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Barbaricina
Pisa
Pisa
chiesa
parrocchiale
S. Ranieri
Parrocchia di San Ranieri al Cep
Struttura; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1960-1969)
1960 - 1960(progettazione intero bene); 1960 - 2004(citazione intero bene); 1962 - 1969(consacrazione intero bene); 2013 - 2013(ristrutturazione sagrato); 2016 - 2017(restauro campanile)
Chiesa di San Ranieri
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Ranieri <Barbaricina, Pisa>
Altre denominazioni Chiesa di San Ranieri al Cep
S. Ranieri
Autore (ruolo)
Gamberini, Italo (progettista)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche

1960  (progettazione intero bene)

La parrocchia di San Ranieri fu istituita dall'Arcivescovo di Pisa Ugo Camozzo nel 1960. Il moderno edificio fu progettato dall'architetto Giuseppe Gamberini e realizzato nel quartiere popolare del CEP.

1960 - 2004 (citazione intero bene)

La chiesa di San Ranieri fu officiata dai salesiani fino al 2004.

1962 - 1969 (consacrazione intero bene)

La chiesa è stata fondata il primo Maggio 1962 e consacrata il 29 aprile 1969 dall'Arcivescovo di Pisa Benvenuto Matteucci.

2013  (ristrutturazione sagrato)

Nel 2013 è stata eseguita la ripavimentazione del sagrato.

2016 - 2017 (restauro campanile)

Nel 2017 sono stati realizzati i lavori di manutenzione straordinaria e di consolidamento per la messa in sicurezza del campanile. L'intervento è stato esteso anche al camminamento in quota tra chiesa e campanile. I lavori hanno previsto anche la sostituzione delle ringhiere delle scale e dei ballatoi, e il consolidamento della struttura un c.a..
Descrizione

