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Pontedera
Pisa
chiesa
parrocchiale
S. Cuore
Parrocchia del Sacro Cuore
Struttura; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1975)
1954 - 1954(citazione intero bene); 1972 - 1972(citazione intero bene); 1975 - 1975(inizio lavori intero bene); 1975 - 1979(costruzione intero bene); 1979 - 1979(citazione intero bene)
Chiesa del Sacro Cuore
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa del Sacro Cuore <Pontedera>
Altre denominazioni Chiesa del Sacro Cuore ai Villaggi
S. Cuore
Autore (ruolo)
De Vico, Fabrizio (progettista)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche

1954  (citazione intero bene)

La zona occidentale di Pontedera ospita il complesso di abitazioni noto come Villaggio Piaggio, realizzato già prima della Seconda guerra mondiale. Il quartiere poteva contare su una cappella fin dal 1954.

1972  (citazione intero bene)

Dato il notevole incremento demografico della zona, l'Arcivescovo Matteucci vi istituì la parrocchia il 15 novembre 1972.

1975  (inizio lavori intero bene)

Il 16 Febbraio 1975, l'Arcivescovo Matteucci pose la prima pietra per la costruzione del nuovo edificio.

1975 - 1979 (costruzione intero bene)

In sostituzione della vecchia cappella posta al centro del villaggio, tra il 1975 e il 1979, fu costruito il nuovo edificio, su progetto dell'architetto romano Fabrizio De Vico. La direzione dei lavori fu affidata all'architetto Luigi Giani e la ditta esecutrice fu l'impresa locale Bianchi Sergio.

1979  (citazione intero bene)

La nuova chiesa del Sacro Cuore ai Villaggi fu consacrata il 13 maggio 1979.
Descrizione

