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Asciano Pisano
San Giuliano Terme
Pisa
chiesa
parrocchiale
S. Giovanni Battista
Parrocchia di San Giovanni Battista
Struttura; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1965-1975); presbiterio - intervento strutturale (2000-2010)
1137 - 1137(citazione intero bene); 1434 - 1434(citazione intero bene); XVI - XVI(citazione intero bene); 1830 - 1845(ricostruzione intero bene); 1846 - 1846(citazione intero bene); 1914 - 1914(costruzione campanile); 1950 - 1950 (costruzione pavimento); 2008 - 2016(restauro intero bene)
Chiesa di San Giovanni Battista
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Giovanni Battista <Asciano Pisano, San Giuliano Terme>
Altre denominazioni S. Giovanni Battista
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche

1137  (citazione intero bene)

La prima attestazione della chiesa di San Giovanni Battista ad Asciano risale al 1137, quando il suo nome viene menzionato nella bolla papale di Innocenzo II.

1434  (citazione intero bene)

Nel 1434, alla Pieve di Asciano furono unite anche le chiese di San Frediano ad Agnano e quella di Santa Maria a Mezzana.

XVI  (citazione intero bene)

Nel corso del XVI secolo, la chiesa subì alcuni interventi di restauro e lavori di completamento, come la costruzione di quattro altari laterali.

1830 - 1845 (ricostruzione intero bene)

Negli anni Trenta del XIX secolo, il parroco di Asciano, Don Antonio Lami, fece richiesta al Granduca di Toscana di un sussidio per ingrandire la chiesa. Insieme a cinque capimastri del luogo, presentò al Governo di Pisa un progetto per il nuovo edificio che venne quindi approvato. I lavori si dimostrarono più dispendiosi del previsto, poiché il parroco, in corso d'opera, apportò modifiche costose al progetto originario: la facciata, invece di essere intonacata, fu rivestita di conci di marmo di San Giuliano, le fondamenta furono notevolmente aumentate ed il coro fu allargato e dotato di cupola.

1846  (citazione intero bene)

Il nuovo edificio fu consacrato il 16 luglio 1846.

1914  (costruzione campanile)

La torre campanaria fu costruita nel 1914 per volontà del popolo di Asciano, come testimonia l'iscrizione sulla balaustra al vertice della costruzione.

1950 - 1950  (costruzione pavimento)

Cesare e Leo Benvenuti, in memoria delle loro consorti, donarono il pavimento di marmo alla chiesa.

2008 - 2016 (restauro intero bene)

Agli inizi del Duemila furono realizzati numerosi interventi di restauro all'edificio sacro e alle sue pertinenza: fu condotto il restauro conservativo della facciata e delle restanti superfici esterne della chiesa, furono eseguiti lavori di manutenzione alla copertura della chiesa e fu completata la sistemazione del resede della casa canonica.
Descrizione

