chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Capezzano Monte
Pietrasanta
Pisa
chiesa
parrocchiale
S. Rocco
Parrocchia di San Rocco
Struttura; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Facciata; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1970-1975)
1580 - 1580(costruzione intero bene); 1590 - 1590(citazione intero bene); XVII - XVII(citazione intero bene); 1786 - 1786(costruzione canonica
campanile); 1792 - 1792(citazione intero bene); 1798 - 1798(citazione intero bene); 1829 - 1839(ampliamento intero bene); 1900 - 1900(elevazione campanile); 1938 - 1966(completamento campanile); 1946 - 1947(completamento intero bene); 1947 - 1947(consacrazione intero bene); 1965 - 1965(completamento prospetto principale); 2010 - 2010(restauro copertura); 2016 - 2016(danneggiamento copertura); 2017 - 2017(restauro copertura)
Chiesa di San Rocco
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Rocco <Capezzano Monte, Pietrasanta>
Altre denominazioni S. Rocco
Ambito culturale (ruolo)
maestranze versiliesi (costruzione)
Notizie Storiche

1580  (costruzione intero bene)

La chiesa di San Rocco fu costruita dal popolo di Capezzano intorno al 1580.

1590  (citazione intero bene)

Alla fine del XVI secolo la chiesa dipendeva dalla pieve di Santa Felicita di Valdicastello e apparteneva alla diocesi di Lucca.

XVII  (citazione intero bene)

nel 1637, la chiesa di San Rocco fu elevata a rettoria ed ospitò un sacerdote che provvedesse alla cura d'anime della comunità.

1786  (costruzione canonica, campanile)

Nel 1786, su progetto dell'ingegnere pisano Giovanni Andreini ebbero inizio i lavori per la costruzione della canonica e della sacrestia e, qualche anno più tardi, quelli per l'erezione del campanile.

1792  (citazione intero bene)

Il 18 ottobre 1792 un editto del Granduca Leopoldo I di Lorena conferì alla chiesa di San Rocco il fonte battesimale e il titolo di pieve, a discapito della chiesa dei santi Felicita e Giovanni di Valdicastello.

1798  (citazione intero bene)

Nel 1798, la chiesa di Capezzano passò dalla diocesi di Lucca a quella di Pisa.

1829 - 1839 (ampliamento intero bene)

Tra il 1829 e il 1839, l'edificio di culto, troppo piccolo per la comunità di Capezzano, fu sottoposto a lavori di ampliamento: furono aggiunti l'abside e il transetto e, in corrispondenza dell'intersezione tra quest'ultimo e la navata, fu eretta la cupola con lanternino.

1900  (elevazione campanile)

Nel 1900, la torre campanaria fu rialzata: vennero tamponati i finestroni, demolita la cuspide sommitale, elevata la torre e conclusa con una nuova copertura a terrazza.

1938 - 1966 (completamento campanile)

Nel 1938, il campanile fu dotato di orologio e, nel 1966, orologio e campane furono elettrificati.

1946 - 1947 (completamento intero bene)

Nel 1946-1947, la chiesa fu rivestita di marmo e decorata.

1947  (consacrazione intero bene)

La chiesa di San Rocco fu consacrata il 10 agosto 1947 dal vescovo ausiliare Ezio Barbieri.

1965  (completamento prospetto principale)

Nel 1965 la facciata della chiesa fu rialzata con l'aggiunta del frontone di testata, assumendo così l'aspetto attuale.

2010  (restauro copertura)

Nel 2010 sono stati eseguiti il restauro e il risanamento conservativo alla copertura della scarsella absidale.

2016  (danneggiamento copertura)

Nel Novembre del 2016, un fulmine ha scoperchiato la cupola della chiesa di Capezzano Monte, per questo dichiarata inagibile.

