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Vecchiano
Pisa
chiesa
parrocchiale
S. Frediano
Parrocchia di San Frediano
Struttura; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1960-1982)
762 - 762(citazione intero bene); 967 - 967(citazione intero bene); XVI - XVII(citazione intero bene); 1570 - 1599(costruzione campanile); 1835 - 1837(ingrandimento intero bene); 1835 - 1840(ingrandimento intero bene); 1837 - 1905(elevazione campanile); 1839 - 1839(citazione intero bene); 1960 - 1980(riallestimento presbiterio); 1983 - 1984(completamento campanile)
Chiesa di San Frediano
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Frediano <Vecchiano>
Altre denominazioni S. Frediano
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche

762  (citazione intero bene)

La prima attestazione dell'esistenza della chiesa di San Frediano in Vecchiano risale all'anno 762. La chiesa dipendeva dalla Diocesi di Lucca.

967  (citazione intero bene)

La chiesa di San Frediano, citata in un documento del 4 dicembre 967, venne data a livello ad un privato dal Vescovo di Lucca Adalongo.

XVI - XVII (citazione intero bene)

Inizialmente la chiesa di San Frediano dipendeva dalla Pieve di Pugnano, mentre a partire dal XVI secolo passò a far parte della Pieve di Sant'Alessandro di Vecchiano.

1570 - 1599 (costruzione campanile)

Tra il 1570 e il 1599, la chiesa fu dotata di campanile caratterizzato da due campane.

1835 - 1837 (ingrandimento intero bene)

Il 6 giugno 1835 la chiesa di Vecchiano fu dichiarata troppo piccola per le esigenze della comunità e il 17 ottobre 1837 il Granduca di Toscana stanziò una somma di denaro necessaria a dare il via ai lavori per l'allargamento dell'edificio sacro.

1835 - 1840 (ingrandimento intero bene)

Il progetto di ingrandimento della chiesa fu affidato all'architetto Alessandro Gherardesca.

1837 - 1905 (elevazione campanile)

Con l'ingrandimento della chiesa nel XIX secolo, il vecchio campanile rimasto inalterato risultò soffocato dal nuovo edificio. Per mancanza di risorse, la piccola torre rimase tale fino al 1905, quando il parroco don Giovacchino Scaramelli decise di rialzata di 5 metri.

1839  (citazione intero bene)

La chiesa fu ultimata il 25 agosto 1839 e fu benedetta quello stesso giorno dal parroco Luigi Prato.

1960 - 1980 (riallestimento presbiterio)

Negli anni Sessanta, fu demolito l'Altare maggiore preconciliare e ideato il nuovo allestimento dell'area presbiteriale, secondo il progetto di Maria Adriana Giusti.

1983 - 1984 (completamento campanile)

Il campanile ospitò due campane fino al 1983, mentre ne accolse quattro a partire dal 1983-1984, grazie all'interessamento del parroco don Franco Nannipieri e la comunità di Vecchiano.
Descrizione

