chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico San Giovanni alla Vena Vicopisano Pisa chiesa parrocchiale S. Giovanni Evangelista Parrocchia di San Giovanni Evangelista Struttura; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi presbiterio - aggiunta arredo (1990) 975 - 975(citazione intero bene); XVI - XVI(ricostruzione intero bene); 1590 - 1593(citazione intero bene); 1723 - 1723(trasferimento croce dipinta); 1828 - 1840(ricostruzione intero bene); 1851 - 1851(costruzione campanile); 1944 - 2005(spostamento ricomposizione fonte battesimale confessionale); 1973 - 1973(ricollocazione croce dipinta)
Chiesa di San Giovanni Evangelista
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Giovanni Evangelista <San Giovanni alla Vena, Vicopisano>
Altre denominazioni
S. Giovanni Evangelista
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche
975 (citazione intero bene)
La più antica attestazione dell'esistenza della chiesa di San Giovanni alla Vena risale al 15 ottobre 975. Nel documento, la pieve battesimale intitolata a San Giovanni Battista e a San Pietro Apostolo sorgeva nel luogo detto "Vena".
XVI (ricostruzione intero bene)
La chiesa sorgeva sulla riva sinistra dell'Arno, assai vicina all'argine del fiume. A seguito delle continue inondazioni, alla fine del XVI secolo, l'edificio fu abbandonato e ricostruito in un luogo più protetto e sicuro, utilizzando il materiale della chiesa precedente.
1590 - 1593 (citazione intero bene)
Ricostruita alla fine del XVI secolo, la chiesa, che già da tempo aveva perduto la dedicazione a San Pietro, cambiò l'intitolazione da San Giovanni Battista a San Giovanni Evangelista.
1723 (trasferimento croce dipinta)
Nel 1723, la croce dipinta attribuita ad Enrico di Tedice, conservata nella cappella della Madonna del Rosario nella Pieve di San Giovanni alla Vena, fu trasferita nell'oratorio del Castellare.
1828 - 1840 (ricostruzione intero bene)
Nel XIX secolo, la chiesa cinquecentesca e il seicentesco oratorio della Compagnia di Santo Stefano furono distrutti. I materiali dei due edifici demoliti vennero utilizzati per ricostruire la chiesa parrocchiale e farla di dimensioni più ampie. I lavori furono interrotti nel 1830 per essere ripresi soltanto nel 1838. La consacrazione avvenne nel 1839, anche se la chiesa fu completata l'anno seguente.
1851 (costruzione campanile)
Il campanile fu eretto nel 1851 e costruito sopra il precedente terminante a cupola.
Nei primi mesi del 1944, il confessionale inserito nella parete sinistra della navata laterale fu smontato e al suo posto fu collocato il nuovo fonte battesimale. In seguito, furono ritrovati due pezzi appartenenti al confessionale smontato e fu deciso di procedere alla sua ricomposizione, rendendo necessario lo spostamento del fonte vicino all'Altare maggiore.
1973 (ricollocazione croce dipinta)
Dal 1932 al 1973, la croce fu presa in custodia dalla Soprintendenza di Pisa per sottoporre l'opera al restauro. Quando, Nel 1973, la croce dipinta medievale fu ricollocata nella chiesa parrocchiale per motivi di sicurezza.
Descrizione
La chiesa di San Giovanni Evangelista sorge al centro del borgo di San Giovanni alla Vena, nel comune di Vicopisano. Il paese, situato lungo la strada provinciale Vicarese, è protetto a Settentrione dal monte Castellare e dal monte della Verruca, mentre è rivolto a Meridione verso l'Arno. L'edificio di culto ottocentesco, costruito su un terreno degradante verso Sud, presenta il fianco destro impostato ad una quota inferiore rispetto al lato sinistro. La facciata è introdotta da un sagrato di forma trapezoidale, caratterizzato da una pavimentazione in manto bituminoso, raggiungibile attraverso una gradonata lunga quanto il prospetto principale. Quest'ultimo riprende lo schema delle facciate a salienti e riproduce lo schema tripartito delle navate interne. Nella parte inferiore, si aprono tre portali, di cui quello centrale maggiore, mentre nella parte superiore, campeggia una grande lunetta contenente un moderno mosaico. Sul fianco sinistro dell'abside si innesta il campanile a base quadrata, con cella campanaria caratterizzata da quattro aperture arcate e copertura piana. Internamente la chiesa, a pianta basilicale, è ripartita in tre navate e conclusa da una scarsella absidale quadrangolare. La navata centrale parte dalla cantoria in controfacciata e termina con un presbiterio introdotto da un arco trionfale e sollevato di tre gradoni rispetto al resto dell'aula. In testata alle navate laterali si aprono due cappelle adiacenti al presbiterio.
