chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Marina di Pisa
Pisa
Pisa
chiesa
parrocchiale
S. Maria Ausiliatrice
Parrocchia di Santa Maria Ausiliatrice
Struttura; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Facciata; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1965-1970)
1904 - 1906(progetto intero bene); 1911 - 1925(citazione intero bene); 1912 - 1912(benedizione intero bene); 1912 - 1916(costruzione intero bene); 1916 - 1916(inaugurazione intero bene); 1930 - 1930(consacrazione intero bene); 1939 - 1939(citazione intero bene); 1954 - 1954(restauro sacrestia); 2003 - 2004(restauro chiesa
canonica
campanile); 2007 - 2007(restauro vetrate artistiche); 2018 - 2018(messa in sicurezza pareti e vetrate)
Chiesa di Santa Maria Ausiliatrice
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Maria Ausiliatrice <Marina di Pisa, Pisa>
Altre denominazioni S. Maria Ausiliatrice
Autore (ruolo)
Arpesani, Cecilio (progettista)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche

1904 - 1906 (progetto intero bene)

Nel 1904 l'Arcivescovo di Pisa Card. Pietro Maffi sollecitò la costruzione della chiesa per il servizio del litorale di Marina e, nel 1906, ottenne da Comune di Pisa il terreno su cui edificare.

1911 - 1925 (citazione intero bene)

La parrocchia fu istituita il 12 ottobre 1911 e riconosciuta civilmente il 5 febbraio 1925. Fu affidata ai Salesiani che la lasciarono nel 1981.

1912  (benedizione intero bene)

Il 28 luglio 1912 fu deposta la prima pietra e benedetto il terreno su cui sarebbe sorto il nuovo edificio di culto.

1912 - 1916 (costruzione intero bene)

Il progetto fu affidato all'architetto Cecilio Arpesani e realizzato dall'ingegnere Francesco Bernieri tra il 1912 e il 1916.

1916  (inaugurazione intero bene)

La nuova chiesa di Marina di Pisa, dedicata a Santa Maria Ausiliatrice, fu inaugurata il 2 luglio del 1916. L'edificio doveva ancora essere completata con gli altari, il pavimento e il battistero.

1930  (consacrazione intero bene)

La chiesa fu consacrata nel 1930 come ricorda l'iscrizione a lato dell'altare maggiore.

1939  (citazione intero bene)

Nel 1939 l'Arcivescovo Mons. Gabriele Vettori staccò la parrocchia di Marina dalla Mensa arcivescovile, rendendola autonoma.

1954  (restauro sacrestia)

Nel 1954, come riporta la lapide all'interno della chiesa, furono donate le campane e restaurata la sacrestia con le offerte dei fedeli.

2003 - 2004 (restauro chiesa, canonica, campanile)

All'inizio del Duemila, sono stati eseguiti lavori di manutenzione straordinaria e restauro conservativo alla chiesa, alla canonica e al campanile.

2007  (restauro vetrate artistiche)

Nel 2007 è stato valutato un progetto per il restauro delle vetrate artistiche della chiesa.

2018  (messa in sicurezza pareti e vetrate)

Nel 2018 sono stati realizzati interventi urgenti di messa in sicurezza delle pareti e finestre della chiesa.
Descrizione

