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Descrizione |
La chiesa Maria Santissima delle Vittorie, già Chiesa Madre di Piazza Armerina dal 1349, dopo l'erezione della Diocesi nel 1817 diviene cattedrale. L'attuale edificio fu costruito grazie alle volontà testamentarie del barone Marco Trigona (morto nl 1598), su progetto dell'architetto romano Orazio Torriani, a partire dal 1628 e ultimato nel 1719 con il completamento della facciata; nel 1767 con la costruzione della cupola, progettata dal catanese Francesco Battaglia, l'edificio è finalmente completo. L'impianto planimetrico presenta un'unica navata, affiancata da ampie cappelle laterali comunicanti, con transetto e cappellone quadrato. Il prospetto principale, caratterizzato da un ricco portale, si affaccia sulla piazza antistante. Accanto si affianca la torre campanaria. Il complesso, culminato dalla cupola, si staglia sul panorama della città, caratterizzandone il paesaggio.
impianto planimetrico |
L'edificio è contenuto in un unico isolato. Presenta un impianto planimetrico a unica navata, affiancata da ampie cappelle comunicanti, con transetto e cappellone quadrato. Questo è affiancato da cappelle di modeste dimensioni, di cui quella destra custodisce l'Eucaristia. Gli ambienti dietro queste cappelle, agli angoli nord-est e sud-est del lotto, sono destinati a servizi annessi alla vita della parrocchia e della cattedrale; i diversi livelli dell'angolo sud-est sono collegati da un piccolo ascensore. L'area ove avrebbe dovuto collocarsi la prima cappella destra è occupata dalla torre campanaria; il fronte è coperto dall'imponente arco cieco, che incornicia l'area del battistero. Il cappellone centrale è alzato da tre scalini oltre il transetto, da cui è separato per mezzo di una balaustra marmorea. |
prospetto principale |
Il prospetto principale si affaccia sulla piazza antistante e si erge sull'ampia scalinata, costituita da due rampe, parallele al fianco del prospetto e che terminano sul piano al livello dell'ingresso. La facciata è organizzata su due ordini, separati da un fregio. Il corpo centrale è portato in avanti e affiancato da lesene; anche le due ali laterali sono terminate da lesene e, sebbene arretrate, rispetto allo parte centrale, sono raccordate a questo da volute. L'ingresso è caratterizzato da un ricco portale affiancato da gruppi di tre colonne tortili su imoscapi, con decorazioni fitomorfi e alti basamenti. Oltre i capitelli compositi, corre una cornice di raccordo, sormontata da un ricco fregio con ricci di volute acroteriali. Oltre è sistemata una lapide, la cui cornice è affiancata da lesene, terminate da volute e testine di cherubini. L'insieme è coronato al centro da uno scudo, con monogramma mariano e con ai lati ricci acroteriali. Al secondo ordine si apre una grande finestra con cornice, sormontata da un timpano spezzato con al centro l'aquila e lo stemma della famiglia Trigona. Il corpo centrale è coronato da un timpano. Il paramento murario è in mattoni laterizi con cornici e partiture architettoniche in pietra arenaria intagliata e scolpita. |
prospetti secondari |
I prospetti laterali sono ripartiti da lesene, in ogni campitura si apre una finestra semicircolare, con cornice modanata. La partizione prosegue al secondo ordine con volute di raccordo tra i volumi della navata centrale e le cappelle laterali. Un grande fregio sormontato da balaustra chiude il volume basso dei prospetti laterali. Il prossimità del transetto, su entrambi i fianchi si aprono gli ingressi laterali, con una essenziale cornice sormontata da timpano a sesto ribassato. Il dislivello dalla strada al piano di calpestio della cattedrale è colmato da una ampia rampa di scale che corre parallela al fronte per raggiungere un grande pianerottolo, chiuso da balaustra, su entrambi i fianchi. I prospetti esterni del transetto e del retro sono organizzati su due ordini, ritmati dalle lesene con al centro finestre rettangolari con cornici sormontate da timpani. I paramenti murari sono in mattoni laterizi con cornici e partiture architettoniche in pietra arenaria intagliata e scolpita. Il fianco meridionale, in prossimità dell’angolo con la facciata, è occupato dalla mole della torre campanaria. |
coperture |
