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Ponterosso
Pietrasanta
Pisa
chiesa
parrocchiale
S. Bartolomeo Apostolo
Parrocchia di San Bartolomeo
Struttura; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1975-2010)
XII - XII(citazione intero bene); XIII - XIII(citazione intero bene); XVII - XVII(preesistenze sagrato); 1787 - 1798(citazione intero bene); 1930 - 1930(citazione intero bene); 1944 - 1950(ricostruzione intero bene); 1963 - 1963(consacrazione intero bene); 2005 - 2005(restauro canonica)
Chiesa di San Bartolomeo Apostolo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Bartolomeo Apostolo <Ponterosso, Pietrasanta>
Altre denominazioni S. Bartolomeo Apostolo
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche

XII  (citazione intero bene)

La prima chiesa di Ponterosso probabilmente risaliva al XII secolo, quando ancora esisteva il borgo di Brancagliano, successivamente distrutto dai lucchesi nel 1167.

XIII  (citazione intero bene)

Quando il borgo fu ricostruito, fu dotato di un oratorio dedicato a San Bartolomeo, di dimensioni assai più piccole rispetto all'edificio precedente. La chiesa, attestata dal XIII secolo (1219), era dipendente dalla pieve di Vallecchia e appartenente alla Diocesi di Luni.

XVII  (preesistenze sagrato)

Un pozzo seicentesco è posizionato al centro del sagrato della chiesa odierna.

1787 - 1798 (citazione intero bene)

Il 4 luglio 1787 la chiesa di Ponterosso passò sotto la giurisdizione della Diocesi di Pontremoli, mentre il 18 settembre 1798 passò sotto quella di Pisa.

1930  (citazione intero bene)

Il 17 settembre 1930 la chiesa di San Bartolomeo, fino a quel momento dipendente dalla propositura di Querceta, fu elevata a parrocchia dall'Arcivescovo di Pisa Cardinal Maffi.

1944 - 1950 (ricostruzione intero bene)

I pesanti bombardamenti che colpirono il territorio versiliese durante la Seconda guerra mondiale non risparmiarono nemmeno il paese di Ponterosso: il 24 luglio 1944 la chiesa di San Bartolomeo fu parzialmente distrutta. Ricostruita nel Dopoguerra, fu riaperta al culto il primo luglio 1950. L'intervento di ricostruzione fu portata avanti da S.E. Pandolfini, come riporta un'iscrizione rinvenuta sulla balaustra marmorea collocata nel giardino della canonica.

1963  (consacrazione intero bene)

La chiesa di San Bartolomeo fu consacrata dall'Arcivescovo Ugo Camozzo il 22 giugno del 1963.

2005  (restauro canonica)

Nel 2005 furono avviati i lavori per il risanamento conservativo della casa canonica.
Descrizione

