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San Frediano a Settimo
Cascina
Pisa
chiesa
parrocchiale
S. Frediano M.
Parrocchia di San Frediano
Struttura; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Facciata; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1980)
1178 - 1178(citazione intero bene); 1275 - 1299(citazione intero bene); XV - XV(citazione intero bene); 1496 - 1496(citazione intero bene); XVI - XVI(citazione intero bene); 1596 - 1596(citazione intero bene); XVII - XVII(citazione intero bene); XVIII - XVIII(costruzione campanile); 1736 - 1786(costruzione coro); 1787 - 1787(restauro intero bene); 1872 - 1872(ampliamento intero bene); 1878 - 1878(consacrazione intero bene); 1929 - 1929(restauro paramento murario esterno); 1982 - 1986(restauro intero bene)
Chiesa di San Frediano Martire
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Frediano Martire <Cascina, San Frediano a Settimo>
Altre denominazioni S. Frediano M.
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche

1178  (citazione intero bene)

La prima attestazione documentaria dell'esistenza della chiesa di San Frediano, detta "a Lama" dal nome della località, risale al 24 settembre 1178. La chiesa era dipendente dalla pieve di San Casciano.

1275 - 1299 (citazione intero bene)

Dall'ultimo quarto del Duecento la chiesa fu detta "ad Septimum", cioè "ad septimum lapidem" dalla città di Pisa.

XV  (citazione intero bene)

Nel 1455, la chiesa di San Frediano fu elevata a propositura da Papa Pio II.

1496  (citazione intero bene)

Nel 1496, la chiesa di Santo Stefano a Macerata fu annessa alla chiesa di San Frediano a Settimo.

XVI  (citazione intero bene)

Nel XVI secolo, le chiese di San Frediano e di San Benedetto furono unite sotto la stessa parrocchia. In seguito, la prima decadde a favore della seconda, che divenne cura indipendente.

1596  (citazione intero bene)

Nel 1596 l'Arcivescovo dal Pozzo riportò a San Frediano la cura delle anime e tutti i benefici che la chiesa aveva precedentemente.

XVII  (citazione intero bene)

Nel XVII secolo, i documenti riportano che la chiesa di San Frediano era caratterizzata da una pianta rettangolare ad unica navata e da un campanile a vela bifido.

XVIII  (costruzione campanile)

Alla fine del XVIII secolo, il campanile bifido che coronava la chiesa venne sostituito dalla torre campanaria, rimaneggiata nel corso del XX secolo.

1736 - 1786 (costruzione coro)

Nel 1736, il proposto Tommaso Cortesi fece realizzare a sue spese il coro semicircolare e, nel 1786, furono costruite le cappelle laterali del transetto e la cupola, su disegno dell'ingegnere Niccolaio Stasci.

1787  (restauro intero bene)

Nel 1787, la chiesa di San Frediano fu sottoposta a importanti lavori di ristrutturazione su progetto dell'architetto Giovanni Andreini: la pianta rettangolare fu mantenuta ad aula unica ed ingrandita con l'aggiunta del nuovo coro quadrangolare.

1872  (ampliamento intero bene)

Nel 1872, furono eseguiti nuovi lavori di ampliamento alla chiesa che le conferirono lo schema a croce latina: furono edificate le due cappelle laterali e costruito il nuovo coro, che andò ad occupare parte del vecchio cimitero e parte della canonica. Sopra al vecchio coro fu impostata la cupola.

1878  (consacrazione intero bene)

Nel 1878, il nuovo edificio e l'altare dell'Immacolata Concezione furono consacrati dall'Arcivescovo di Pisa Paolo Micallef.

1929  (restauro paramento murario esterno)

Nel 1929, il parroco Giuseppe Orsini fece effettuare saggi nel paramento murario esterno della chiesa, riportando alla luce i lacerti di muratura originaria conservati sotto l'intonaco.

