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edilizia di culto
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Retignano
Stazzema
Pisa
chiesa
parrocchiale
S. Pietro Apostolo
Parrocchia di San Pietro Apostolo
Struttura; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Facciata; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1965-1985)
VIII - VIII(preesistenze intero bene); X - X(citazione intero bene); XIII - XIII(ingrandimento intero bene); 1260 - 1260(citazione intero bene); 1525 - 1530(ingrandimento intero bene); 1599 - 1616(costruzione campanile); 1730 - 1730(citazione intero bene); 1789 - 1789(citazione intero bene); 1861 - 1861(ricostruzione intero bene); 1890 - 1890(costruzione cantoria); 1902 - 1959(restauro sacrestia); 1950 - 1950(restauro intero bene)
Chiesa di San Pietro Apostolo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Pietro Apostolo <Retignano, Stazzema>
Altre denominazioni S. Pietro Apostolo
Ambito culturale (ruolo)
maestranze apuo-versiliesi (costruzione)
Notizie Storiche

VIII  (preesistenze intero bene)

L'originaria chiesa di Retignano, probabilmente già esistente nel VIII secolo, era un edificio romanico di piccole dimensioni, rivolto verso valle.

 (citazione intero bene)

Il primo luglio 932, il borgo con realtiva cappella fu donato dal re Lotario alla cattedrale di Lucca.

XIII  (ingrandimento intero bene)

Nel corso del Duecento la piccola chiesa romanica fu ingrandita per la prima volta e diversamente orientata.

1260  (citazione intero bene)

La prima attestazione documentaria dell'esistenza della chiesa di San Pietro si ritrova nell'elenco delle Decime del 1260, in cui è citata come dipendente dalla pieve di Santa Felicita di Valdicastello.

1525 - 1530 (ingrandimento intero bene)

Nel secondo quarto del XVI secolo, la chiesa venne allungata nella parte tergale, conclusa con un'abside semicircolare e completata con un rosone al centro della facciata.

1599 - 1616 (costruzione campanile)

Il campanile è stato costruito a partire dal 1599 e concluso intorno al 1616.

1730  (citazione intero bene)

Nel 1730, la chiesa di San Pietro fu staccata dal piviere di Valdicastello ed assegnata al territorio di Stazzema.

1789  (citazione intero bene)

Il 18 luglio 1789 la chiesa passò dalla diocesi di Lucca a quella di Pisa, per volontà di Papa Pio VI.

1861  (ricostruzione intero bene)

L'attuale edificio è stato realizzato nel 1861 su progetto di Enrico Andreotti.

1890  (costruzione cantoria)

Nel 1890 fu costruita la cantoria per ospitare l'organo.

1902 - 1959 (restauro sacrestia)

La sacrestia fu ampliata nel 1902 e restaurata nel 1959.

1950  (restauro intero bene)

Intorno al 1950 le pareti interne della chiesa sono state completamente ritinteggiate. Nello stesso periodo è stato realizzato il coro ligneo e posizionato lungo la parete absidale.
Descrizione

