chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico San Lorenzo alle Corti Cascina Pisa chiesa parrocchiale S. Lorenzo Martire Parrocchia di San Lorenzo Martire Struttura; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi altare - aggiunta arredo (1960-1990); presbiterio - intervento strutturale (1960-1990) 1045 - 1046(citazione intero bene); 1076 - 1076(citazione intero bene); XIV - XIV(citazione intero bene); XVI - XVI(ricostruzione intero bene); 1623 - 1663(completamento intero bene); 1870 - 1872(costruzione campanile); 1915 - 1916(restauro copertura); 1944 - 1960(sostituzione organo); 1954 - 1954(restauro campanile)
Chiesa di San Lorenzo Martire
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Lorenzo Martire <San Lorenzo alle Corti, Cascina>
Altre denominazioni
S. Lorenzo Martire
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche
1045 - 1046 (citazione intero bene)
Sul paramento murario esterno, ai lati del portale d'ingresso, sono inserite due riproduzioni dell'antica epigrafe datata 1046 s.p., in cui è riportata l'iscrizione "Anno Millesimo XLVI initium huius ecclesie", riferita probabilmente alla fondazione della primitiva chiesa.
1076 (citazione intero bene)
La prima attestazione documentaria relativa alla chiesa di San Lorenzo alle Corti risale al 4 settembre 1076. La Pieve sorgeva poco distante dall'attuale, in località detta Piaggia.
XIV (citazione intero bene)
Nel XIV secolo, il pievere di San Lorenzo alle Corti comprendeva 18 cappelle e chiese succursali.
XVI (ricostruzione intero bene)
Negli anni Settanta del XVI secolo, la chiesa, minacciata dalle piene dell'Arno, fu abbandonata e ricostruita a breve distanza utilizzando il materiale di recupero proveniente dal vecchio edificio in rovina.
1623 - 1663 (completamento intero bene)
L'edificio attuale, ricostruito nel XVII secolo, fu terminato ed inaugurato nel 1623. Nel 1663, in chiesa fu eretto l'altare della Madonna.
1870 - 1872 (costruzione campanile)
Il campanile fu eretto tra il 1870 e il 1872, in sostituzione del precedente, e fu restaurato a metà del Novecento.
1915 - 1916 (restauro copertura)
Tra il 1915 e il 1916, a seguito del crollo della copertura avvenuta il 5 settembre 1910, quest'ultima fu completamente restaurata ad opera di Elia Gelli.
1944 - 1960 (sostituzione organo)
Durante la Seconda guerra mondiale, l'organo della chiesa fu gravemente danneggiato dai tedeschi. Un nuovo strumento fu inauguirato nel 1960.
1954 (restauro campanile)
Nel 1954, come testimonia la lapide apposta sul campanile, quest'ultimo fu danneggiato da un fulmine e successivamente restaurato dal popolo di San Lorenzo alle Corti.
Descrizione
La chiesa sorge nel paese di San Lorenzo alle Corti, frazione di Cascina situata nel piano di Pisa, a Nord della strada statale 67 Tosco-Romagnola. Affacciata su via Rodolfo Berretta, l'edificio è introdotto da un sagrato dotato di pavimentazione asfaltata, che funge anche da parcheggio. La struttura risulta libera su tutti i lati, tranne per le porzioni murarie ai lati della zona absidale, che risultano collegate alla canonica e al campanile. Il prospetto principale, caratterizzato da un profilo a capanna, è realizzato in pietra faccia a vista e in laterizi per la fascia al vertice che corre parallela alle linee di gronda, ad indicare un rialzamento del tetto avvenuto in epoca passata. Al centro si apre il portale principale dotato di larghi stipiti in pietra e architrave liscio, al di sopra del quale è possibile rintracciare un'apertura arcata, oggi tamponata. Nel paramento murario della facciata, sono inseriti un frammento marmoreo antropomorfo di origine incerta e due lapidi in ricordo della fondazione dell'originario edificio. Sul lato sinistro, staccato dal corpo di fabbrica della chiesa, in corrispondenza dell'abside, si erge il campanile, realizzato nel 1871 per opera del Genio Civile di Pisa. Si tratta di una torre a base quadrata con alta cella campanaria dotata di quattro monofore per l'alloggiamento di altrettante campane, e copertura piana con parapetto metallico. L'interno è ad aula unica conclusa da una scarsella absidale quadrangolare, a cui sono affiancate la sacrestia (sul lato sinistro) e la canonica (sul lato destro).
Struttura
Muratura perimetrale in pietra lasciata a vista all’esterno ed intonacata e tinteggiata all’interno. Il bozzato esterno della facciata risulta costituito da lastre squadrate regolari di diversi formati con fascia al vertice in laterizio. Lo stesso schema è riproposto in maniera analoga anche sugli altri prospetti.
Pianta
Lo schema planimetrico è ad aula unica, con presbiterio sollevato di un gradone rispetto al resto dell'aula e scarsella absidale quadrangolare introdotta da arco trionfale. Dalla zona absidale si accede lateralmente ai locali accessori: la sacrestia (sul lato sinistro) e un disimpegno di accesso alla canonica (sul lato destro). Dalla sacrestia si accede all'adiacente campanile.
