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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Caprona
Vicopisano
Pisa
chiesa
parrocchiale
S. Giulia V. e M.
Parrocchia di Santa Giulia
Struttura; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
altare - intervento strutturale (1970-1979)
XI - XI(citazione intero bene); XI - XII(costruzione navata laterale); XII - XII(costruzione campanile); XII - XIII(progetto navata sinistra); XV - XVI(citazione intero bene); XVII - XVII(restauro intero bene); XVIII - XVIII(restauri intero bene); XVIII - XIX(demolizione navata sinistra); XIX - XIX(completamento intero bene); 1846 - 1846(crollo volte); 1920 - 1930(demolizioni parziali intero bene); 1970 - 1979(restauri intero bene); 2008 - 2009(risanamento conservativo copertura)
Chiesa di Santa Giulia
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Giulia <Caprona, Vicopisano>
Altre denominazioni S. Giulia V. e M.
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche

XI  (citazione intero bene)

La prima attestazione documentaria dell'esistenza della chiesa di Santa Giulia a Caprona risale al 1096. Tuttavia si ritiene che la fondazione dell'edificio sia avvenuta in epoca anteriore all'XI secolo.

XI - XII (costruzione navata laterale)

L'edificio originario, ad aula unica, tra la fine dell'XI e l'inizio del XII secolo, fu modificato con l'inserimento di una seconda navata lungo la parete nord.

XII  (costruzione campanile)

Intorno alla metà del XII secolo, l'edificio venne probabilmente allungato verso est e dotato di campanile, la cui costruzione terminò intorno al XIII secolo.

XII - XIII (progetto navata sinistra)

Tra la fine del XII secolo e l'inizio di quello successivo, la chiesa doveva essere completata con una terza navata e un transetto, per conferire alla struttura un impianto basilicale. L'ambizioso progetto non fu mai portato a termine.

XV - XVI (citazione intero bene)

A seguito della conquista fiorentina nel 1436 e delle frequenti inondazioni dell'Arno, la chiesa rimase in stato d'abbandono fino alla fine del XVI secolo. La navata laterale, pericolante e in cattivo stato di conservazione, fu adibita a cimitero, mentre il resto dell'edificio subì un primo intervento di restauro nel 1597, per volontà dell'Arcivescovo di Pisa Carlo Antonio Dal Pozzo.

XVII  (restauro intero bene)

Nel 1610, nuovi interventi di restauro furono finanziati da Francesco Cambini, la cui famiglia esercitava il diritto di patronato sulla chiesa. Nel 1632, a seguito della risistemazione della canonica, il pievano tornò a Caprona.

XVIII  (restauri intero bene)

Nel corso del Settecento, la casa canonica e la chiesa subirono interventi di restauro e di ampliamento, finanziati dalla famiglia Bracci Cambini, che appose il suo stemma sia sulla facciata dell'edificio di culto che della canonica.

XVIII - XIX (demolizione navata sinistra)

Nel corso dei secoli successivi, altri cambiamenti interessarono l'edificio: la navatella laterale, pericolante e priva della copertura, fu demolita e le archeggiature vennero tamponate.

XIX  (completamento intero bene)

Altri interventi di restauro furono eseguiti nel corso del XIX secolo: tra il 1813 e il 1827, furono demoliti i resti superstiti della navatella laterale e fu ampliato l'adiacente cimitero. La chiesa inoltre fu abbellita di elementi di arredo e completata con la costruzione di volte nell'area presbiteriale.

1846  (crollo volte)

Nel 1846, un terremoto causò il crollo della volta a botte, fatta costruire nel 1831 dal pievano di Caprona.

1920 - 1930 (demolizioni parziali intero bene)

Negli anni Venti e Trenta del Novecento, per volere del pievano Aladino Petri, si iniziarono a demolire le superfetazioni barocche all'interno della chiesa e furono realizzati i tamponamenti delle archeggiature lungo la parete sinistra.