La chiesa di San Bartolomeo si trova lungo la via Aurelia, dove un tempo sorgeva l’antico borgo di Brancagliana. L'attuale edificio fu costruito sulle rovine del precedente, andato distrutto durante i bombardamenti della Seconda guerra mondiale. La facciata è introdotta da un sagrato asfaltato in cui si inserisce il pozzo seicentesco, rivestito in marmo nella parte superiore e sormontato da due colonnine con architrave al vertice. Due paraste angolari grigie delimitano il prospetto tinteggiato di giallo e sorreggono il timpano triangolare. Al centro si inserisce il portale principale, profilato da una cornice in marmo bianco e sormontato da una nicchia a parete contenente la statua del santo titolare. Il fianco sinistro della chiesa risulta libero, caratterizzato da una serie di tre finestre rettangolari e da un secondo portale di accesso. Quello destro si presenta costruito in gran parte in aderenza alla canonica, alle aule parrocchiali e al vano adibito a sacrestia. La parte tergale è costituita dal volume semisferico dell'abside, in cui si aprono due finestre a monofora. Sul lato sinistro della chiesa, a ridosso della cappella laterale, si erge il campanile a base quadrata, realizzato in pietra e mattoni lasciati a faccia vista. La torre è caratterizzata da una cella campanaria dotata di aperture a monofora e conclusa al vertice da una copertura a padiglione. Internamente la navata unica, semplice e sobria, si presenta intonacata e tinteggiata, coperta da un tetto a capanna: il presbiterio è composto un'abside semicircolare e affiancato da due cappelle laterali.
Struttura
Muratura portante mista, costituita da conci in pietra, da materiale sciolto lapideo e laterizio. Tutte le murature si presentano intonacate fatta eccezione per il campanile.
Pianta
Schema planimetrico a navata unica concluso da un'abside semicircolare. L'area presbiteriale risulta rialzata di due gradoni rispetto al resto dell’aula. Vicino al presbiterio, si aprono due cappelle laterali elevate di un gradino rispetto all'aula. La sacrestia è accessibile da una porta posizionata all’interno della cappella destra, mentre il campanile è raggiungibile da una porta posta sul lato sinistro dell’abside.
Coperture
L’aula e le cappelle laterali presentano una copertura a capanna costituita da travetti in laterocemento, intervallati da tre archi a tutto sesto. L’abside è caratterizzato da un catino semisferico completamente intonacato. La sacrestia è dotata di una copertura piana in laterocemento. Manto di copertura in cotto su tutte le falde di copertura dell’edificio.
Pavimenti e pavimentazioni
La navata, le cappelle laterali e il presbiterio presentano una pavimentazione a quadroni in marmo bianco e bardiglio, disposte a scacchiera. La pavimentazione sotto l’altare è costituita da mettonelle in marmo di forma rettangolare, mentre la sacrestia ha una pavimentazione a quadroni in gres.
Elementi decorativi
La facciata a capanna, completamente intonacata, è delimitata da due paraste angolari a sostegno del timpano triangolare, profilato da una cornice aggettante. Al centro del prospetto si apre il portale d'ingresso principale, affiancato sul lato sinistro da una lapide marmorea in ricordo dei caduti della Prima guerra mondiale. Nella parte superiore, una nicchia rivestita in mosaico dorato accoglie la statua in marmo di San Bartolomeo. All'interno, la chiesa si presenta a navata unica con due cappelle laterali aperte all'altezza del presbiterio e abside semicircolare. Lungo tutto il perimetro della chiesa corre una cornice marcapiano modanata: le pareti dell'aula sono scandite da lesene, in corrispondenza delle quali dipartono archi a tutto sesto che suddividono l'aula in campate. In controfacciata, sul lato destro, è collocato un fonte battesimale a tempietto, realizzato in marmo venato, ascrivibile al XX secolo. Sulla parete destra della prima campata, si inserisce una nicchia a parete mosaicata che accoglie al suo interno la statua di San Bartolomeo, mentre nella seconda campata, trova posto il pulpito in marmo bianco scolpito e intarsiato, donato nel 1943 dalla famiglia Giannarelli e decorato con le figure dei santi Matteo, Luca, Marco e Giovanni. Nel transetto destro campeggia una nicchia a parete con cornice centinata in marmo verde che accoglie al centro la statua del Sacro Cuore di Gesù. Nel transetto sinistro è presente un altare settecentesco in marmo bianco, bardiglio e breccia violetta, dedicato alla Madonna della Misericordia. L'altare è costituito da una mensa con tabernacolo intronizzato e da un dossale delimitato da due pilastrini laterali e da un'alta trabeazione cimata da due corte volute, al centro delle quali si inserisce la cartella dedicatoria. L'area presbiteriale, rialzata di due gradoni rispetto al resto dell'aula, ospita al centro la moderna mensa in marmo bianco a cui fa da pendant il leggio posto sul lato destro. Lungo la parete absidale, ornata da due aperture a monofora con vetrate policrome, si distribuiscono due panche di coro realizzate in legno. Al centro trova posto il tabernacolo in metallo dorato, collocato su un alto basamento in marmo.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1975-2010)
L'adeguamento liturgico ha comportato la rimozione dell'altare preconciliare e l'inserimento di una pedana marmorea che si sviluppa dal centro del presbiterio fino alla parete absidale. Al di sopra sono collocati la mensa marmorea per la celebrazione versus popolum e il leggio caratterizzato dalla stessa materia e tecnica che reca sul fronte i simboli dei quattro Evangelisti. Al centro della parete di fondo campeggia il tebernacolo in metallo dorato, posizionato su un alto basamento in marmo bianco.
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