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Castelvecchio Pascoli
Barga
Pisa
chiesa
parrocchiale
SS. Quirico e Niccolò
Parrocchia di San Niccolò
Struttura; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1970-1975)
XII - XIII(citazione intero bene); 1422 - 1422(citazione intero bene); XVI - XVI(ricostruzione intero bene); 1628 - 1628(concessione fonte battesimale); 1651 - 1684(citazione intero bene); XVIII - XVIII(ricostruzione intero bene); 1789 - 1789(citazione intero bene)
Chiesa dei Santi Quirico e Niccolò
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa dei Santi Quirico e Niccolò <Castelvecchio Pascoli, Barga>
Altre denominazioni Chiesa di San Niccolò
SS. Quirico e Niccolò
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche

XII - XIII (citazione intero bene)

Presso la località di Castelvecchio di Sopra esisteva un oratorio dedicato a San Quirico, di cui oggi sono ancora visibili i ruderi. La chiesa, risalente con probabilità a prima dell'anno Mille, compare nell'elenco delle Chiese del Barghigiano del 1260. Definita come "S. Quirici de Castro Veteri", dipendeva dalla Pieve di Loppia.

1422  (citazione intero bene)

Nel 1422, il terrirorio di Castelvecchio di Sopra si spopolò e la chiesa fu abbandonata. La parrocchia venne soppressa ed incorporata nella Pieve di Barga dal Vescovo di Lucca.

XVI  (ricostruzione intero bene)

Nel corso del XVI secolo, il paese cominciò a ripopolarsi e fu costruita una nuova chiesa (corrispondente all'attuale), dedicata a San Niccolò. La chiesa era ufficiata dal cappellano della Pieve di Barga.

1628  (concessione fonte battesimale)

Il 9 giugno 1628 il Vescovo di Lucca, Alessandro Guidiccioni, concesse il fonte battesimale alla chiesa di Castelvecchio.

1651 - 1684 (citazione intero bene)

La chiesa fu eretta a vicaria perpetua nel 1651 ed elevata a parrocchia il 6 dicembre 1684 dall'Arcivescovo di Lucca, Cardinale Spinola.

XVIII  (ricostruzione intero bene)

Il nuovo edificio fu ricostruito nei primi anni del XVIII secolo e consacrato nel 1719.

1789  (citazione intero bene)

Il 18 luglio 1789, la chiesa di San Nicola passò sotto la diocesi di Pisa.
Descrizione