Struttura
Muratura perimetrale in mattoni misti a pietra, intonacata e tinteggiata sia internamente che esternamente.
Pianta
Pianta basilicale a tre navate terminante con scarsella absidale quadrangolare. Le navate laterali sono collegate con la maggiore per mezzo di 5 archi a tutto sesto sorretti da pilastri. In controfacciata è presente una cantoria retta da due colonne, che ospita al centro il grande organo a canne. Ai lati dell'abside due porte conducono, a destra, alla sacrestia e, a sinistra, ad un vano (impronta a terra del campanile) utilizzato come magazzino e, da qui, alla canonica.
Coperture
La navata centrale è coperta da una volta a botte lunettata intonacata e tinteggiata, nelle cui lunette si alternano finestre reali e finestre dipinte. Le navate laterali e la scarsella absidale sono invece coperte con volte a vela.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione si estende uniformemente in tutte e tre le navate. Essa è costituita da marmette quadrate di marmo bianco, grigio e nero disposte in diagonale. Il materiale è stato posizionato in modo da ottenere un motivo a reticolo. Dall'altezza dei gradoni degli altari e da alcune lacune si intuisce che l'attuale pavimento è stato sovrapposto ad un impiantito precedente in epoca imprecisata. Nel presbiterio invece è presente una pavimentazione in marmo bianco e nero disposto in diagonale con effetto a scacchiera. Nel coro, la pavimentazione è costituita da marmette grigie con disposizione ortogonale alle pareti. La sacrestia presenta un pavimento in battuto alla veneziana.
Elementi decorativi
La facciata, tripartita e completamente intonacata, risulta suddivisa in due ordini sovrapposti da una cornice marcapiano e termina con un timpano triangolare. Nella parte inferiore si aprono tre portali d'accesso, profilati da una cornice in pietra serena modanata e trabeazione aggettante. L'ingresso maggiore è decorato da un'opera in bronzo realizzata da Nedo Pazzini nel 1968, raffigurante San Giovanni Evangelista. Al centro dell'ordine superiore, è inserita una grande lunetta con mosaico della Madonna con Gesù bambino sullo sfondo del paese di San Giovanni alla Vena, opera di Mario Tonus del 1955. Internamente la chiesa è scompartita in tre navate da una serie di 5 archi a tutto sesto sorretti da pilastri. La navata centrale è caratterizzata da lesene decorate con capitelli ionici a sostegno di una grande trabeazione modanata fortemente aggettante, su cui si imposta la volta lunettata. La controfacciata ospita al centro la cantoria in pietra e muratura dipinta, sorretta da due colonne doriche e ospitante il grande organo moderno. Davanti alla bussola d'ingresso, addossate ai primi due pilastri della navata centrale, trovano posto due acquasantiere in marmo, rimaneggiate. A metà delle navate laterali, si fronteggiano due altari gemelli realizzati in pietra serena: a destra, il dossale accoglie un crocifisso ligneo dello scultore Andrea Mattei, intagliato nel 1730 nella sua bottega di Porta a Mare in Pisa; a sinistra, l'altare ospita una tela con l'Annunciazione, opera del pittore livornese Giovanni Agostino Guidetti del 1770. Lungo la navata sinistra, è inserito in parete un confessionale a tre fòrnici, ornato al vertice da due volute cariche fiori e frutti. In testa alle navate laterali, adiacenti al presbiterio, si aprono due cappelle introdotte da balaustre in marmo, caratterizzate da due altari barocchi in pietra serena dotati di semicolonne a sostegno del frontone ricurvo e spezzato con cartiglio centrale: l'altare di destra, datato 1686, è dedicato alla Madonna del Carmine, mentre quello di sinistra, rimaneggiato nel corso del XIX secolo, è dedicato al Sacro Cuore di Gesù. Introdotta da un alto arco trionfale, l'area presbiteriale ospita al centro l'Altar maggiore in marmo bianco di Carrara con inserti in marmi policromi e tabernacolo intronizzato. Sormonta l'Altare preconciliare la grande croce dipinta del XIII secolo, attribuita a Enrico di Tedice. Lungo la parete di fondo della scarsella absidale, si sviluppa il coro ligneo databile intorno alla metà del XIX secolo.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (1990)
All'inizio degli anni Novanta, sono stati introdotti davanti all'Altare maggiore preconciliare una nuova mensa in legno per la celebrazione versus populum e un ambone realizzato con la stessa essenza. La sede, sempre in legno, è stata inserita a cavallo dei primi gradini che portano all'altar maggiore.