La chiesa di San Frediano, ricostruita ed ampliata nel 1835, sorge nella zona est dell'abitato di Vecchiano, un tempo corrispondente alla località di Vecchiano Minore, in contrapposizione alla più centrale Vecchiano Maggiore gravitante intorno alla chiesa di Sant'Alessandro. La facciata a capanna, completamente intonacata, è coronata da un frontone triangolare includente al centro uno stemma in marmo raffigurante il santo titolare. Nella parte inferiore del prospetto si inserisce il portale d'ingresso principale, affiancato sul lato sinistro da una porzione affiorante del vecchio portale in pietra archivoltato, e nella parte superiore si aprono due finestre centinate. Il fianco destro, libero ed affacciato su via delle Cave, presenta due finestre a lunetta e un secondo portale di accesso alla chiesa, mentre il fianco sinistro si trova in aderenza con la canonica, le aule parrocchiali e la sacrestia e risulta privo di aperture. Infine, la parete absidale è dotata di due finestre strombate di forma rettangolare. Inserito tra il fianco sinistro della chiesa e la casa canonica, sorge il campanile a base quadrangolare, completamente intonacato. La cella campanaria è caratterizzata da un'apertura a monofora per lato e da una copertura piana profilata da balaustra. Internamente, la chiesa si presenta a navata unica conclusa da un'abside semicircolare.
Struttura
Muratura portante a sacco, costituita da conci in pietra e da materiale sciolto lapideo.
Pianta
Schema planimetrico a navata unica con abside semicircolare caratterizzato da peristilio. L'area presbiteriale, rialzata di due gradoni rispetto al resto dell’aula, ospita sulla parete sinistra una porta che conduce alla sacrestia, da cui a sua volta si può accedere al campanile. In controfacciata è inserita la cantoria, costituita da balconata sorretta da quattro colonne.
Coperture
L'aula è dotata di copertura a capanna, costituita da orditura primaria e secondaria in struttura lignea sorretta da cinque capriate. L'abside è completata da un catino semisferico affrescato, introdotto da una volta a botte, anch'essa dipinta. La sacrestia ha una copertura piana in laterocemento. Manto di copertura in cotto su tutte le falde di copertura dell’edificio.
Pavimenti e pavimentazioni
La chiesa è dotata di una pavimentazione a quadroni in marmo di colore bianco e bardiglio, disposto a losanga. In sacrestia si trova una pavimentazione in battuto di cemento.
Elementi decorativi
La facciata a capanna, completamente intonacata, è introdotta da un breve sagrato e da un ampio piazzale che si estende per tutta la lunghezza della casa canonica. Due spesse paraste angolari delimitano il prospetto principale e sostengono il frontone triangolare, profilato da cornice modanata e decorato al centro con lo stemma di San Frediano. Il portale d'ingresso è sovrastato da due finestre centinate e fiancheggiato, sul lato sinistro, da tracce del portale originario in pietra calcarea, completo di architrave e lunetta. All'interno, la chiesa si presenta ad aula unica, coperta da un tetto a capriate lignee e conclusa da un'abside semicircolare completo di peristilio. In controfacciata è inserita la cantoria ottocentesca, sorretta da due colonne centrali e da due semipilastri laterali e dotata di una balaustra in muratura dipinta a finto marmo, che ospita l'imponente organo in legno della ditta Tronci, datato 1847. A destra del portone centrale, è collocato un fonte battesimale in marmo bianco del 1930, mentre sulle pareti laterali si inseriscono tre confessionali a tre fòrnici, di cui quello centrale centinato, riconducibili al XIX secolo. A metà dell'aula, si fronteggiano due altari ottocenteschi gemelli, costituiti da mensa e dossale rettangolare realizzato in muratura condotta a marmorino: sulla parete destra, l'altare dedicato a Sant'Agata con il dipinto della santa in carcere, mentre sulla parete opposta, l'altare dedicato alla Madonna, con il monogramma di Maria al vertice inserito entro ghirlanda fiorita, sulla cui mensa è appoggiato il ricco trono in legno dorato contenente l'immagine della Madonna delle Grazie. L'area presbiteriale è introdotta dall'arco trionfale, affiancato da due dipinti murali condotti a monocromo raffiguranti i santi Pietro e Paolo entro nicchie, e caratterizzata dal monumentale peristilio. L'adeguamento liturgico ha comportato l'inserimento al centro del presbiterio della mensa per la celebrazione versus populum in marmo bianco, di un ambone dello stesso materiale e di un tabernacolo proveniente dall'altare preconciliare ed inserito sopra una moderna colonna marmorea. Alle spalle, è collocata la sede in legno, ornata dalle statue devozionali della Madonna del Rosario e di San Francesco. Le decorazioni pittoriche che ornano la copertura del deambulatorio e la zona presbiteriale sono riconducibili al XIX secolo: nel catino absidale è raffigurato San Frediano in gloria, mentre la volta a botte sopra l'Altar maggiore è rifinita da un motivo a lacunari.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1960-1982)
L'adeguamento liturgico ha comportato l’inserimento al centro del presbiterio di una mensa per la celebrazione "versus populum", in sostituzione dell'altare maggiore preconciliare, di un ambone e di un tabernacolo in marmo bianco, secondo il progetto di Maria Adriana Giusti.
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