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Volegno
Stazzema
Pisa
chiesa
parrocchiale
S. Maria delle Grazie
Parrocchia di Santa Maria delle Grazie
Struttura; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1990-2000)
1558 - 1558(citazione intero bene); 1887 - 1887(costruzione campanile); 1927 - 1931(ricostruzione intero bene); 1964 - 1964(citazione intero bene)
Chiesa di Santa Maria delle Grazie
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Maria delle Grazie <Volegno, Stazzema>
Altre denominazioni S. Maria delle Grazie
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche

1558  (citazione intero bene)

L'originaria chiesa di Santa Maria delle Grazie, probabilmente costruita alla fine del XV secolo, è documentata a partire dal 1558.

1887  (costruzione campanile)

Il campanile fu realizzato nel 1887 in pietra locale: la torre è alta 23 metri e larga 5 metri per lato.

1927 - 1931 (ricostruzione intero bene)

Il vecchio edificio dedicato alla Madonna della Pergola, protettrice dei cavatori, fu abbattuto intorno agli anni 1927-1928 e ricostruito nel 1930-1931.

1964  (citazione intero bene)

La chiesa di Volegno fu elevata al ruolo di parrocchia l'8 dicembre 1964 dall'Arcivescovo di Pisa Ugo Camozzo.
Descrizione

La chiesa dedicata a Santa Maria delle Grazie si trova all’ingresso del paese di Volegno, piccolo centro dell'alta Versilia sorto lungo le pendici del Monte Forato e del gruppo delle Panie. L’edificio, ricostruito ex novo intorno al 1931, è introdotto da un piccolo sagrato delimitato dalle abitazioni circostanti. La facciata si presenta a salienti, intonacata e tinteggiata, scompartita da lesene in pietra che riprendono il disegno delle navate interne. Al centro del prospetto si aprono tre portali d'ingresso, profilati da cornici in pietra, di cui quello principale lunettato e sormontato da un ampio rosone con vetrata. Al vertice, il frontone centrale e gli spioventi laterali sono rifiniti da cornici in marmo bianco, sottolineati da una serie di archetti pensili. Il campanile, costruito in pietra locale nel 1887, si erge di fronte alla chiesa, sul lato destro del sagrato. La torre è conclusa da una copertura a cuspide, sovrastata da una sfera in bronzo e croce apicale, ed è caratterizzata da tre ordini sovrapposti, divisi da una cornice aggettante e decorati da una sequenza di archetti pensili. Nel primo, si trova il portale lunettato in marmo cipollino, contenente una lapide con iscrizione documentaria al centro dell'architrave. Nel secondo, si aprono due bifore con colonnino centrale, mentre l'ultimo ospita la cella campanaria, dotata di una bifora per ogni lato. L’interno della chiesa è a pianta basilicale, scandita in tre navate e conclusa da una scarsella absidale quadrangolare. Ai lati del presbiterio, due porte conducono a due locali adiacenti, utilizzati come sacrestia e come deposito.
Struttura
Muratura perimetrale esterna in pietra intonacata, a parte il fianco rivolto a monte che risulta semplicemente arricciato.
Pianta
Pianta basilicale a tre navate conclusa da scarsella absidale quadrangolare, introdotta da arco trionfale intonacato. La navata centrale è divisa da quelle laterali da tre arcate a sesto ribassato sostenute da pilastri a base quadrata. L'area presbiteriale risulta rialzata di tre gradoni rispetto al resto dell'aula.
Coperture
Navata centrale coperta da una struttura lignea costituita da due capriate, terzere e travicelli in legno, a sostegno di impiantito in tavelloni. Lo stesso schema strutturale, ad eccezione delle capriate, è ripetuto nella copertura del presbiterio e delle navate laterali. Il manto di copertura di tutte le navate è costituito da tegole marsigliesi.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione delle navate e dell'area presbiteriale è costituita da piastrelle quadrate in marmo di Carrara e bardiglio, di cm 23x23, disposte a scacchiera parallelamente alle pareti. I pavimenti della sacrestia e del deposito sono invece costituiti da piastrelle in cotto disposte a spina di pesce, parallela alle pareti.
Elementi decorativi
La facciata a salienti, intonacata, è scandita da quattro lesene realizzate in pietra faccia a vista, che corrispondono alla suddivisione interna delle tre navate. Il corpo centrale è concluso da un frontone triangolare, sormontato da una croce apicale marmorea. Quest’ultimo, insieme ai due spioventi laterali, risulta profilato da una cornice liscia in marmo ed è decorato da una sequenza di archetti pensili. Si accede alla chiesa mediante tre portali d’ingresso, i cui portoni, in legno di castagno, sono stati realizzati dallo scultore americano Earl C. Neiman nell’ultimo quarto del XX secolo: l’accesso principale è caratterizzato dalla raffigurazione della Resurrezione ed è sormontato da una lunetta che ospita la scultura della Madonna delle Grazie, opera dello stesso autore. Al centro del prospetto si apre il moderno rosone, tamponato da una vetrata policroma. Internamente la chiesa è suddivisa in tre navate da una serie di pilastri a base quadrata, rivestiti da lastre di marmo cipollino. Sulla parete sinistra, vicino alla controfacciata, è stata ricavata una nicchia per accogliere il fonte battesimale in marmo bianco con decori a mosaico, riconducibile al secondo quarto del XX secolo. A metà della navata destra si trova un altare laterale in muratura tinteggiata, che ospita al centro del dossale una moderna statua della Madonna Addolorata e, sotto la mensa, quella del Gesù morto. Nella navata opposta, è stato inserito in parete un confessionale a tre fornici, con cornice in marmo. In testa alle navate laterali, due altari gemelli, coevi alla chiesa, sono caratterizzati da due dossali in marmo con terminazione a cuspide, che accolgono al centro le statue del Sacro Cuore di Gesù, a sinistra, e della Madonna con Gesù Bambino, a destra. L’area presbiteriale, rialzata di tre gradoni rispetto al resto dell’aula, è introdotta da un arco trionfale a tutto sesto, fiancheggiato da due colonne in breccia, datate 1633 e provenienti dall’originale altar maggiore seicentesco, oggi smembrato. L’attuale, addossato alla parete di fondo, è costituito dall'antica mensa seicentesca, realizzata in marmo bianco e breccia violetta, e da un moderno dossale che ingloba altri importanti frammenti marmorei riconducibili al vecchio altare ed ospita al centro il dipinto della Madonna della Pergola, protettrice dei cavatori.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1990-2000)
L'altare maggiore, addossato alla parete di fondo del presbiterio, è stato ricostruito nel secondo quarto del XX secolo, inglobando frammenti dell'originario altare seicentesco: a seguito di tale ricostruzione, l'antica mensa è stata staccata dal dossale. Alla fine del XX secolo, davanti ai gradini che conducono al presbiterio, è stata tuttavia aggiunta una mensa per la celebrazione versus populum, costituita da un semplice tavolo in legno. Ad essa si accompagnano una cattedra ed un leggio in legno.
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