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Pontedera
Pisa
chiesa
parrocchiale
S. Giuseppe
Parrocchia di San Giuseppe
Struttura; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1960-1965)
XVII - XVII(preesistenze intero bene); 1944 - 1944(distruzione preesistenze); 1950 - 1960(costruzione intero bene); 1957 - 1957(citazione intero bene); 1958 - 1958(costruzione intero bene); 1960 - 1960(citazione intero bene); 1962 - 1962(consacrazione intero bene); 1966 - 1966(costruzione cappella sinistra); 1974 - 1976(costruzione/inaugurazione cappella destra); 2012 - 2012(completamento facciata)
Chiesa di San Giuseppe
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Giuseppe <Pontedera>
Altre denominazioni S. Giuseppe
Autore (ruolo)
Rossi, Ferdinando (progettista)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche

XVII  (preesistenze intero bene)

La primitiva chiesa di San Giuseppe, che ancora sopravvive in alcuni ruderi nei pressi del Ponte sull'Era, fu benedetta nel 1680. Intorno al 1759, la chiesa accolse un'immagine della Vergine, detta la Madonna del Divin Aiuto, e divenne luogo di venerazione.

1944  (distruzione preesistenze)

La vecchia chiesa di San Giuseppe al Ponte fu distrutta dai bombardamenti del 1944.

1950 - 1960 (costruzione intero bene)

Dopo la Seconda guerra mondiale, il titolo della seicentesca chiesa di San Giuseppe fu trasferito alla nuova chiesa, costruita dalla ditta Gemignani su progetto di Ferdinando Rossi, nel quartiere di edilizia popolare detto "Fuori ponte" e in seguito "Oltrera".

1957  (citazione intero bene)

L'11 febbraio 1957, l'Arcivescovo di Pisa Mons. Ugo Camozzo istituì la nuova parrocchia di San Giuseppe.

1958  (costruzione intero bene)

La prima pietra della nuova chiesa di san Giuseppe fu posta alla presenza delle autorità da Mons. Mario Bernardini il 28 settembre 1958.

1960  (citazione intero bene)

Il 19 marzo 1960, la chiesa ancora incompiuta fu aperta al culto.

1962  (consacrazione intero bene)

Il 10 marzo 1962, la chiesa, ancora in fase di completamento, venne consacrata dall'Arcivescovo di Pisa Mons. Ugo Camozzo.

1966  (costruzione cappella sinistra)

Nel 1966 venne aggiunta la cappella sinistra.

1974 - 1976 (costruzione/inaugurazione cappella destra)

Nel 1974, don Enzo Lucchesini, primo parroco di San Giuseppe, pose la prima pietra per la costruzione della cappella della Madonna, inaugurata il 19 marzo 1976.

2012  (completamento facciata)

Nel 2012, fu realizzato un mosaico in piastrelle di ceramica sulla facciata dalla chiesa.
Descrizione