1982 - 1986 (restauro intero bene)

Tra il 1982 e il 1986, la chiesa fu sottoposta a lavori di restauro: fu realizzata la sala parrocchiale e ristrutturati i paramenti esterni di chiesa e campanile.
Descrizione

La chiesa sorge nel centro storico del paese di San Frediano a Settimo, frazione del Comune di Cascina, esteso sulla riva sinistra dell'Arno. Posto su terreno pianeggiante, l'edificio si affaccia su un ampio sagrato pavimentato con masselli autobloccanti rettangolari, disposti a spina diagonale. Il fianco sinistro risulta libero e parallelo alla strada, mentre quello destro è costruito in aderenza alla casa canonica e agli altri locali parrocchiali che lo circondano fino ad inglobare anche la parte tergale. La facciata principale, intonacata e tinteggiata di rosa, presenta un grande portale profilato da cornice e timpano triangolare in pietra serena. In asse con l'ingresso, si inserisce una finestra rettangolare, oggi tamponata, anch'essa inquadrata in pietra. Il prospetto è delimitato lateralmente da due spesse lesene angolari poste a sostegno di una grande trabeazione, coronata da frontone mistilineo. A sinistra del portale principale, è visibile una porzione del paramento murario originario, realizzato in conci di pietra verrucana: in questo punto sono riconoscibili tracce dell'accesso medievale alla chiesa, costituite dallo stipite sinistro, dall'architrave e dalla lunetta. Parte dello stesso tessuto murario si conserva anche lungo tutto il fianco sinistro, dove i conci ben squadrati, scoperti dall'intonaco, sono lasciati a faccia-vista. Il campanile si erge sul lato destro dell'edificio, in corrispondenza con l'innesto della canonica: la torre a base quadrata, completamente intonacata, è caratterizzata da un primo ordine di bifore, incorniciate da un arco a tutto sesto, e da una cella campanaria dotata di quattro monofore, delimitata da una balaustra metallica fortemente aggettante e conclusa da un'alta cuspide. All'interno, la chiesa si presenta ad aula unica con transetto e scarsella absidale quadrangolare. Sulla parete sinistra dell'abside si apre una porta che conduce in sacrestia. Il presbiterio, sollevato di due gradoni rispetto al resto dell'aula, è introdotto da un ampio arco trionfale e delimitato da una balaustra marmorea. In controfacciata è inserita una cantoria in muratura, poggiante su coppia di colonne.
Struttura
Muratura perimetrale in laterizio misto a pietra intonacata sia internamente che esternamente. In alcune zone del prospetto sinistro sono presenti scorci di muratura in blocchi squadrati di verrucano di varia pezzatura.
Pianta
Schema planimetrico ad aula unica con transetto e scarsella absidale quadrangolare. Sulla parete sinistra dell'abside si apre una porta che conduce in sacrestia e, da qui, ad un locale utilizzato per la pastorale. Sulla parete Ovest del transetto sinistro è presente un secondo accesso alla chiesa. A metà navata, dalla parete destra, si raggiunge la casa canonica. In controfacciata, è inserita una cantoria in muratura poggiante su coppia di colonne.
Coperture
L'aula presenta una copertura a doppia falda con struttura costituita da capriate, terzere e travicelli in legno, mezzane in cotto e manto in coppi ed embrici alla toscana. L'abside è dotata di una volta a vela intonacata e dipinta a monocromo. I bracci del transetto sono coperti da volte a crociera semplicemente tinteggiate. All'incrocio dei bracci del transetto si inserisce la cupola dipinta da Nicola Torricini.
Pavimenti e pavimentazioni
L'aula è dotata di una pavimentazione realizzata nel 1936, costituita da mattonelle quadrate di marmo bianco e bardiglio disposte a losanga. Una fascia di piastrelle in marmo bianco, disposte ortogonalmente alle pareti, attraversa longitudinalmente tutta la navata a costituire una sorta di guida che collega l'ingresso con l'Altar maggiore. Piastrelle analoghe a quelle dell'aula, ma di dimensioni inferiori, pavimentano il presbiterio comprese le cappelle del transetto. Il coro presenta un pavimento in piastrelle chiare di graniglia delle dimensioni di 20x20 cm posate parallelamente alle pareti e con inserti angolari più scuri a formare un motivo a losanga. Nella sacrestia il pavimento è formato da cementine bianche e nere, disposte a scacchiera. Nel locale adiacente, pavimentazione a graniglia di 20x20 cm, "sale e pepe".
Facciata