Situata al margine ovest di Pontedera, in continuità con l'adiacente Villaggio Piaggio, la chiesa del Sacro Cuore è stata costruita tra il 1975 e il 1979, a seguito del forte incremento demografico registrato in quegli anni nel quartiere. Il complesso edilizio è costituito dalla chiesa e dai locali ad essa collegati dell'oratorio, della biblioteca parrocchiale e della canonica. L'edificio di culto, realizzato in cemento armato con rivestimento in pietra dei monti pisani, ha pianta esagonale allungata secondo l'asse longitudinale (orientamento Nord/Sud) ed è completato da una cappella dedicata alla Madonna della Vita sul lato sinistro, e da una navatella ospitante tabernacolo e confessionali sul lato opposto. Nei pressi dell'ingresso principale, un corridoio si apre sul lato destro e collega la chiesa agli adiacenti locali parrocchiali. L'asse maggiore della chiesa ospita, presso le due estremità, il portale d'ingresso e l'area presbiteriale: quest'ultima, rialzata di due gradoni rispetto al resto dell'aula, ospita al centro la mensa per la celebrazione, la sede presidenziale e l'ambone. Il tetto, realizzato con una struttura metallica, è caratterizzato da un controsoffitto in doghe di alluminio dorato. Il ricorrente elemento del rombo compare sia nella forma delle finestre sulle pareti laterali, sia nelle due grandi aperture che campeggiano sopra il presbiterio e sopra l'ingresso principale. Assente il campanile.
Struttura
Struttura portante a pilastri e travi in calcestruzzo armato e tamponamenti in blocchi di laterizio, con rivestimento in pietra faccia a vista sulla parte esterna. Paramento murario interno intonacato.
Pianta
Pianta poligonale riconducibile all'esagono leggermente allungato nel senso longitudinale, completato da una cappella inserita sul lato sinistro e da una navatella sul lato destro. Un corridoio, posto a sinistra dell'ingresso, conduce agli adiacenti locali parrocchiali.
Coperture
Struttura articolata con andamento a capanna nella parte centrale dell'aula, raccordata con padiglioni per la copertura dell'esagono e della navatella destra. Falde a padiglione per la cappella laterale sinistra e per il resto del complesso parrocchiale. Strutturalmente costituita da elementi portanti in profilati metallici a sostegno di pannelli impermeabili rivestiti di una sottile lamina di rame. Inizialmente, era stata prevista una copertura in cemento armato e cotto, ma date le dimensioni dell'aula senza sostegni intermedi e il minor costo dei materiali, si optò per l'acciaio. Questa soluzione presenta però alcuni limiti per i problemi di infiltrazione di acqua che possono determinare la corrosione delle strutture metalliche pregiudicando la staticità della copertura. Nell'ultimo decennio è stato eseguito un intervento di ristrutturazione del manto, eseguito dalla stessa ditta che ha costruito la chiesa, consistito nella sovrapposizione alla copertura esistente di un'ulteriore struttura a travicelli in legno, sui quali sono stati applicati pannelli coibentanti rivestiti in rame. Controsoffitto in doghe di alluminio lucidato.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione di tutta la chiesa, compresi i gradoni del presbiterio, è realizzata in lastre di breccia oniciata. Il progetto originario prevedeva l'utilizzo della pietra verrucana, ma dati i costi eccessivi si optò infine per la breccia.
Elementi decorativi
La chiesa del Sacro Cuore, introdotta da un breve sagrato rialzato di tre gradoni rispetto al piazzale antistante, è rivestita esternamente con lastre irregolari di pietra dei Monti pisani. In corrispondenza della grande finestra romboidale che si apre in facciata, una rientranza della parete d'ingresso crea un nartece cuspidato sorretto da due pilastri, su cui si affacciano tre portali in legno. L'aula, a pianta esagonale, è coperta da un controsoffitto a capanna in doghe di alluminio dorato ed è completata, a sinistra, da una cappella laterale e, a destra, da una navatella. La prima, dedicata alla Madonna della Vita, ospita il dipinto della Madonna col Bambino di scuola raffaellita e una teca in metallo e vetro realizzata su progetto dell'architetto Gianfranco Ghimenti, che curò anche il disegno delle controporte in ferro, vetro e legno presso gli ingressi laterali. Nella navatella di destra trova posto il moderno tabernacolo in acciaio lucidato a specchio e ferro dipinto, realizzato su progetto dell'architetto Pina Morelli. Accanto, è collocata la statua lignea raffigurante il Sacro Cuore di Gesù, eseguita da Mario Bertini nel 1954 per la Cappella del Villaggio Piaggio ed acquistata intorno al 1955 dall'allora cappellano e futuro Vescovo di Volterra Don Vasco Bertelli. L'altar maggiore, realizzato in breccia oniciata, come tutta la pavimentazione della chiesa, è costituito da una spessa lastra di marmo, sostenuta da due semplici piedritti a forma di parallelepipedo. Lo stesso materiale è stato utilizzato per l'ambone, realizzato in ricordo di Don Marcello Rovini, e per la sede, donata dall'arcivescovo Matteucci intorno al 1984. Sulla parete di fondo, alle spalle dell'Altar maggiore, è collocato un dipinto del pittore Carlo Caroli raffigurante Gesù crocifisso, dono del Presidente della Commissione Pontificia di Arte Sacra Monsignor Fallani. Ai lati, trovano posto due grandi dipinti di epoca settecentesca, la Natività e la Visitazione, donati da Donna Paola Piaggio per la consacrazione della chiesa e provenienti da Villa di Varramista. Nel 1997, grazie all'interessamento del critico d'arte Dino Carlesi, viene offerta alla chiesa una via Crucis in terracotta, opera dello scultore Ballantini. Nell'ottobre del 2000 furono realizzati i nuovi confessionali in legno, mentre nel 2011 fu acquistato il nuovo fonte battesimale, collocato presso l'ingresso della Cappella della Madonna e realizzato in marmo bianco di Carrara.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1975)
La chiesa è stata edificata secondo le indicazioni del Concilio Vaticano II in materia di adeguamento liturgico.
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