La chiesa di San Giuseppe sorge nel quartiere detto "Oltrera", presso la periferia Est della città di Pontedera. I lavori di costruzione, eseguiti su progetto dell’architetto-ingegnere Ferdinando Rossi, furono intrapresi il 28 settembre 1958 e non ancora del tutto conclusi il 19 marzo del 1960, quando la chiesa venne aperta al culto. L’edificio occupa un ampio lotto ed è libero su tutti i lati, ad eccezione di una costruzione utilizzata per le attività parrocchiali, addossata sul lato Sud. La casa canonica, invece, si trova a Nord, poco distante dalla chiesa. Il prospetto principale è separato dalla strada antistante da un grande sagrato asfaltato. Tramite una larga e breve scalinata si raggiunge il loggiato che occupa la parte inferiore della facciata, mentre la parte superiore, conclusa da una copertura a doppio spiovente, è formata da un'ampia specchiatura decorata a mosaico. I prospetti laterali e tergale dell'edificio, privi di intonaci, presentano una muratura a vista in pietra con ricorsi in laterizio. Internamente la chiesa si presenta ad aula unica, dotata di due ampie cappelle laterali. Il presbiterio, sollevato di tre gradoni rispetto al resto dell'aula, è concluso da un'abside semicircolare. La sacrestia si raggiunge tramite una porta aperta sulla parete sinistra, vicino alla controfacciata.
Struttura
Muratura perimetrale costituita da pietre con ricorsi di laterizio lasciati a vista. Risultano intonacate le murature della facciata, della cappella destra e del volume contenente sacrestia e centrale termica. Completamente intonacato e tinteggiato anche l’interno.
Pianta
Schema planimetrico ad aula unica conclusa da un presbiterio sollevato di tre gradoni rispetto al resto dell’aula e da una grande abside semicircolare. Sulle pareti laterali della navata si aprono due ampie cappelle, a sinistra quella dedicata al Santissimo Sacramento e a destra quella della Madonna del Divino Aiuto. In prossimità dell’ingresso, sulla parete sinistra, una porta conduce alla sacrestia. Nello stesso volume, ma con accesso dall’esterno, si trova il locale tecnico occupato dalla caldaia.
Coperture
La copertura dell’aula presenta un solaio inclinato a doppia falda, con leggera pendenza, in latero-cemento intonacato e nervature in c.a. a vista. Stessa copertura per le cappelle laterali, con ilpasso delle nervature più ampio. L'abside è coperto da una struttura con travi ricalate a raggiera.
Pavimenti e pavimentazioni
L’aula presenta una pavimentazione in marmo di Trani con piastrelle delle dimensioni di 25x50 cm, disposte a cesto. La stessa pavimentazione è utilizzata per le cappelle laterali sia per quel che riguarda il formato che per la posa. La pavimentazione del presbiterio, così come quella delle cappelle laterali, è realizzata con piastrelle di formato 40x40 cm, posate in diagonale.
Elementi decorativi
La facciata, intonacata e tinteggiata, si presenta suddivisa in due ordini sovrapposti: quello inferiore, occupato da un grande loggiato, è dotato di ampie vetrate che fungono sia da finestre che da portali ed è decorato presso le estremità da due mosaici raffiguranti San Francesco d’Assisi e Santa Caterina da Siena, realizzati nel 2012 con piastrelle ceramiche vetrate. Con la stessa tecnica e nello stesso anno è stato realizzato il grande mosaico che domina l'ordine superiore del prospetto, raffigurante la Sacra famiglia (ditta Ristori e Vallini s.n.c.). Internamente l'aula, tinteggiata di bianco, è caratterizzata da uno stile scarno ed essenziale: le pareti laterali, interrotte sotto la copertura da due sequenze di finestre a nastro con vetrate policrome, sono ornate dalle stazioni della Via crucis, opera di Vinicio Modesti degli anni Sessanta del Novecento. Vicino al presbiterio, si aprono due ampie cappelle: quella sinistra, dedicata al Santissimo Sacramento, ospita un altare con mensa in marmo su basamento tronco-piramidale rovesciato bocciardato. Nello spessore della mensa è incisa la seguente iscrizione, riferibile all'edificazione della cappella e del relativo altare: “I FEDELI NEL V ANNIVERSARIO D’INGRESSO IN PARROCCHIA DEL PARROCO DON VASCO BERTELLI 30-10-1965”. Sulla parete di fondo il tabernacolo con struttura in rame ed onice verde è affiancato da teorie di angeli, eseguiti in terracotta invetriata dal Modesti intorno agli anni Sessanta dello scorso secolo. Sopra, è esposta una tavola dipinta con La cena in Emmaus, opera del pontederese Maurizio Magretti del 1996. La cappella destra, dedicata alla Madonna del Divino Aiuto, è dotata di una pala in ceramica invetriata con “Scene della vita di Maria”, sempre del Modesti, al centro della quale campeggia l'immagine della Madonna del Divino Aiuto. In alto, trova posto un'opera ceramica raffigurante la colomba dello Spirito Santo, realizzata intorno al 2000, dalla ceramista Carla Bianchi. L'area presbiteriale, sollevata di tre gradoni rispetto al resto dell'aula, ospita al centro l'Altare maggiore, a sua volta rialzato di tre gradini, costituito da una mensa in marmo con basamento tronco-piramidale rovesciato bocciardato. Sul lato destro del presbiterio è collocato il leggio, realizzato con la stessa materia e tecnica dell'altare, mentre sul lato opposto si trova il fonte battesimale in terracotta invetriata, caratterizzato dalla raffigurazione del Battesimo di Gesù, opera di Dino Nannipieri del 1991. La sede, addossata all’emiciclo dell’organo, è valorizzata da schienali in legno ad andamento degradante e sormontata dalle canne d’organo in rame. Ai lati, decorano lo spazio le statue in legno della Madonna e del San Giuseppe, eseguite da Walter Pancheri nel 2004.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1960-1965)
La chiesa è stata edificata secondo le indicazioni del Concilio Vaticano II in materia di adeguamento liturgico.
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