La facciata, coronata da un frontone mistilineo, è delimitata lateralmente da due massicce lesene, caratterizzate da basi in pietra serena e capitelli compositi, oggi quasi totalmente scomparsi. Al centro si apre il portale principale, profilato in pietra serena e cimato da timpano triangolare. In asse con l'ingresso si inserisce una finestra rettangolare tamponata, includente una terracotta smaltata con l'immagine della Madonna delle Grazie, eseguita nel 2015. Sul lato sinistro del prospetto, l'intonaco interrotto rileva la porzione muraria originaria, in cui è riconoscibile traccia del portale archivoltato medievale, realizzato in conci di pietra verrucana.
Elementi decorativi
Internamente la chiesa si presenta a croce latina, con pareti intonacate scandite da lesene ad ideale sostegno di una cornice modanata ed aggettante che corre lungo tutto il perimetro della chiesa. In controfacciata, ai lati del portone d'ingresso, sono collocate due acquasantiere a colonna in marmo bianco, una delle quali datata 1610. Al di sopra si inserisce la cantoria in muratura, che ospita al centro l'organo realizzato da Filippo Tronci nel 1821, dotato di una cassa in legno intagliata dal pistoiese Giulio Martini. Nella prima campata, sulla parete sinistra, trova posto il fonte battesimale in marmo bianco, costruito con materiale settecentesco di reimpiego proveniente dalla Pieve di San Casciano e qui collocato nel 1910. L'opera è composta da una vasca a forma di conchiglia con basamento a voluta e da una soprastante cassetta rettangolare ornata da profonde baccellature. Nella campata successiva, si fronteggiano due nicchie a parete, incorniciate in marmo bianco, entro cui sono inserite due bassorilievi in terracotta invetriata, eseguiti da Vinicio Modesti nel 1963 e raffiguranti i santi Antonio da Padova e Teresa di Lisieux. A circa metà dell'aula si collocano due altari laterali gemelli, realizzati alla fine del XVIII secolo: la mensa, eseguita in marmo bianco, bardiglio e breccia, presenta un ripiano in pietra serena e gradini in marmo rosso e giallo, al centro dei quali si inserisce il tabernacolo. Il dossale mistilineo è delineato da volute a stucco ed impreziosito al vertice da una raggiera dorata con rilievo della colomba dello Spirito Santo. L'altare sinistro, dedicato a San Pietro, ospita una tela settecentesca raffigurante il santo di Giovan Battista Tempesti, mentre l'altare destro accoglie la tavola della Madonna delle Grazie, attribuita alla bottega di Turino Vanni e ascrivibile al XIV secolo. Seguono due confessionali a parete tripartiti in muratura intonacata e tinteggiata. L'area presbiteriale, rialzata di due gradoni rispetto al resto dell'aula e cinta da balaustra marmorea, è introdotta da un ampio arco trionfale ornato al vertice da una grande cartella contenente il nome del santo patrono. Nei bracci del transetto, si aprono due cappelle laterali ottocentesche dotate di due piccoli altari, entrambi addossati alle pareti rivolte a Est: simili tra loro per materia e struttura, sono caratterizzati da una mensa in marmo bianco poggiante su pilastrini scanalati, da un paliotto realizzato in marmi policromi e da un dossale concluso da un frontone ricurvo e spezzato con cartiglio centrale. L'altare di destra fu eretto nel 1878 per volontà di Gaetano Fortini e dedicato all'Immacolata Concezione. Ospita al centro una nicchia decorata ad imitazione della grotta di Lourdes con la statua della Madonna, datata 1930. Quello di sinistra, dedicato a San Giuseppe, è sormontato da un cartiglio in marmo con l'iscrizione "ALTARE PRIVILEGIATO QUATIDIANO PERPETUO PRO DEFUNCTIS". Il dossale è ornato da una tavola dipinta da Riccardo Torricini del XIX secolo, decorata da teste di cherubino e fiori su fondo dorato, che funge da coperta alla piccola tela centrale raffigurante San Giuseppe con Gesù Bambino. Sulla parete opposta all'altare, è inserito in nicchia il piccolo crocifisso ligneo attribuito alla scuola di Giovanni Pisano del XIV secolo, restaurato nel 2009. Al centro, sotto la cupola affrescata da Nicola Torricini con la Madonna Incoronata fra angeli, è collocato l'Altar maggiore, fatto costruire nel 1844 dal proposto Lorenzo Del Punta. L'altare è realizzato in marmo bianco con intarsi in marmo giallo e verde, completo di gradini e tabernacolo intronizzato. Al centro della parete di fondo, è inserita in nicchia la moderna statua del santo titolare. Sulla volta che sovrasta il coro sono visibili i dipinti murali a monocromo raffiguranti San Frediano, San Pietro e San Paolo, opera di Riccardo Torricini.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1980)
L'adeguamento liturgico ha comportato l’inserimento di una mensa in legno per la celebrazione liturgica "versus populum" al centro del presbiterio, davanti all'Altare maggiore preconciliare. Quest'ultimo, così come le balaustre in marmo che delimitano l'area, si conservano integri.
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