2017  (restauro copertura)

E' stato predisposto il cantiere per i lavori dl risanamento conservativo alla cupola e alle copertura della chiesa.
Descrizione

La chiesa di San Rocco, eretta alla fine del Cinquecento ed ampliata nel corso del XIX secolo, sorge al centro di Capezzano Monte, paese che si sviluppa sulla collina sovrastante Pietrasanta. La facciata a capanna, intonacata e tinteggiata, si presenta suddivisa in due ordini sovrapposti da altrettante cornici marcapiano e scandita in senso longitudinale da due lesene angolari e due centrali. Queste ultime incorniciano il portale d'ingresso principale, ornato da stipiti e architrave in marmo e sormontato da un timpano curvilineo spezzato. Sul lato sinistro, si inserisce una lapide commemorativa in marmo. Al centro dell'ordine superiore campeggia una sottile nicchia a forma di lunetta, internamente dipinta. Conclude il prospetto un frontone triangolare con decoro quadrilobato centrale, cimato da tre statue in marmo e delimitato lateralmente da due elementi cuspidati. Il fianco sinistro della chiesa risulta libero, ad eccezione della struttura del campanile che si erge a sinistra della facciata, mentre quello destro risulta in gran parte addossato alla casa canonica e alle aule parrocchiali. Il braccio sinistro del transetto presenta un secondo accesso alla chiesa e una finestra a lunetta. Quest'ultima si ritrova anche sul braccio destro del transetto e sulla parete absidale. Il campanile presenta per quasi tutta la sua altezza una muratura in pietrame a faccia vista. La torre risulta suddivisa in tre ordini: nel primo si aprono il portale d'accesso e alcune finestre a monofora, il secondo ospita la mostra d'orologio, il terzo è costituito dalla cella campanaria, conclusa da una copertura piana. Questa'ultima, dotata di quattro aperture a monofora per l'alloggiamento delle campane, è costituita da un paramento murario caratterizzato da un effetto bicromo, dato dall'alternanza di filari di pietra e cornici di laterizio. Internamente, la chiesa si presenta a croce latina, costituita da navata unica, transetto e scarsella absidale quadrangolare. L'area presbiteriale, che ha mantenuto intatta la struttura preconciliare, risulta rialzata di un gradone rispetto al resto dell'aula. Dal braccio destro del transetto una porta immette nel locale sacrestia. In controfacciata si inserisce la cantoria in muratura con tre archeggiature sostenute da colonne.
Struttura
Muratura portante mista, costituita da conci in pietra e da materiale sciolto lapideo e laterizio. Tutte le murature, ad eccezione del campanile, si presentano completamente intonacate.
Pianta
Schema planimetrico a croce latina, costituita da navata unica, transetto e scarsella absidale quadrangolare. L'area presbiteriale risulta rialzata di un gradone rispetto al resto dell'aula. Da una porta posta sul lato destro del transetto si accede alla sacrestia. In controfacciata si inserisce la cantoria costituita da una balconata in muratura sorretta da tre archeggiature.
Coperture
La navata unica risulta coperta dalla successione di tre volte a botte lunettate, intervallate da tre archi a tutto sesto. All’incrocio tra aula e transetto si innesta una cupola affrescata. Il transetto e la scarsella absidale presentano volte a botte. Tutte le coperture risultano intonacate e dipinte. La sacrestia è dotata di una copertura piana costituita da orditura primaria e secondaria in legno. Manto di copertura in cotto su tutte le falde di copertura dell’edificio.
Pavimenti e pavimentazioni
La chiesa è dotata di un pavimento a quadroni in marmo bianco e bardiglio disposti a losanga, mentre la sacrestia è caratterizzata da una pavimentazione in gres porcellanato con elementi di forma quadrata.
Facciata
La facciata della chiesa presenta un profilo a capanna, ornato da due elementi cuspidati presso le estremità e cimato dalle tre statue in marmo di Gesù Cristo Redentore e degli angeli, scolpite da Aldo Pasquini, Leonetto Pesetti, Paolo Viviavi e Sergio Bresciani. Al centro del timpano triangolare è racchiusa una piccola nicchia quadrilobata contenente la scultura della colomba eucaristica eseguita dal Pasquini. Il prospetto è scandito in senso verticale da due lesene angolari e due centrali, e in senso orizzontale da due cornici marcapiano, modanate e aggettanti. Nella parte inferiore si apre il portale principale, profilato da una cornice in marmo bianco e sormontato da un ricco frontone costituito da due volute a ricciolo laterali e cartella centrale. A sinistra dell'ingresso si conserva un'epigrafe commemorativa in ricordo dei caduti della Prima guerra mondiale. Nella parte superiore del prospetto si inserisce una decorazione a lunetta contenente un mosaico raffigurante San Rocco, opera donata dal Prof. Renato Bramanti.