1970 - 1979 (restauri intero bene)

Negli anni Settanta, la Soprintendenza di Pisa finanziò i lavori di restauro alla chiesa. In quell'occasione, furono eliminate le volte ottocentesche della zona presbiteriale ed abbassato il piano di calpestio che tornò a coincidere con quello originario. Gli scavi inoltre hanno riportato alla luce i resti della primitiva struttura ad aula unica, di dimensioni ridotte, riconducibile ai secoli IX-X.

2008 - 2009 (risanamento conservativo copertura)

Nel 2009, furono portati a termine il risanamento conservativo della copertura e l'impianto di illuminazione.
Descrizione

Il complesso costituito dalla Chiesa di Santa Giulia, dall’annesso cimitero e dalla vicina casa canonica è posto nell’immediata periferia a nord dell’abitato di Caprona, piccola frazione del Comune di Vicopisano, che sorge lungo la Strada Provinciale Vicarese, alle pendici del monte della Verruca. Posta in aperta campagna, la chiesa è preceduta da uno slargo a costituire un piccolo sagrato in pietrisco battuto. L’attuale edificio è il frutto di ricostruzioni, ampliamenti e restauri che si sono succeduti nel tempo a partire da IX-X secolo fino all’ultimo restauro degli anni Settanta, che ha ripristinato i caratteri medievali dell’edificio. La facciata principale a capanna è realizzata in conci di arenaria e bozze di verrucano: scandita lateralmente da semipilastri, è decorata nella parte superiore da una sequenza di archetti pensili, coronata da un timpano triangolare e dotata di un portale archivoltato. I prospetti laterali, anch'essi lasciati a pietra faccia vista, ripropongono il motivo degli archetti pensili poggianti su mensole scolpite con decorazioni animali, vegetali e ad intreccio vimineo. Sul retro dell'edificio, sopra al braccio destro del transetto, si erge un campanile a base rettangolare ascrivibile al XII-XIII secolo, caratterizzato da una cella campanaria con quattro monofore coronate da archetti pensili e dotato di copertura a capanna. L’interno della chiesa, a croce latina absidata, presenta sul lato sinistro una serie di archi tamponati che costituivano l'accesso all'antica navatella laterale. L’area presbiteriale e le cappelle laterali disposte nel transetto risultano rialzate di tre gradoni rispetto al resto dell'aula.
Struttura
Muratura lasciata a vista sia internamente che esternamente, costituita da blocchi squadrati di verrucano misti a conci in arenaria. La sovrapposizione dei diversi materiali fa individuare chiaramente le varie fasi costruttive sia dell’edificio che del campanile.
Pianta
Pianta a croce latina monoabsidata, a navata unica: a circa due terzi dell'aula la copertura si eleva di circa 6 metri, creando un timpano verso ovest dotato di apertura cruciforme. Tale sopraelevazione era celata dalle volte ottocentesche, demolite durante il restauro degli anni Settanta. Sul lato sinistro della navata si aprono quattro archi, oggi tamponati, che collegavano l'aula alla navatella laterale, realizzata nel XII secolo e demolita nel Cinquecento per fare posto all'adiacente cimitero. Sotto la seconda arcata è inserito un grande fonte battesimale monolitico, di forma ottagonale. L'area presbiteriale, conclusa da un'abside semicircolare, e le due cappelle laterali risultano rialzate di due gradoni rispetto al resto dell'aula.
Coperture
L'aula unica ha copertura a doppia falda, a due diversi livelli, con struttura lignea costituita da capriate, terzere e travicelli in legno, mezzane in cotto e manto di copertura in coppi ed embrici. La cappella sinistra è dotata di una copertura ad unica falda a struttura lignea, mentre la cappella destra è coperta da una volta a crociera. Da un foro praticato nella volta, per mezzo di una scaletta a pioli, si accede al soprastante campanile.
Pavimenti e pavimentazioni