La chiesa di San Pietro Apostolo sorge lungo via della Chiesa al margine Nord-Ovest del paese di Retignano, frazione del comune di Stazzema. L’edificio, libero su tutti i lati, è introdotto da un sagrato pavimentato con lastre di pietra posate ad opera incerta, delimitato da muri a retta. Il fianco destro si affaccia su un'area tenuta a prato, mentre quello destro è prospiciente la casa canonica e la vicina torre campanaria. La facciata, realizzata in blocchi regolari di pietra squadrata a faccia-vista, è delimitata da due solide paraste angolari e tripartita da due sottili lesene che raggiungono il profilo a capanna del prospetto, ornato da archetti pensili. Nella parte inferiore si inseriscono tre archeggiature cieche in successione, la maggiore delle quali accoglie al centro il portale d'ingresso principale con lunetta scolpita. I due archi laterali sono decorati da due losanghe. Nella parte superiore si aprono una trifora centrale, sormontata da oculo vetrato, e due bifore laterali. Il campanile, costruito tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo, si erge sul lato sinistro della facciata, staccato dalla chiesa. Costituita da una tozza torre quadrangolare in pietra a faccia-vista, la struttura è caratterizzata da un alto basamento in cui si inserisce la porta d'accesso e da un fusto con cella campanaria aperta su ogni lato da bifore. Sul fronte rivolto ad Est si conserva la mostra quadrata di una meridiana. Internamente la chiesa si presenta a navata unica conclusa da un'abside poligonale, introdotta da un arco di trionfo. Al centro della parete absidale si apre un porta che conduce in sacrestia e, da qui, a due locali magazzino, uno al piano terreno ed uno al primo piano.
Struttura
Muratura perimetrale in pietra, internamente intonacata. La facciata principale si presenta in conci regolari di pietra ben squadrata lasciata a vista, così come la parte bassa del fianco sinistro. Gli altri prospetti risultano invece intonacati e tinteggiati, sebbene si può supporre che la tessitura sottostante sia sempre realizzata con conci di pietra regolari.
Pianta
Schema planimetrico a navata unica con abside poligonale, introdotto da un grande arco trionfale. Al centro della parete absidale si apre un porta che conduce in sacrestia e, da qui, a due locali magazzino, uno al piano terreno ed uno al primo piano. L'area presbiteriale, delimitata dalla balaustra, risulta sollevata di tre gradoni dal resto dell'aula.
Coperture
La navata centrale è coperta da una volta a botte lunettata con catene alle reni, intonacata e tinteggiata. Nelle lunette si aprono altrettante finestre. L’abside poligonale presenta una copertura a cupola, suddivisa in tre spicchi.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell’aula è in piastrelle di marmo bianco e bardiglio, disposte a losanga e ripartite in tre zone da due fasce longitudinali che percorrono l’intera navata. L'area presbiteriale presenta una pavimentazione analoga, ma con piastrelle di dimensioni ridotte. La sacrestia presenta una pavimentazione in piastrelle di marmo bianco e bardiglio, disposte a scacchiera.
Facciata
La facciata a capanna, costituita da conci ben squadrati di pietra locale, è delimitata lateralmente da due paraste angolari e tripartita in senso longitudinale da due esili lesene. La parte inferiore è caratterizzata da una serie di tre archeggiature: quella centrale ospita il portale d'ingresso principale, sormontato da una lunetta contenente un bassorilievo in marmo bianco con le figure di Gesù Cristo e San Pietro; quelle laterali, cieche, sono ornate da due motivi a losanga. Nella parte superiore del prospetto si aprono una trifora centrale, due bifore laterali e un oculo al vertice con cornice in pietra incisa. Un motivo ad archetti pensili delinea il profilo a capanna della copertura. Lungo il paramento murario dell'edificio si incontrano, variamente distribuite, conci di pietra incisi con date, iscrizioni e motivi figurativi risalenti ad epoche diverse, impiegati con tutta probabilità come materiale di reimpiego nel XIX secolo. L'architrave del portale secondario, inserito nel fianco sinistro della chiesa, reca ad esempio un'iscrizione riconducibile ai lavori di ingrandimento avvenuti nel XVI secolo, mentre una pietra incisa inserita a destra dello stesso ingresso riporta la data MSXXV (1525).
Elementi decorativi
Internamente, la chiesa si presenta ad aula unica con pareti intonacate e tinteggiate, scandite da paraste poste a sostegno di una grande cornice aggettante sulla quale si imposta la volta a botte lunettata. La controfacciata è parzialmente occupata dalla cantoria, realizzata nel 1885 in muratura e marmi. La struttura è sorretta da due colonne monolitiche e da due semipilastri su cui si innestano tre archi a tutto sesto: al centro campeggia l’organo in legno realizzato nel 1890 dalla Real Fabbrica Nazionale d’Organi Fratelli Serassi di Bergamo, per volontà del prof. Enrico Barsanti. A destra dell'ingresso trova posto il fonte battesimale a tempietto, datato 1634 ed eseguito in marmo bianco con intarsi in breccia violetta, mentre sul lato opposto è collocato un fonte battesimale monolitico di forma ottagonale, in marmo bianco con fascia basale in bardiglio. Addossate alle due colonne della cantoria, si trovano due acquasantiere in marmo bianco e breccia, rispettivamente del XV e del XVII secolo. Lungo la navata si fronteggiano due confessionali a tre fornici e quattro altari laterali: il primo altare sul lato destro, dedicato alla Madonna del Rosario, è stato realizzato nella metà del Seicento e attribuito Iacopo Berti di Seravezza. E' caratterizzato da una mensa in marmo bianco poggiante su colonnine in marmo nero e da un dossale delimitato da colonne in breccia a sostegno di un frontone triangolare spezzato con cartiglio centrale. Nella nicchia è esposta la statua della Madonna del Rosario, scolpita da Antonio Bozzano agli inizi del Novecento. Sotto la mensa è collocata una vasca battesimale marmorea di forma rettangolare, ascrivibile al XV secolo. Il secondo altare di destra, costituito da un dossale rettangolare in marmo riccamente scolpito, è caratterizzato da un'impostazione cinquecentesca, successivamente modificata con i restauri del 1680 e del 1734. Al centro della composizione si trova la copia della tela dell’Annunciazione, realizzata dal Tommaso Tommasi nel Settecento e rubata nel 2009. Il primo altare di sinistra, dedicato a San Genesio e datato 1784, è formato da una mensa in marmo bianco su colonnine in marmo nero, da un dossale delimitato da colonne in breccia e da un frontone con cartella centrale, accompagnata da due volute arricciolate. Al centro è esposta una tela dedicata all’Assunta con i santi Agostino, Francesco d'Assisi, Genesio e Rocco, opera di Vittorio Pittaco del 1908. L'altare del Corpus Domini, il secondo della parete sinistra, è datato 1486 e attribuito alla bottega di Lorenzo Stagi: il dossale, riccamente decorato secondo il repertorio rinascimentale, ospita il bassorilievo di un’architettura prospettica al centro della quale si colloca il tabernacolo, affiancato da due figure angeliche. Il presbiterio, delimitato da due balaustre marmoree realizzate nel 1944, ospita al centro l'Altare maggiore preconciliare datato 1704, smembrato e ricomposto nei secoli successivi. Al centro della parete di fondo dell’abside, sopra il coro ligneo, è inserita una nicchia centinata in cui è esposta la statua in marmo bianco raffigurante San Pietro, realizzata nel 1902 da Antonio Bozzano. Ai lati si dispongono due monofore con vetrate policrome con le immagini di San Paolo e Sant'Andrea.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1965-1985)
L'area presbiteriale conserva quasi inalterata la struttura preconciliare originaria ad eccezione dell'Altare maggiore, la cui mensa è stata smembrata e collocata al centro del presbiterio. Quest'ultimo, rialzato di tre gradoni rispetto al resto dell'aula, è delimitato da due balaustre marmoree datate 1944. Attualmente, nella zona antistante, è stata inserita una mensa in legno, affiancata da un leggio e da una seduta per il celebrante.
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