chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Luciana Fauglia Pisa chiesa parrocchiale S. Lucia Parrocchia di Santa Lucia Struttura; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi presbiterio - aggiunta arredo (1970-1975) XII - XII(citazione intero bene); 1371 - 1371(citazione intero bene); XVI - XVI(citazione intero bene); 1616 - 1616(citazione intero bene); 1735 - 1740(ricostruzione intero bene); 1740 - 1740(citazione intero bene); XIX - XIX(costruzione campanile); 1888 - 1888(costruzione cappella e sacrestia); 1900 - 1900(ingrandimento intero bene); 1930 - 1935(restauro intero bene); 2004 - 2004(danneggiamento campanile); 2017 - 2018(restauro intero bene)
Chiesa di Santa Lucia
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di Santa Lucia <Luciana, Fauglia>
Altre denominazioni
S. Lucia
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche
XII (citazione intero bene)
Il paese di Luciana compare per la prima volta nei documenti della metà del XII secolo.
1371 (citazione intero bene)
La prima attestazione documentaria dell'esistenza della chiesa di Luciana risale al 1371, in cui viene citata come dipendente dalla Pieve di Scotriano. Situata sulla parte più elevata del colle, poco più in alto della chiesa attuale, l'edificio era di piccole dimensioni e a pianta quadrangolare.
XVI (citazione intero bene)
A partire dal 1572, la chiesa di Luciana ottenne il fonte battesimale. Nel 1559, alla pieve furono aggiunte anche le chiese di San Regolo e di Sant'Andrea di Postignano.
1616 (citazione intero bene)
La chiesa di Luciana fu ampiamente rimaneggiata intorno al 1616.
1735 - 1740 (ricostruzione intero bene)
Nel XVIII secolo, l'aumento demografico della zona rese insufficiente lo spazio della vecchia chiesa di Luciana. A partire dal 1735, fu decisa la demolizione del vecchio edificio e stabilita la costruzione del nuovo, di più ampie dimensioni. La nuova chiesa fu eretta poco distante dalla precedente, utilizzando il materiale dell'edificio demolito.
1740 (citazione intero bene)
La nuova chiesa settecentesca si presentava a navata unica, priva della cappelle laterali, completate nel corso del XIX secolo.
XIX (costruzione campanile)
Nel 1836 fu costruito il nuovo campanile e nel 1846 una violenta scossa di terremoto creò gravi danni alla chiesa.
1888 (costruzione cappella e sacrestia)
Nel 1888 venne eretta la cappella della Madonna del Rosario e il vano adibito a sacrestia.
1900 (ingrandimento intero bene)
Un ulteriore incremento della popolazione rese necessario l'ingrandimento della chiesa di Santa Lucia: intorno ai primi anni del '900 fu demolita la facciata e ricostruita cinque metri più avanti, arrivando a congiungersi con la canonica.
1930 - 1935 (restauro intero bene)
Dieci anni dopo, negli anni Trenta del Novecento, la chiesa venne restaurata per volontà del parroco Don Nicola del Guerra e della comunità di Luciana, come ricorda l'epigrafe inserita sotto l'edicola di Santa Lucia, dietro l'Altare maggiore.
2004 (danneggiamento campanile)
Nel 2004, un fulmine danneggia il campanile e l'impianto ad esso connesso.
2017 - 2018 (restauro intero bene)
E’ da poco concluso il progetto di restauro dell’edificio volto al risanamento conservativo e al restauro delle coperture della chiesa e dei locali annessi.
Descrizione
La chiesa di Santa Lucia sorge nel centro storico di Luciana (frazione del Comune di Fauglia), situata nella parte più alta del paese, su un terreno che degrada verso Est e verso Sud. L'edificio si raggiunge percorrendo via Santa Lucia, che dal centro del paese sale incontrando la facciata e piega verso Sud proseguendo in aperta campagna. I fianchi della chiesa sono costruiti in aderenza con la casa canonica e coi locali parrocchiali, mentre l’abside risulta libera, circondata da un ampio campo condotto ad ulivo. Sul lato Sud, arretrato di qualche metro rispetto al prospetto principale, si erge il campanile a base quadrata. La torre, priva di finestre (a meno di una piccola apertura a lunetta), è caratterizzata da una cella campanaria con alte monofore dotate di balaustrino ed è conclusa da una copertura a calotta semisferica poggiante su tamburo ottagonale. La facciata principale, risalente ai primi anni del Novecento, risulta interamente intonacata e tinteggiata: nella parte inferiore si apre il portale d'ingresso strombato, dotato di arco ogivale. La parte superiore, distinta dalla prima da una sottile cornice marcapiano, ospita due monofore cieche ad ogiva, anch'esse strombate. Il prospetto è delimitato lateralmente da due paraste che sostengono il timpano triangolare, decorato nella parte inferiore da una sequenza di archetti pensili. Internamente, la chiesa si presenta ad aula unica con due cappelle laterali all'altezza del presbiterio e abside poligonale. Dalla cappella sinistra si raggiungono la sacrestia e la canonica.
