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San Martino a Ulmiano
San Giuliano Terme
Pisa
chiesa
parrocchiale
S. Martino
Parrocchia di San Martino
Struttura; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1990-1995)
780 - 780(citazione intero bene); 1155 - 1155(citazione intero bene); 1839 - 1839(citazione intero bene); 1911 - 1911(costruzione campanile)
Chiesa di San Martino
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Martino <San Martino a Ulmiano, San Giuliano Terme>
Altre denominazioni S. Martino
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche

780  (citazione intero bene)

Il primo documento in cui viene menzionato il paese di Ulmiano è un atto del 780, di non comprovata autenticità. Il borgo era incluso nel patrimonio fondiario dei tre fratelli pisani fondatori della Badia di San Savino, originariamente sorta presso Uliveto e, in seguito, presso Montione.

1155  (citazione intero bene)

Sicuramente attestata dal 1155, la chiesa di San Martino rientrava nel piviere di Rigoli.

1839  (citazione intero bene)

La chiesa, ampliata nel 1839, conserva parte delle antiche strutture murarie romaniche, ancora visibili nella parete sinistra dell'aula.

1911  (costruzione campanile)

Secondo quanto riportato nella lapide inserita al vertice della torre campanaria, quest'ultima fu fatta costruire nel 1911 per volontà del sacerdote Ezio Barontini.
Descrizione

La frazione di Ulmiano, situata nella valle del Serchio sul lato sinistro del fiume, si sviluppa intorno alla chiesa di San Martino. L'edificio originario, riconducibile al XII secolo, sopravvive in alcune porzioni murarie ancora visibili nella struttura odierna, nonostante le profonde modifiche subite nel XIX secolo. La facciata a capanna, intonacata, è profilata da due lesene lisce e coronata da un frontone triangolare. Al centro, si apre il portone d'ingresso principale, sormontato da una lunetta contenente il dipinto murale del santo patrono. I fianchi della chiesa presentano due finestre di forma rettangolare per parte e, in particolare sul lato destro, è visibile una monofora tamponata. L’abside, privo di aperture, è caratterizzato da una forma trapezoidale all'esterno e da una forma semicircolare all'interno. Sul lato destro, a ridosso della sacrestia, sorge il campanile a pianta quadrata, eretto nel 1911, come attesta la lapide inserita al vertice. La cella campanaria, aperta su ogni lato da una monofora, è ornata al vertice da una balaustra in pietra. Internamente, la chiesa a navata unica è caratterizzata da pareti e coperture completamente intonacate, ad esclusione di una porzione muraria formata da blocchi di pietra locale lasciati a faccia vista sulla parete di sinistra, testimonianza dell'originario edificio romanico. L'aula diparte dalla controfacciata ospitante la cantoria in legno e si conclude con l'abside semicircolare, introdotto da arco trionfale. Sul lato destro del zona absidale, una porta conduce in un vano ad uso sacrestia e, da qui, al campanile.
Struttura
Muratura portante a sacco, costituita da conci in pietra e da materiale sciolto lapideo. Tutte le murature si presentano intonacate e in buono stato di conservazione.
Pianta
Schema planimetrico a navata unica con abside semicircolare introdotto da arco trionfale. Sul lato destro della zona presbiteriale, rialzata di un gradino rispetto al resto dell'aula, una porta conduce in sacrestia e, da qui, al campanile. La controfaccia è occupata dalla cantoria lignea.
Coperture
L'aula è caratterizzata da una copertura intonacata costituita da una volta lunettata presso la controfacciata, da una volta a vela sormontata da una piccola cupola nella parte centrale ed infine da una volta lunettata vicino all'area presbiteriale. Il catino absidale risulta intonacato ed ospita un dipinto murale sulla calotta semisferica. Manto di copertura in cotto su tutte le falde di copertura dell’edificio.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazione a quadroni in cotto su tutte le superfici calpestabili all’interno della chiesa.
Elementi decorativi
La facciata a capanna, completamente intonacata, è scandita lateralmente da due lesene lisce che sorreggono al vertice il frontone triangolare. Al centro del prospetto principale si apre il portale d'ingresso, dotato di una semplice cornice in pietra dipinta e sormontato da una lunetta contenente un dipinto murale del XX secolo, raffigurante San Martino che dona il mantello al povero. Internamente, la controfacciata ospita una cantoria pensile realizzata in legno nel XIX secolo, su cui è collocato l'organo di Nicomede Agati e fratelli del 1870, restaurato dai fratelli Marin di Genova circa un secolo dopo. Presso l'ingresso, un'acquasantiera a colonna in marmo bianco ricorda il primo centenario dell'ampliamento della chiesa. Sulla parete destra vicino alla controfacciata, una nicchia nel muro, delimitata da un cancellino in ferro, ospita il fonte battesimale, dono del sacerdote Ezio Barontini. A metà dell'aula, si fronteggiano due altari laterali, privi di mensa ed eretti in pietra dipinta nel XIX secolo: a destra, coronato dal monogramma di Maria, il dossale accoglie la moderna statua dell'Immacolata Concezione, mentre a sinistra ospita quella di Sant'Antonio da Padova. L'area presbiteriale, conclusa da un abside semicircolare con catino dipinto, è introdotta da un arco trionfale sorretto da due colonne in pietra dipinta ed accoglie al centro l'Altare maggiore. Quest'ultimo, costruito nel XX secolo, è costituito da una base in pietra di blocchi ben squadrati e da una mensa formata da una spessa lastra di pietra grigia. Addossata alla parete absidale, è presente la cattedra in legno del coro ottocentesco oggi scomparso, sormontata dal dipinto murale di San Martino, condotto a monocromo da Raffaello Tempesti nel 1841.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1990-1995)
Lo spazio liturgico è stato modificato con la costruzione del nuovo Altare maggiore, realizzato con blocchi di pietra locale ben squadrati. La sede presidenziale, collocata al centro della parete absidale è stata ricavata riutilizzando la cattedra del coro ottocentesco. A sinistra dell'Altare è posto un moderno ambone in legno, mentre a destra un ottocentesco tabernacolo in legno dipinto e dorato è stato collocato su un piedistallo in pietra appena sbozzata.
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