La storia del paese di Asciano, situato ai piedi dei Monti Pisani e raggiungibile percorrendo via delle Sorgenti, è legata all'imponente opera idraulica fatta costruire dal Granduca Ferdinando I de Medici nel XVII secolo. L'acquedotto attingeva dalla cosiddetta Valle delle Fonti e convogliava l'acqua in un cisternone dove veniva filtrata e successivamente trasportata a Pisa presso Porta Santa Marta. La chiesa, perfettamente inserita nel contesto urbano, è caratterizzata da una facciata a capanna rivestita da conci ben squadrati di pietra calcarea, proveniente dalle cave di San Giuliano. Articolato in due ordini sovrapposti mediante altrettante cornici marcapiano, il prospetto risulta concluso da un timpano triangolare che reca al centro un'apertura ovale, circondata da un decoro architettonico. La parte inferiore è scandita da tre arcate pensili, di cui quella centrale dotata di portale principale, decorato da un architrave scolpito e sormontato da una lunetta con bassorilievo. Nell'ordine superiore si aprono cinque arcatelle, di dimensioni minori rispetto alle sottostanti, ospitanti tre monofore. I fianchi laterali dell'edificio, così come la parte tergale, risultano completamente intonacati, fatta eccezione per l'alto basamento costituito da conci faccia a vista, che corre lungo tutto il perimetro esterno. Sul lato destro, inserito tra sacrestia e canonica, sorge la torre campanaria a pianta quadrangolare, caratterizzato da una cella campanaria con quattro aperture a monofora e sormontato da un ordine ulteriore ospitante l'orologio e da una balaustra su cui è inserita l'iscrizione: "1914 Il Popolo".
Struttura
Muratura portante a sacco, costituita da conci in pietra e da materiale sciolto lapideo e laterizio. Tutte le murature si presentano in buono stato di conservazione.
Pianta
Schema planimetrico a navata unica concluso da una scarsella absidale rettangolare, affiancata da due cappelle laterali. Dal presbiterio, rialzato di due gradini rispetto al resto dell'aula, si accede a destra alla sacrestia e a sinistra ad un vano ad uso ripostiglio. La controfacciata ospita la cantoria in muratura sorretta da due colonne.
Coperture
L'aula della chiesa è dotata di una copertura a capanna costituita da orditura primaria e secondaria in struttura lignea, sorretta da cinque capriate. La scarsella absidale è coperta da una cupola intonacata, mentre le cappelle laterali sono dotate da volte a vela intonacate. Il manto di copertura è in cotto su tutte le falde di copertura dell’edificio.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazione a quadroni in marmo bianco e bardiglio, disposto a losanga su tutta la superficie della chiesa.
Elementi decorativi
La facciata a capanna, rivestita in conci ben squadrati di marmo di San Giuliano, è delimitata da due ampie lesene laterali e suddivisa in due ordini attraverso due sottili cornici marcapiano, ciascuna accompagnata da una serie di archetti pensili. Nell'ordine inferiore sono inserite tre archeggiature cieche, di cui quella centrale ospita il portale principale, caratterizzato da un architrave scolpito con girali vegetali e da una lunetta con bassorilievo raffigurante San Giovanni Battista che battezza Gesù Cristo, opera commissionata dal principe Ferdinando d'Austria d'Este, proprietario della fattoria d'Agnano. Nell'ordine superiore sono inserite cinque arcate pensili, di minori dimensioni rispetto alle precedenti, ospitanti tre monofore. Al centro del timpano si apre un oculo vetrato con cornice architettonica conclusa al vertice da un frontone modanato e delimitato da volute arricciolate. All'interno, la navata unica totalmente intonacata diparte dalla controfacciata che ospita al centro la cantoria in muratura con l'organo ottocentesco. La balaustra è sorretta da due colonne in pietra poggianti su due alti basamenti a pianta quadrata, in cui sono inserite due acquasantiere in marmo bianco caratterizzate da un'ampia vasca baccellata. A sinistra dell'ingresso, in una nicchia della parete, è collocata un'acquasantiera a fusto con funzione di fonte battesimale, realizzata nel 1630 in marmo bianco. Sulle pareti laterali si fronteggiano due altari gemelli riconducibili al XIX secolo, realizzati in pietra e muratura dipinta: ai lati della mensa, due colonne lisce delimitano il dossale e sorreggono al vertice l'alta trabeazione con iscrizione in lettere capitali dorate e la cornice terminale modanata e fortemente aggettante. Vicino all'area presbiteriale, si aprono due cappelle laterali: quella di sinistra è dotata di un altare in pietra e muratura dipinta simile ai precedenti, con tabernacolo in gesso dipinto a finto marmo e lapide inserita sotto la mensa che riporta la data 1720. Quella di destra, invece, è delimitata da una balaustra in marmo bianco e giallo e dotata di un altare datato 1810, realizzato in marmi policromi. Tra la cappella destra e il presbiterio, è appoggiato a pavimento un grande capitello in marmo di reimpiego, scolpito con elementi vegetali e fitomorfi e scavato al centro. L'area presbiteriale, rialzata di due gradoni rispetto al resto dell'aula, è introdotta da un arco trionfale sorretto da due alte colonne laterali. Ospita al centro l'Altare maggiore, che in epoca postconciliare fu smembrato per ricavare la mensa adatta alla celebrazione versus populum. Alle sue spalle si trovano i gradini dell'altare che accolgono al centro il tabernacolo marmoreo.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1965-1975)
L'adeguamento liturgico ha comportato una modifica strutturale del presbiterio: furono eliminate le balaustre in marmo che circoscrivevano l'area presbiteriale e fu modificato l'Altare maggiore preconciliare, la cui mensa venne separata dai retrostanti gradini e resa idonea alla celebrazione "versus populum". Durante i lavori furono modificate l'ampiezza e la disposizione dei gradini del presbiterio e fu ricostruito il pavimento, dove si fosse reso necessario a seguito del nuovo assetto dell'area. Infine, il pulpito venne rimosso e sostituito da due amboni in marmo.
presbiterio - intervento strutturale (2000-2010)
Uno dei due amboni in marmo fu eliminato e fu ripristinato il pavimento dell'area presbiteriale.
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