, realizzate in cemento dipinto di bianco, poggiano su una base ellittica, che delimita lo spazio in cui si svolge la funzione liturgica: gli arredi, come elementi vivi, sembrano nascere dal pavimento come forme vegetali e naturali. Al centro della parete absidale campeggia un crocifisso ligneo ottocentesco, di grandi dimensioni. Adiacente al presbiterio, sul lato sinistro, si apre una piccola nicchia in cui è collocato il tabernacolo metallico eseguito da Giovanni Pellegrini, mentre nella nicchia seguente è esposta la tavola dipinta della Madonna con Gesù Bambino, opera del XIII secolo attribuita ad Enrico di Tedice. La tavola, frammento di dossale proveniente dalla chiesa di santi Eufrasia e Barbara, ha subìto due interventi di restauro, uno nel 1972-1973 ad opera di Nicola Carusi e l'altro nel 2005 in occasione della mostra "Cimabue a Pisa". Il fonte battesimale è ben visibile da ogni punto della chiesa e si raggiunge da uno degli ingressi principali, percorrendo una leggera discesa.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1972)
La chiesa è stata edificata secondo le indicazioni del Concilio Vaticano II in materia di adeguamento liturgico.
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