La chiesa dei Santi Quirico e Niccolò sorge a Castelvecchio Pascoli, frazione del comune di Barga situata nella media Valle del Serchio, vicino al punto in cui il torrente Corsonna sbocca nel fiume. Il paese lega il suo nome al poeta Giovanni Pascoli, che qui scelse di abitare con la sorella tra il 1895 e il 1912. La settecentesca villa, chiamata la "bicocca di Caprona" (dal nome della località in cui sorgeva) appartenente alla famiglia Cardosi – Carrara ed è oggi trasformata in casa museo. Da casa Pascoli, attraverso il vialetto lungo il Rio dell'Orso, si giunge alla chiesa parrocchiale introdotta da un sagrato lastricato in pietra, che ospita il monumento in memoria dei Caduti per la Patria, progettato da Plinio Nomellini ed innalzato nel 1921. La facciata a capanna, completamente intonacata e tinteggiata come gli altri prospetti dell'edificio, è caratterizzata da un portale d'ingresso con stipiti ed architrave in pietra, sormontato da una finestra rettangolare ad andamento orizzontale, oggi tamponata. Il fianco destro è costruito in aderenza alla casa canonica e non presenta alcuna apertura, mentre il fianco sinistro risulta libero e caratterizzato da quattro finestre a monofora, di cui una tamponata, e da due portali secondari, il primo dei quali conduce all'interno della chiesa e il secondo alla sacrestia. Il prospetto tergale, corrispondente al vano sacrestia al primo piano e un locale deposito al piano superiore, è dotato di quattro finestre rettangolari. Tra il corpo della sacrestia e quello della canonica si erge il campanile a base quadrata, realizzata in muratura faccia a vista. La torre è costituita da tre ordini sovrapposti: il primo presenta il portale di accesso e una piccola finestra rettangolare, il secondo è caratterizzato da un apertura a monofora su tutti e quattro i lati e il terzo ospita la cella campanaria, caratterizzata anch'essa da quattro monofore e conclusa da una copertura piana delimitata da una balaustra merlata. Internamente la chiesa si presenta a navata unica con presbiterio quadrangolare, introdotto da un arco trionfale. In controfacciata si inserisce la cantoria con balconata in struttura lignea, sorretta da due colonne in pietra.
Struttura
Muratura portante a sacco, costituita da conci in pietra rettangolare e da materiale sciolto lapideo.
Pianta
Schema planimetrico a navata unica, conclusa da un presbiterio quadrangolare, introdotto da un arco trionfale e rialzato di un gradino rispetto al resto dell’aula. Sulla parete di fondo, ai lati dell'Altare maggiore si aprono due porte che conducono in sacrestia. In controfacciata è presente la cantoria costituita da una balconata in struttura lignea, sorretta da due colonne in pietra. Si accede al campanile sia dall’esterno sia dalla casa canonica.
Coperture
La copertura dalla chiesa è costituita da una successione di quattro volte lunettate, divise da una serie di tre archi a tutto sesto e decorate al centro da una piccola cupola dipinta ciascuna. La sacrestia presenta una copertura piana in laterocemento. Manto di copertura in cotto su tutte le falde di copertura dell’edificio.
Pavimenti e pavimentazioni
L'aula è caratterizzata da una pavimentazione in marmo chiaro con elementi di forma rettangolare. Il corridoio centrale della navata è marcato da una guida in marmo bardiglio che dall'ingresso conduce al presbiterio. Quest'ultimo, come pure la sacrestia, presenta una pavimentazione in marmo con mattonelle di forma quadrata.
Elementi decorativi
La facciata a capanna, completamente intonacata, presenta un portale d'ingresso principale, profilato da una cornice in pietra e caratterizzato da un architrave inciso recante la data 1665. Nella parte centrale del prospetto è presente un'apertura rettangolare, oggi tamponata, anch'essa bordata in pietra. All'interno, la chiesa si presenta a navata unica suddivisa in tre campate da due archeggiature impostate su altrettante paraste. Le volte lunettate recano al centro una cupola dipinta con i monogrammi di Gesù e della Madonna e i simboli dello Spirito Santo e dell'Occhio divino, opera dell'inizio del XX secolo. In controfacciata è inserita la cantoria con balconata in legno, che accoglie l'organo ottocentesco realizzato dalla ditta Tronci di Pistoia. Sulla parete destra, vicino alla bussola d'ingresso, trova posto un'acquasantiera a colonna in marmo bianco, ascrivibile al XVIII secolo, mentre di fronte è collocata una nicchia a forma di tempietto, scolpita in pietra e dotata di cancellino in ferro, contenente il fonte battesimale in marmo. Lungo le pareti laterali della navata, sono esposti due dipinti seicenteschi: quello di destra raffigura la Madonna con Bambino e santi Giovannino, Giuseppe, Nicola da Bari e Cristoforo; quello di sinistra, Gesù Cristo crocifisso con i santi Giuseppe, Carlo Borromeo, Lorenzo, Antonio abate, Maria Maddalena e Agostino. Vicino all'area presbiteriale si fronteggiano due altari laterali gemelli, realizzati in pietra e muratura dipinta nel XVII/XVIII secolo. Sopra la mensa, decorata a finto marmo, si èleva il dossale, delimitato lateralmente da due colonne e cimato da un ricco frontone. Quest'ultimo, ad andamento ricurvo, risulta spezzato per accogliere la cartella a specchio centrale, e sormontato da due putti alati. L'altare destro ospita una moderna statua della Madonna con Gesù Bambino, mentre l'altare sinistro quella del Sacro Cuore di Gesù, datata 1909. L'area presbiteriale quadrangolare, chiusa da due balaustre in marmo, è introdotta da un arco trionfale che poggia su due massicce colonne laterali in pietra dipinta e capitelli compositi. Sulla parete di fondo campeggia il dossale dell'Altare maggiore preconciliare, realizzato in pietra serena nel XVII secolo. Caratterizzato da un architrave iscritto con la dedicazione al santo patrono e da un essenziale timpano triangolare, ospita al centro la novecentesca statua di San Nicola.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1970-1975)
L'adeguamento liturgico ha comportato l’inserimento di una mensa in pietra grigia e metallo dotrato per la celebrazione "versus populum" al centro del presbiterio, davanti al dossale dell'Altare maggiore preconciliare ancora conservato.
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