La chiesa di Santa Maria Ausiliatrice sorge all'inizio del paese costiero di Marina di Pisa, costruita su progetto dell'architetto milanese Cecilio Arpesani, per volontà dell'Arcivescovo di Pisa Card. Pietro Maffi. L’edificio sacro, realizzato in stile neoromanico, è introdotto da un sagrato in marmo bianco, cui si accede tramite una scalinata marmorea. Il prospetto principale, caratterizzato da un profilo a salienti, è rivestito in lastre di marmo bianco e grigio, alternate a fasce bicrome, e risulta suddiviso in due ordini sovrapposti. Il primo ordine risulta tripartito da due lesene aggettanti che delimitano lateralmente il corpo principale. La zona centrale è scandita da tre archeggiature, sostenute da due colonne lisce ornate di capitelli. Sotto l'arco di mezzo, più ampio di quelli laterali, è inserito il portale principale, sormontato da una lunetta. Nelle ali laterali, corrispondenti alle navate minori, si aprono i due portali secondari archivoltati, anch'essi inseriti sotto le rispettive archeggiature. Il secondo ordine è caratterizzato da una loggetta composta da cinque archi impostati su colonnine con altezza a scalare, seguenti l'andamento a capanna del prospetto, al centro del quale si apre un rosone vetrato. Gli spioventi della copertura e la cornice marcapiano al centro della facciata sono decorati da un motivo ad archetti pensili. Il fianco destro dell'edificio, intonacato e tinteggiato come gli altri prospetti, ospita il volume della cappella interna, mentre quello sinistro accoglie il corpo della sacrestia e presenta un portale di accesso secondario che collega la chiesa al cortile interno parrocchiale. La parte tergale è caratterizzata da tre absidi semicircolari, di cui quella centrale maggiore: quest'ultima è dotata di cinque monofore e di una finta loggetta che percorre la parte superiore della parete, mentre le absidi laterali sono dotate di due monofore ciascuna. Sul lato sinistro della chiesa, a ridosso della sacrestia, si erge il campanile a pianta quadrata, completamente intonacato e tinteggiato. Il fusto, liscio e privo di decorazioni, è concluso da una cella campanaria suddivisa in due ordini: nel livello inferiore si aprono quattro trifore, mentre in quello superiore si inseriscono altrettante quadrifore, scompartite da esili colonnini in marmo. I profili delle aperture e quello della sommità, coperta a padiglione, sono realizzate in laterizio o in muratura dipinta ad imitazione del mattone. All'interno la chiesa si presenta a tre navate, scandite da una serie di archi a tutto sesto impostati su due file di colonne. In testa alle navate si aprono tre absidi semicircolari, di cui quella centrale maggiore. Il presbiterio, delimitato da balustre marmoree, appare sollevato di tre gradini rispetto al resto dell'aula. All'inizio della navata destra, si apre una cappella feriale. La sacrestia è raggiungibile tramite una porta aperta in testa alla navata sinistra.
Struttura
Muratura portante mista, costituita da conci in pietra, da materiale sciolto lapideo e laterizio.
Pianta
Schema planimetrico a tre navate, spartite da una doppia fila di colonne a sostegno delle archeggiature a tutto sesto. Il presbiterio, delimitato da balustre marmoree e sollevato di tre gradini rispetto al resto dell'aula, si conclude con un'ampia abside semicircolare, affiancata dalle due minori che completano le navate laterali. In testa alla navata sinistra una porta conduce in sacrestia. Nella navata destra, vicino alla controfacciata, si apre una cappella laterale. Il campanile è accessibile direttamente dall’esterno.
Coperture
La navata centrale presenta una copertura a capanna costituita da orditura primaria e secondaria in struttura lignea, sorretta da sette capriate. Le navate laterali, a falda inclinata, sono caratterizzate da orditura primaria e secondaria in struttura lignea. Entrambe le coperture sono caratterizzati da elementi lignei parzialmente dipinti. Le tre absidi sono coperte da catini semisferici intonacati. La sacrestia e la cappella laterale sono dotati di una copertura piana in laterocemento. Manto di copertura in cotto su tutte le falde di copertura dell’edificio.
Pavimenti e pavimentazioni
Le navate presentano una pavimentazione in marmo bianco e bardiglio disposto a fasce di forma rettangolare. L'area presbiteriale è dotata di una pavimentazione in marmo con motivi decorativi geometrici. La sacrestia ha una pavimentazione in gres con mattonelle di forma quadrata. La pavimentazione della cappella laterale è caratterizzata da elementi rettangolari in marmo chiaro.