L'aula, il cappellone e i bracci del transetto sono coperti da volta a botte lunettata, in prossimità delle finestre, le quali illuminano l'interno. Le cappelle laterali sono coperte da cupole non sporgenti all'esterno. Le coperture sono a falde per le navate, mentre per i locali annessi sono a terrazzo praticabile. Le falde sono sorrette da capriate lignee sormontate da coppi del tipo siciliano. All'incrocio dei bracci, sopra un alto tamburo con ampie finestre, si erge la cupola, coperta da lastre di piombo, con lanternino apicale. |
torre campanaria |
All'angolo sud ovest, prospiciente la grande piazza, si erge la torre campanaria, preesistente all'attuale edificio della cattedrale. L'impianto quadrangolare è quasi del tutto inglobato nell'edificio. Oltre il basamento, articolato da due registri separati da una gola e poggianti su un alto zoccolo, si ergono due ordini di logge cieche con ghiere a sesto acuto e un ulteriore ordine con arco cieco a tutto sesto, affiancato da nicchie sovrastate da occhioni; e infine l'ultimo piano con la loggia campanaria, terminata da un coronamento merlato. Il paramento murario dei due ordini inferiori e del basamento è in conci lapidei squadrati in pietra bianca. Lo stesso materiale si ritrova nei due ordini superiori con le partiture architettoniche in pietra arenaria intagliata. |
pavimentazione |
La navata, le cappelle intercomunicanti e il transetto sono pavimentati con marmette marmoree. Il cappellone centrale ha un pavimento con tarsie geometriche e giri di fasce, eseguite con marmi di diverso tipo e di diverso colore. |
interni |
L'interno riceve luce dalle ampie finestre aperte alle pareti della navata centrale, oltre il fregio. Ampie finestre si aprono inoltre, sempre oltre il fregio, alle testate del transetto e in controfacciata, nonché nella parete di fondo del cappellone, sopra l'imponente altare. Questo è affiancato da due finestre. Altre finestre sono aperte nel tamburo della cupola. Tutte le finestre sono chiuse da vetri trasparenti, a eccezione delle tre sullo sfondo del cappellone centrale, le quali sono decorate con vetrate policrome, raffiguranti figure. Le pareti dell'interno sono tutte intonacate e rivestite di stucchi e tinteggiate in bianco, mentre i fondi delle specchiature sono azzurri, facendo così evidenziare la modellazione plastica dei motivi fitomorfi. Ai pennacchi della cupola sono raffigurati i "Quattro Evangelisti". Nella parete di fondo, sopra l'ampio portone, un ricco fastigio in stucco incornicia un affresco raffigurante il "Ritrovamento del Vessillo"; ai lati, entro due cornici ovali, sempre in stucco, sono collocati i ritratti dei due fondatori della chiesa: Marco Trigona, a sinistra, e sua moglie Laura de Assoro, a destra. Ai piloni della cupola, nella navata centrale e prima del transetto, sono sistemate, su entrambi i lati, due cantorie lignee aggentanti, contententi altrettanti imponenti organi a canne. Al pilone mediano destro è sistemato un pulpito ligneo pensile. Nel cappellone centrale è sistemato, oltre l'imponente altare maggiore, gli stalli del coro ligneo, organizzato, su entrambi i lati, su due ordini e preceduti, in prossimità dei piloni, a sinistra dalla cattedra episcopale e a destra dallo scanno del presidente del capitolo. Dall'arco trionfale pende una croce dipinta su entrambi i lati. |
locali annessi |
Negli ambienti a fianco del cappellone centrale e dietro cappelle limitrofe sono sistemate a destra una piccola sagrestia e a sinistra l'ufficio parrocchiale: i due ambienti sono accessibili direttamente dal cappellone, con accessi celati dalla mole degli imponenti stalli lignei del coro. A questi ambienti si può inoltre accedere da rispettivi vani che si aprono direttamente sul transetto e sono posti agli angoli estremi dell'isolato. In quello di sinistra, a nord-est, è collocata la sagrestia, caratterizzata da imponenti armadi lignei; quello di destra, all'angolo sud-est costituisce una cappella capitolare, dotata di stalli lignei. Ai livelli superiori di questi ambienti si trovano locali adibiti alle attività della vita della parrocchia e della cattedrale; mentre i locali seminterrati sul lato orientale, ricavati grazie alla pendenza del piano di fondazione oltre il transetto, sono destinati a deposito. |
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