La chiesa di San Ranieri fa parte di un insieme di edifici che comprende il campanile, la canonica, i locali per la pastorale, un ex cinema, un campo di calcio, una biblioteca, un bar, ecc.. Il complesso, progettato dell'architetto Italo Gamberini nel 1960, sorge in corrispondenza della rotonda intitolata a Don Mario Azzola, sulla riva destra dell'Arno, nel quartiere del CEP (Coordinamento Edilizia Popolare). L'edificio si affaccia su un ampio sagrato pavimentato in lastre di travertino posato a correre, delimitato da muretti rivestiti in pietra a spacco. E' collegato con il piazzale antistante asfaltato, destinato a parcheggio, da una breve scalinata centrale, da una rampa in muratura sul lato destro per l'accesso a persone con ridotta o impedita capacità motoria e da un'ulteriore scaletta sul lato sinistro. Il prospetto principale, dall'andamento leggermente convesso, è dominato da due grandi setti rivestiti in lastre di pietra di Trani, inseriti nella grande vetrata che giunge fino alla copertura. Nella parte inferiore si aprono tre portali, in prosecuzione della vetrata, di cui quello centrale maggiore. Immediatamente sopra gli ingressi corre una fascia in c.a. gettato in opera, che dall'angolo destro della facciata si stacca e diventa un percorso aereo che conduce al campanile. A mediare il passaggio tra interno ed esterno, la copertura dell'edificio prosegue in avanti sostenuta da alti pilastri in c.a. a formare un grande pronao. Al di sotto della chiesa si trovano alcuni locali che attualmente ospitano la "Cittadella della Solidarietà": spazi adibiti ad emporio alimentare per persone e famiglie indigenti. Il campanile è formato da due setti in c.a., connessi in modo da formare una pianta a forma di "T", lungo i quali si sviluppa una rampa di scale a vista per raggiungere i tre ballatoi a sbalzo. L'interno si presenta a navata unica con presbiterio sollevato di sei gradoni rispetto al resto dell'aula e concluso da un'abside concava a forma d "V". Sulla parete destra, vicino alla controfacciata, un'apertura immette nella cappella della Madonna del Rosario, di forma circolare, mentre a metà della parete sinistra una porta conduce alla canonica. La sacrestia è accessibile dal presbiterio.
Struttura
La struttura portante dell'edificio è costituita da pilastri e travi in cemento armato con tamponamenti in laterizio. L'interno è completamente rivestito con lastre di pietra di Trani, così come la facciata principale e il fianco destro. I rimanenti prospetti sono semplicemente intonacati e tinteggiati.
Pianta
Schema planimetrico a navata unica, conclusa da un presbiterio rialzato dal resto dell'aula mediante una scalinata costituita da sei gradoni disposti a "V". In controfacciata si inserisce una profonda cantoria, caratterizzata da un'ampia vetrata ed ospita l'organo. Vicino all'ingresso, un passaggio aperto sulla parete destra conduce ad una cappella di forma circolare, dedicata alla Madonna del Rosario. A metà della parete laterale sinistra una porta conduce alla canonica mentre più avanti, a ridosso del presbiterio, un'altra collega la chiesa con la sacrestia.
Coperture
L'intero edificio presenta una copertura articolata, sostanzialmente riconducibile ad un tetto a due spioventi nel quale sono stati inseriti sette shed a doppia pendenza, realizzati con capriate in ferro, che scaricano i pesi in corrispondenza dei pilastri in c.a.. Il risultato è una superficie ad andamento ondulato, sia all'intradosso che all'estradosso, con notevoli effetti chiaroscurali. Nella parte inferiore, la superficie è rivestita con doghe in legno, mentre all'esterno e ricoperta da un manto autoportante costituito da lastre di alluminio. Nella parte absidale, la copertura si solleva e lo shed assume la sua connotazione naturale con un lato vetrato per l'illuminazione zenitale del presbiterio e dell'abside. Alle capriate interne della copertura è assicurato un ballatoio sospeso, in ferro e legno, la cui funzione era l'ispezione della copertura; questo partendo con due rami dai muri laterali absidali converge in un unico percorso che delimita nel senso longitudinale la chiesa e si configura nella parte terminale, come una grande mensola reggente la copertura del porticato della facciata principale.
Pavimenti e pavimentazioni
L'aula e il presbiterio sono pavimentati con piastrelle in cotto delle dimensioni di 14,5x28,5 cm, disposte trasversalmente e longitudinalmente a fasce alterne in corrispondenza di ogni campata. La cappella laterale è caratterizzato da una pavimentazione alla palladiana in marmi bianchi e grigi.
Elementi decorativi
La facciata della chiesa è dominata da un'ampia vetrata in cui si inseriscono due spessi setti rivestiti con lastre di pietra di Trani. Una fascia in cemento armato taglia in senso trasversale il prospetto, all'altezza dei tre portali d'ingresso. La copertura a capanna prosegue in aggetto estendendosi sull'intera ampiezza del sagrato, sostenuta da alti pilastri in c.a.. Internamente, l'aula è caratterizzata da pareti completamente rivestite in lastre di pietra di Trani, profilate al vertice da due lunghe finestre a nastro orizzontali in vetro colorato, e da una copertura a capriate in ferro dotata di un controsoffitto a doghe in legno. In controfacciata si inserisce un ampio matroneo che ospita l'organo a canne e, poco distante, sulla parete destra si apre la cappella dedicata alla Madonna del Rosario, decorata con moderne pitture murali. Lungo la navata in corrispondenza dei pilastri, a circa tre metri di altezza, sporgono dalle pareti delle travi mensola in c.a. a sostegno di lampade in bronzo a forma di parallelepipedo. Viste le dimensioni delle travi, la posizione e la loro consistenza è molto probabile che in origine dovessero fungere da supporto per un ballatoio, che non è mai stato realizzato. Nella seconda e terza campata di entrambe le pareti sono ricavate delle nicchie ospitanti due moderni confessionali in legno. L'Altare maggiore, posto al centro del presbiterio, è costituito da un'ampia mensa in marmo bianco, coperta da una spessa lastra di vetro e sostenuta da una struttura rivestita in bronzo nella parte frontale ed in legno sul retro. Alle sue spalle, è collocata la sede, formata da gradoni in travertino e pietra di Trani con sedute in legno. A destra, addossato alla parete, si trova il tabernacolo in bronzo, a forma di parallelepipedo con copertura piramidale, poggiante su un volume in marmo lavorato a subbia. Stessa lavorazione e forma per il basamento del l'ambone, dotato di un leggio in lamina di bronzo. A sinistra del presbiterio, circondato da una scala elicoidale che ne consente l'avvicinamento, trova posto il fonte battesimale di forma circolare, anch'esso in marmo lavorato a subbia. Un grande Cristo Crocifisso in bronzo campeggia al centro della parete absidale, opera della seconda metà del XX secolo di Marcello Fantoni. Dello stesso autore anche le stazioni della Via Crucis, che si sviluppano lungo le pareti laterali dell'aula.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1960-1969)
La chiesa è stata edificata secondo le indicazioni del Concilio Vaticano II in materia di adeguamento liturgico.
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