Elementi decorativi
All'interno la chiesa si presenta a navata unica, suddivisa in tre campate da sottili lesene dipinte a finto marmo. Una cornice modanata si sviluppa lungo tutto il perimetro della chiesa e sostiene la volta a botte lunettata, decorata da pitture murali novecentesche, realizzate dal pittore pietrasantino Pierini. Dello stesso autore probabilmente anche la decorazione della cupola che si innesta in corrispondenza dell'intersezione tra aula e transetto e dei pennacchi che la sottendono, in cui sono raffigurati i quattro Evangelisti. In controfacciata, la cantoria in muratura, caratterizzata da tre archeggiature ospita al centro l'organo in legno della ditta Agati, datato 1859. Al di sotto, addossati alle pareti laterali si incontrano due fonti battesimali, provenienti dalla Pieve dei santi Felicita e Giovanni di Valdicastello: a destra, il fonte esagonale in marmo bianco attribuito alla bottega di Andrea Pisano dell'ultimo quarto del XIV secolo, mentre a sinistra, un fonte con vasca circolare in marmo bianco e corto fusto in breccia, ascrivibile al XVIII secolo. Addossate alle due colonne che sostengono la cantoria, si trovano due acquasantiere a colonna seicentesche, realizzate in breccia, anch'esse provenienti dalla pieve di Valdicastello. Lungo le pareti laterali dell'aula si fronteggiano due confessionali a tre fornici con cornice in marmo bianco scolpito, opera di Augusto Giannoni e Guido Berbabò del 1910. Al limite della parete destra, in corrispondenza del transetto, è collocato il pulpito in marmi policromi, datato 1894. Nel braccio destro del transetto si trova l'altare laterale dedicato alla Madonna dei dolori, opera di fine Cinquecento proveniente dal Battistero di Pisa, acquistata dalla famiglia Bresciani dall'Opera di Pisa nel 1843. L'altare in marmi policromi, caratterizzato da un dossale con frontone triangolare spezzato e cartella centrale, ospita il dipinto settecentesco attribuito a Giovanni Domenico Ferretti raffigurante Dio Padre e gli angeli. Al centro della tela si apre un ovale in cui è collocata una moderna scultura della Madonna con Gesù fanciullo. Ai lati dell'altare, si inseriscono in parete due piccole nicchie con le sante Rita e Bibbiana. Sulla parete sinistra, affianco al presbiterio, trova posto un altarino in muratura dipinta a finto marmo contenente la statua della Madonna Addolorata. Nel braccio sinistro si trova l'altare dedicato a San Rocco, anch'esso ascrivibile al XVI secolo e rimaneggiato nel 1947. Costituito da una mensa in marmo bianco con tabernacolo e da un dossale delimitato da due colonne in breccia a sostegno di un frontone ricurvo spezzato, con stemma apicale di San Bernardino. Al centro si apre una nicchia con la statua lignea del santo patrono. Ai lati dell'altare, le stature di San Luigi Gonzaga e della Madonna del Rosario. Sulla parete destra del transetto, adiacente al presbiterio si inserisce un altarino del tutto simile al corrispondente nel braccio opposto, contenente la statua del Sacro Cuore di Gesù. L'area presbiteriale è delimitata da due balaustre in marmo bianco e breccia, chiuse da un cancellino in ferro battuto dipinto: al centro si trova l'Altare maggiore preconciliare (1839) in marmi policromi intarsiati con tabernacolo intronizzato caratterizzato da una piccola cupola. Nel Novecento, la ditta Tartarelli e Bernabò di Pietrasanta realizzò le due porte di accesso al coro e il raccordo in marmo tra queste e l'altare. Sulla parete di fondo della scarsella absidale campeggia il dipinto della Madonna con Bambino che appare a San Rocco, attribuito al pittore pietrasantino Digerini del 1820.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1970-1975)
Il presbiterio presenta intatto l'impianto preconciliare. L'adeguamento liturgico ha comportato l'inserimento di una mensa per la celebrazione versus popolum, di una pedana e di un leggio in legno davanti al recinto presbiteriale.
Contatta la diocesi