Facciata
La facciata a salienti, rivestita in lastre di marmo bianco e grigio, disposte a fasce bicrome secondo la tradizione del romanico pisano, è suddivisa in due ordini sovrapposti da una cornice marcapiano decorata ad archetti pensili, motivo che prosegue anche a delineare gli spioventi della copertura. Nella parte inferiore, il corpo principale è caratterizzato tra tre archeggiature, di cui quella centrale maggiore. Quest'ultima ospita il portale d'ingresso centrale, caratterizzato da ampia lunetta ospitante la scultura della Madonna in trono tra due angeli, eseguita da Antonio Bozzano su modello fornito da Ludovico Pogliaghi. Altre opere di Bozzano decorano le lunette dei portali laterali, raffiguranti i busti di San Giuseppe e di San Pietro. L'ordine superiore del prospetto ospita una loggetta composta da cinque arcate impostate su colonnine lisce con capitello: al centro si apre un rosone vetrato che interrompe la scritta a caratteri capitali: "Petrus Cardinalis Maffi Archiep.s Pisarum MCMXVI".
Elementi decorativi
Internamente la chiesa si presenta a tre navate, scandite da due file di archi a tutto sesto sostenuti da sette colonne per parte. Tra le archeggiature sono appese lampade in ferro ed alabastro provenienti da Volterra. Le pareti interne sono intonacate e dipinte a finto marmo, con motivo a fasce bianche e grigie a richiamare la bicromia della facciata esterna. Una serie di monofore ornate da vetrate policrome si aprono sulle pareti della navate laterali, nel cleristorio della navata centrale e nelle tre absidi, rappresentanti figure di santi e simboli e allegorie del Cristianesimo. Al centro della controfacciata si inserisce la vetrata artistica del rosone, raffigurante la Madonna con Bambino, opera della Ditta Gianina di Torino. Ai lati dell'ingresso principale sono inserite due epigrafi in marmo sagomate a forma di edicola: a destra, quella datata 1937 dedicata all'Arcivescovo di Pisa Card. Pietro Maffi, e a sinistra quella del 1930 in memoria dell'architetto Cecilio Arpesani, voluta dallo stesso cardinale. Addossate alle prime due colonne della navata centrale, trovano posto due acquasantiere a colonna in marmo bianco, scolpite in stile neomedievale nel secondo quarto del XX secolo. Nella navata destra, vicino all'ingresso, una nicchia a parete protetta da cancellino in ferro battuto ospita il fonte battesimale: eseguito nel 1924 in marmo bianco, è caratterizzato da una vasca ottagonale inserita su un fusto ornato da quattro colonnine tortili. Il muro interno della nicchia è guarnito dal novecentesco dipinto murale della Sacra Famiglia, opera di Ilaria Rosati. Dallo stesso lato si apre la cappella dedicata alla Madonna, Madre della Famiglia, realizzata nel 1987. Conserva un altare settecentesco rimaneggiato completo di tabernacolo scolpito, eseguito in marmi policromi. Il paliotto intarsiato e il tabernacolo sono di provenienza spagnola e sono dono della 46° Aerobrigata di Pisa. In testa alle navate laterali si trovano due cappelle absidali: quella sinistra è dedicata al Sacro Cuore di Gesù e accoglie un altare marmoreo donato nel 1929 da Giovanni Allegrini in suffragio della consorte e della figlia. La mensa, intarsiata in marmo verde, presenta il paliotto decorato nella parte centrale del monogramma di Cristo. La cappella absidale di sinistra, dedicata a San Giuseppe, accoglie un altare a fasce in marmo bianco e bardiglio. Nel catino absidale è visibile il dipinto murale raffigurante il Transito di San Giuseppe. Il presbiterio, introdotto da un ampio arco trionfale e delimitato da due balaustre marmoree del secondo quarto del XX secolo, ospita al centro l'Altare maggiore datato 1930. La mensa è sorretta da una serie di cinque archeggiature, sormontata dal tabernacolo intronizzato e da un elemeto cuspidato, al centro del quale si èleva un'edicola architettonica per l'esposizione della statua della Madonna con Gesù bambino. Tutti gli elementi dell'altare sono decorati da motivi geometrici eseguiti in mosaico policromo. Alle sue spalle dell'altare, lungo l'intera parete ricurva dell'abside, si dispone l'organo a canne.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1965-1970)
L'adeguamento liturgico ha comportato l'inserimento di una mensa in legno per la celebrazione versus populum davanti all'Altare maggiore preconciliare e di un leggio in legno. Si conservano integre le balaustre marmoree a delimitazione dell'area.
Contatta la diocesi