L’attuale pavimentazione della chiesa, costituita da mattonelle in cotto delle dimensioni di 18x36 cm poste a spina di pesce diagonale, risale ai lavori di restauro conclusosi nel 1978. Prima dell'intervento, il pavimento era posto ad una quota più alta di circa un metro. La campagna di scavi consentì anche di rintracciare le basi dell’edificio precedente, oggi individuabili attraverso un listello in ottone inserito nella pavimentazione attuale.
Elementi decorativi
La facciata a capanna della chiesa di Santa Giulia, realizzata in conci di verrucano e pietra arenaria, è delimitata da semipilastri laterali a sostegno della cornice marcapiano, decorata da una sequenza di archetti pensili su peducci scolpiti, al di sotto della quale si aprono due oculi simmetrici. Il portale d'ingresso principale, con architrave di recupero, è sormontato da una lunetta ornata fino al 1986 dallo stemma in marmo della famiglia Bracci-Cambini, che vantava il patronato sulla pieve. Al vertice, il timpano triangolare ospita al centro un oculo cieco ed è profilato da cornici modanate sorrette da peducci scolpiti. Dal sagrato, scendendo alcuni gradini, si accede alla chiesa a navata unica: la parete sinistra è occupata da una serie di archi tamponati, che in passato separavano la navata centrale da quella laterale oggi non più esistente: i tamponamenti conservano tracce delle pitture murali a finto drappeggio eseguite agli inizi del XX secolo. Sotto la seconda archeggiatura a partire dall'ingresso, trova posto il fonte battesimale ad immersione di forma ottagonale, realizzato in pietra monolitica di calcare locale intorno alla prima metà del XII secolo (v. scheda OA). Sotto l'arco successivo è esposto il dipinto di Gesù crocifisso di Carlo Mattioli, donato alla Pieve di Caprona nel 1993. La quarta archeggiatura ospita una piccola statuetta vestita della Madonna bambina del XVIII-XIX secolo, inserita in teca. Al centro della parete destra è esposta una formella in legno scolpito e verniciato raffigurante Santa Giulia, opera di Felice Cristofani del 1947. L'attuale area presbiteriale è stata modificata alla fine degli anni Sessanta su progetto dello scultore Mario Bertini, che ha previsto il ripristino dell'antico coro in legno lungo la parete absidale e la realizzazione dell'ambone e del nuovo altare maggiore. Quest'ultimo è costituito da una mensa proveniente dalla chiesa di San Michele alla Verruca (l'iscrizione lungo il bordo datata 1152) e da un moderno basamento in pietra lavorata a subbia. Ai lati del presbiterio si aprono due vani che fungono da cappelle: quello di destra costituisce la base del campanile, mentre quello di sinistra probabilmente costituiva in origine la parte terminale della navata laterale. La "cappella" sinistra è dotata di un altare laterale in pietra e muratura con ripiano in legno, su cui poggia un tabernacolo in pietra serena scolpita del XVIII secolo. Sulla parete di fronte è posizionato un piccolo organo in legno dipinto e dorato, eseguito dal lucchese Domenico Francesco Cacioli nel 1738 e proveniente dalla cantoria della chiesa della Compagnia di San Michele Arcangelo di Calcinaia. La "cappella" destra è introdotta dalla scultura lignea raffigurante la Pietà (opera di Felice Cristofani del 1952).
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (1970-1979)
Negli anni Settanta, l'adeguamento liturgico ha comportato la sostituzione del vecchio Altare maggiore e l'inserimento della nuova mensa per la celebrazione versus populum: l'altare è costituito da un moderno basamento a forma di parallelepipedo e da una mensa in marmo dotata di iscrizione lungo il profilo, che reca la data 1152. La lastra marmorea, proveniente secondo la tradizione dalla chiesa di San Michele della Verruca, fu collocata prima nel transetto e, successivamente, al centro del presbiterio.
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