Struttura
Muratura perimetrale in pietra mista a laterizio, intonacata e tinteggiata sia internamente che esternamente. I paramenti murari esterni dell'abside e del fianco Nord sono privi di intonaco a causa del progressivo degrado.
Pianta
Schema planimetrico a navata unica, dotata di cappelle laterali poste vicino al presbiterio e conclusa da un'abside poligonale. Nella cappella destra, una porta conduce ad un locale attualmente utilizzato come autorimessa, mentre nella cappella sinistra una porta introduce alla sacrestia e, da qui, alla canonica.
Coperture
Copertura a doppio spiovente con struttura lignea costituita da capriate, terzere e travicelli in legno e mezzane in cotto. Cappelle laterali coperte con trave di colmo, terzere, travicelli e mezzane in cotto. Manto di copertura in coppi ed embrici alla Toscana. Cupola absidale a cinque spicchi, intonacata e affrescata.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazione della navata in cementine bianche e nere disposte a scacchiera, disposte in diagonale rispetto alle pareti. La stessa pavimentazione si presenta anche nel coro. La zona absidale è pavimentata da quadroni di marmo bianco e bardiglio, anch'essa disposta a scacchiera. La cappella laterale destra è dotata di una pavimentazione in cotto con elementi quadrati posti in diagonale.
Elementi decorativi
La facciata a capanna, completamente intonacata, risulta tinteggiata di giallo e caratterizzata da elementi architettonici dipinti di bianco. Suddiviso in due ordini da una sottile cornice marcapiano, il prospetto ospita nella parte inferiore il portale principale ad ogiva, affiancato sul lato destro da una croce delle missioni del 1859, e nella parte superiore due monofore cieche con profilo a sesto acuto. Al vertice, il timpano triangolare accoglie un piccolo oculo centrale ed è decorato presso la base da una sequenza di archetti pensili. Internamente, la navata unica ospita in controfacciata la cantoria in legno poggiante su esili colonnine: al centro campeggia il grande organo ligneo ottocentesco, realizzato dalla Ditta torinese Vegezzi Bossi e nipote. A sinistra della bussola d'ingresso trovano posto un'epigrafe marmorea del 1740, in ricordo della costruzione del nuovo edificio di culto, e un'acquasantiera a colonna in marmo bianco, rimaneggiata. Lungo la parete sinistra dell'aula si inserisce una nicchia con la ricostruzione della grotta della Madonna di Lourdes. Vicino al presbiterio si aprono le due cappelle laterali, dotate di altari ottocenteschi: quello sinistro è caratterizzato da una mensa in marmo bianco con intarsi in marmo verde e da un dossale rettangolare in pietra e muratura dipinta, al centro del quale è esposta la statua devozionale della Madonna del Rosario. Quello della cappella destra, simile al precedente, presenta invece una mensa in muratura dipinta a finto marmo. Nelle pareti Est di entrambe le cappelle sono inseriti due confessionali a tre fòrnici, intonacati e tinteggiati, con scomparto centrale centinato. Sul lato sinistro dell’arco trionfale trova posto un fonte battesimale di forma ottagonale, realizzato in epoca moderna, in marmo bianco e rosso. Senz’altro più antico, il fonte con vasca in marmo e colonna in muratura dipinta, collocato nel corridoio che conduce alla canonica. L’Altar maggiore preconciliare tardo settecentesco è caratterizzato da una mensa con gradini e tabernacolo intronizzato in marmi policromi. Addossata alla parete di fondo dell'abside, posizionata sopra il coro ligneo, è collocata un’edicola monumentale, datata 1820: decorata da stucchi e muratura dipinta a finto marmo, è delimitata da due colonnine laterali che accolgono al centro la nicchia contenente la statua di Santa Lucia. Al vertice si inserisce il ricco frontone, dominato da una cartella quadrangolare circondata da volute arricciolate. Il catino absidale risulta decorato da pitture murali del XIX secolo, raffiguranti scene della vita della santa.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (1970-1975)
La fase avanzata del cantiere non consente di analizzare con precisione le caratteristiche dello spazio liturgico, soprattutto per la rimozione degli arredi. Il parroco, tuttavia, garantisce la presenza di una mensa in legno per la celebrazione versus popolum, collocata davanti all'Altare maggiore preconciliare.