chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Azzano
Seravezza
Pisa
chiesa
parrocchiale
S. Martino
Parrocchia di San Martino
Struttura; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1983)
721 - 721(citazione intero bene); XI - XI(citazione intero bene); 1219 - 1219(citazione intero bene); 1299 - 1299(citazione intero bene); 1500 - 1538(restauro intero bene); XVII - XVII(restauro intero bene); 1888 - 1888(completamento controfacciata); 1944 - 1947(demolizione parziale facciata); 1975 - 1975(restauro intero bene); 2013 - 2015(restauro intero bene)
Chiesa di San Martino
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Martino <Azzano, Seravezza>
Altre denominazioni S. Martino
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche

721  (citazione intero bene)

La località detta di "Capelle" viene menzionata per la prima volta in una pergamena risalente al 721 e indica l'esistenza di una primitiva cappella già in epoca altomedievale.

XI  (citazione intero bene)

La chiesa, probabilmente edificata prima del Mille, era costituita da un'unica navata di lunghezza ridotta rispetto all'attuale e caratterizzata da una copertura in legno.

1219  (citazione intero bene)

Come attesta un contratto del 1219, l'edificio risultava di proprietà dei nobili di Corvaia e Vallecchia.

1299  (citazione intero bene)

La chiesa, dipendente da Santo Stefano di Vallecchia, assunse il titolo di pievania nel 1299, anno in cui il Vescovo di Luni le concesse il fonte battesimale.

1500 - 1538 (restauro intero bene)

Durante il XVI secolo furono eseguiti numerosi lavori di ampliamento e di restauro: l'edificio fu allungato e dotato di finestre, fu scolpito il rosone (detto "l'occhio di Michelangelo") e aggiunto il portico in facciata, poi distrutto dai bombardamenti del 1944.

XVII  (restauro intero bene)

Nel corso del XVII secolo, la chiesa fu sottoposta a nuovi interventi di restauro e di abbellimento: furono realizzati gli altari in marmo policromo, il coro e, nel 1657, il pavimento in marmo bianco e bardiglio.

1888  (completamento controfacciata)

Nel 1888 fu aggiunta la cantoria marmorea in controfacciata per ospitare l'organo, oggi situato dietro l'altare maggiore.

1944 - 1947 (demolizione parziale facciata)

Durante la Seconda guerra mondiale, il campanile fu colpito da un bombardamento alleato e franò sul portico sottostante, distruggendone la parte centrale e danneggiando il rosone in facciata. Un primo restauro fu condotto già nel 1947.

1975  (restauro intero bene)

Nel 1975, l'impresa Gavazzi-Bellandi di Pistoia, diretta dall'arch. Piancastelli, realizzò i lavori di ricostruzione e restauro dell'edificio.

2013 - 2015 (restauro intero bene)

L'ultimo intervento di restauro realizzato ha riguardato il consolidamento strutturale e il risanamento conservativo del fabbricato.
Descrizione

La pieve di San Martino alla Cappella è situata in posizione panoramica sulla valle del fiume Serra e sul monte Altissimo, le cui cave marmifere, donate alla Repubblica fiorentina nel 1515, avrebbero dovuto rifornire Michelangelo dei marmi necessari alla costruzione della facciata di San Lorenzo a Firenze. Proprio negli anni in cui il Buonarroti lavorò sull'Altissimo (1515-1518), ebbero inizio i lavori di ampliamento e di restauro alla chiesa, già attestata in epoca altomedievale. La facciata a salienti è rivestita in blocchi di marmo locale: l'ordine inferiore ospita tre portali, di cui quello centrale sormontato da frontone triangolare e quelli laterali profilati da semplice cornice marmorea. Inserite in parete, sono visibili le mensole che un tempo sorreggevano l'elegante porticato rinascimentale, distrutto dai bombardamenti del 1944. L'ordine superiore ospita al centro il rosone, detto "occhio di Michelangelo". Sul lato destro del sagrato sorge il campanile, una tozza torre quadrata anteriore all'XI secolo, che in origine doveva assurgere a funzioni militari. Internamente la chiesa, a pianta rettangolare, è scompartita in tre navate, suddivise da arcate a tutto sesto e impostate su sei colonne per parte. Le navate laterali sono coperte da volte a crociera intonacate, mentre la navata centrale e il presbiterio, quadrangolare, sono caratterizzati da una volta a botte lunettata, in cui si aprono ampi finestroni rettangolari profilati da cornici marmoree.
Struttura
Muratura portante a sacco, costituita da marmo squadrato sulle due facce e da materiale sciolto lapideo e laterizio all'interno. I muri, in buono stato di conservazione, sono però soggetti ad elevate condizioni di umidità.
Pianta
Schema planimetrico a tre navate: due laterali concluse da altari e una centrale conclusa da arco trionfale che immette nel presbiterio quadrangolare. A destra e a sinistra dell'area presbiteriale sono presenti due ambienti, rispettivamente la sacrestia e un vano ad uso magazzino.
Coperture
Navata centrale coperta da una volta strutturale in pietrame misto a laterizio con sovrastante orditura lignea e perlinato. Navate laterali coperte da volte a crociera in laterizio, sovrastate da solaio laterocementizio, realizzato nel 1975. Presbiterio ricoperto da una falsa volta con passerella metallica per il controllo e la manutenzione, sovrastata da una copertura in travi lignee e perlinato. Sacrestia dotata di una falsa volta, sovrastata dal solaio del 1975. Magazzino coperto direttamente dal solaio del 1975. Manto in cotto su tutte le falde di copertura dell'edificio.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazione a quadroni di marmo bianco e bardiglio su tutte le superfici calpestabili.
Elementi decorativi
Facciata a salienti in marmo bianco locale ospitante tre portali, di cui il maggiore modanato e sormontato da timpano triangolare. In alto, rosone in marmo cinquecentesco, detto "occhio di Michelangelo". Presso l'ingresso principale, sul lato sinistro, è visibile il fonte battesimale in marmo del XVI/XVII secolo. Lungo le navate laterali, sono disposti tre altari per parte, opera seicentesca di lapicidi locali e una coppia di confessionali con corpo a due fornici, realizzati in marmi policromi. Addossato alle arcate di sinistra della navata centrale è collocato il pulpito attribuito alla scuola di Stagio Stagi, datato 1678. Presso l'ingresso laterale di sinistra si conserva un capitello ascrivibile al XV secolo, decorato con protomi umane e reimpiegato come acquasantiera. Nella navata destra si trova un tabernacolo a tempietto in marmo intarsiato scolpito dall'operaio Davide Tedeschi nella seconda metà del XVI secolo. Sul lato destro dell'arco trionfale è inserito un tabernacolo a muro in marmo bianco scolpito, di gusto tardo gotico. L'altare maggiore, datato 1674, è realizzato in marmo bianco, breccia e marmo rosso di Francia. Ancora del XVII secolo sono il coro e il pavimento a quadroni in marmo bianco e bardiglio, in cui sono inserite alcune lapidi sepolcrali tra cui due attribuite a Lorenzo Stagi (Santini). Frammenti di affresco intorno all'arco trionfale, recentemente emersi, testimoniano l'esistenza di una decorazione pittorica più estesa all'interno della chiesa.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1983)
L'adeguamento liturgico riguarda l'aggiunta di un ambone e di una mensa per la celebrazione liturgica collocata di fronte all'altare maggiore preconciliare.
Contatta la diocesi