Coperture
La navata è dotata di una copertura a doppia falda, costituita da capriate, terzere e travicelli in legno e grandi tavelle in cotto. L'abside è coperto da una volta a vela tinteggiata, decorata nella parte centrale. Anche la sacrestia risulta voltata a botte intonacata e tinteggiata. La copertura attuale risale al 1915-1916, quando fu completamente restaurata ad opera del sig. Elia Gelli, a seguito del crollo della precedente avvenuto il 5 settembre 1910.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione della navata è costituita da mattonelle di marmo bianco e bardiglio delle dimensioni di 17x17 cm, disposte parallelamente alle pareti, in maniera da formare un decoro cruciforme. Stesso materiale e formato è stato utilizzato per l'area presbiteriale, dove le mattonelle, accoppiate a due a due, creano un motivo a scacchiera. La pavimentazione del coro è interamente ricoperta da lastre sepolcrali in marmo bianco, mentre quello della sacrestia è formato da piastrelle di graniglia di cm 20x20, poste parallelamente alle pareti. La pavimentazione attuale dell'aula fu eseguita nel 1937 sopra la precedente, a sua volta costruita sopra un terzo pavimento, rinvenuto durante gli scavi per la realizzazione dei pilastri della cantoria.
Elementi decorativi
La facciata a capanna è costituita quasi interamente da blocchi di pietra lasciati a vista, tranne che al vertice, dove una fascia parallela al profilo di gronda è realizzata in laterizi. Il portale principale, delimitato lateralmente da due larghi stipiti e concluso da un architrave liscio, è sormontato da un'apertura tamponata, tutt'ora visibile al centro del prospetto. A sinistra, nel paramento murario,
è inserito un altorilievo in marmo bianco, frammento antropomorfo di reimpiego di difficile interpretazione. Più in basso, ai lati dell'ingresso, sono inserite due riproduzioni della lapide del 1046 s.p. in ricordo della fondazione dell'antico edificio di culto. All'interno, la chiesa a navata unica diparte dalla cantoria in controfacciata con balaustra in marmo realizzata nel 1926, al centro della quale trova posto il grande organo ligneo acquistato dalla Chiesa di Santa Caterina a Pisa nel 1924. Vicino all'ingresso, sul lato sinistro, è collocato un fonte battesimale ad immersione di forma ottagonale, ricavato da un monolite di pietra verrucana e ascrivibile all'XI-XII secolo. Addossati alle pareti laterali si trovano quattro altari gemelli, eretti nel corso del XVII secolo: la struttura, in parte in pietra serena ed in parte in muratura tinteggiata a finto marmo, è caratterizzata da due semicolonne laterali a sostegno del timpano spezzato, al centro del quale è inserito il monogramma di Cristo. Tutti gli altari laterali sono privi di mensa, di cui restano solo le colonne di sostegno, oggi addossate alla muratura. Il primo sulla parete sinistra, eretto da Tommaso Ruschi nel 1630, ospita una tela raffigurante l'Annunciazione, riproduzione del dipinto di Giovanni Bilivert del 1611, conservato nella chiesa San Nicola di Pisa, mentre il secondo, sullo stesso lato, costruito nel 1663, è dedicato alla Vergine Assunta. Lungo la navata destra si susseguono il primo altare di patronato della famiglia Favilli, datato 1632 s.p., con tela di San Carlo Borromeo, e il secondo consacrato alla Vergine e ai santi Giuseppe e Antonio Abate e costruito dalla famiglia Barasaglia nel 1651. Tra i gli altari laterali sono collocati due confessionali a tre fornici tinteggiati a finto marmo.
Un alto arco trionfale introduce all'area presbiteriale, delimitata da una balaustra marmorea del 1941: al centro campeggia l'Altare maggiore in marmo bianco con intarsi in marmo rosso, caratterizzato da grandi volute a sostegno della mensa e dotata di paliotto e cartiglio centrale. Tra i gradini, si inserisce il tabernacolo marmoreo sormontato da testine alate, con porticina in argento cesellato realizzata nel 1935. Ai lati dell'arco, entro nicchie ricavate nella muratura, sono collocate le statue devozionali di San Luigi Gonzaga e di San Francesco, mentre al vertice, immediatamente sotto la copertura, il 27 marzo 2005 è stata inserita una statua del Cristo risorto. Alle spalle dell'Altare maggiore si colloca il coro ligneo ottocentesco. Sulle pareti della scarsella absidale sono esposti due dipinti seicenteschi, il Martirio di San Lorenzo e La Vergine Maria con San Ranieri e una tela moderna raffigurante l'Ultima Cena, opera del pittore pisano Tommaso Toncelli del 1997.
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (1960-1990)
Al centro del presbiterio è conservato l'Altar maggiore preconciliare, davanti al quale sono stati inseriti una nuova mensa in legno per la celebrazione "versus populum" e un ambone in marmo bianco.
presbiterio - intervento strutturale (1960-1990)
La balaustra, realizzata ed installata nel 1941 in occasione della visita pastorale, è stata ridotta e spostata ai lati del presbiterio in epoca imprecisata.