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Pisanova
Pisa
Pisa
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Sacra Famiglia
Parrocchia di Sacra Famiglia
Struttura; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1988)
1983 - 1983(consacrazione intero bene); 1985 - 1985(citazione intero bene); 1986 - 1987(costruzione intero bene); 1988 - 1988(consacrazione intero bene)
Chiesa della Sacra Famiglia
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa della Sacra Famiglia <Pisanova, Pisa>
Autore (ruolo)
Giusti, Simone (progettista)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche

1983  (consacrazione intero bene)

La parrocchia fu istituita il 29 giugno 1983 dall'arcivescovo Benvenuto Matteucci nella nuova area residenziale di Pisanova.

1985  (citazione intero bene)

Il 5 maggio 1985 vennero celebrate la benedizione e la posa della prima pietra.

1986 - 1987 (costruzione intero bene)

Nell'ottobre del 1986 fu montata la struttura portante dell'edificio e nel febbraio dell'anno successivo fu messa in opera la copertura di rame.

1988  (consacrazione intero bene)

Il complesso parrocchiale fu consacrato dall'Arcivescovo Benvenuto Matteucci il 3 luglio 1988.
Descrizione

La chiesa della Sacra Famiglia sorge nel quartiere di Cisanello, a Nord-Est del centro storico di Pisa nella zona denominata Pisanova. Il complesso parrocchiale, realizzato nel 1988 su progetto dell'arch. Mons. Simone Giusti, è costituito da chiesa, canonica, spazi parrocchiali (che ospitano attualmente la Fraternità di Nazareth delle suore Francescane missionarie di Gesù Bambino) e un ampio resede in cui trovano posto zone ludiche e ricreative. L'edificio di culto, posto a Sud del complesso, si affaccia su via Pistolesi ed è introdotto da un sagrato pavimentato con lastre di porfido posate ad opera incerta. I fianchi della chiesa sono circondati da un resede tenuto a prato, mentre il prospetto tergale è collegato ai locali parrocchiali retrostanti tramite un porticato pavimentato. Sul retro, staccato dalla chiesa, si erge il campanile a base triangolare, posto in corrispondenza dell'asse principale della chiesa, come ideale prosecuzione della stessa. La torre è interamente rivestita in mattoni a faccia-vista e presenta delle strette aperture che lo percorrono per tutta la sua altezza e dalle quali sono visibili al suo interno le scale di accesso alla cella campanaria. La facciata principale risente dello schiacciamento della copertura che proprio presso l'ingresso trova il suo punto più basso. Essa è caratterizzata da un paramento in mattoni a faccia-vista, delimitata da due paraste angolari, e da una pensilina aggettante in c.a. dal profilo arrotondato. L'ampio portale vetrato è inquadrato da due paraste laterali. Internamente la chiesa presenta un'aula unica a forma di esagono irregolare, introdotta da un vestibolo. Il presbiterio, sollevato di due gradoni rispetto al resto dell'aula, è posizionato al vertice dell'asse maggiore, mentre sull'asse minore si aprono, a destra, un accesso secondario e, a sinistra due finestre a nastro verticali. In controfacciata, sono disposti gli spazi della sacrestia e della cappella laterale utilizzata per le confessioni. Sulla parete sinistra dell’aula, vicino all'area presbiteriale, si sviluppa la cappella del Santissimo Sacramento, adoperata come cappellina feriale.
Struttura
Struttura portante in c.a. con tamponamenti in muratura. Internamente intonacata e tinteggiata ed esternamente rivestita con mattoni a faccia-vista.
Pianta
Schema planimetrico ad aula unica a forma di esagono irregolare. Al vertice dell'asse maggiore è collocato il presbiterio, sollevato di due gradoni rispetto al resto dell'aula, mentre sull'asse minore si aprono, a destra, un accesso secondario e, a sinistra due finestre a nastro verticali. All'ingresso, prima di accedere all’aula, si trova uno spazio che funge da filtro, una sorta di endonartece. In controfacciata, due porte conducono, a sinistra, in sacrestia e, a destra, ad una cappella laterale utilizzata per le confessioni. Sul lato sinistro dell’aula, in prossimità del presbiterio, una porta conduce alla cappella del Santissimo Sacramento, adoperata come cappellina feriale, a cui si accede anche da un'apertura più grande posta a metà della parete laterale sinistra. La cappella è collegata all'esterno in corrispondenza del percorso coperto che porta alla canonica.
Coperture
L'intero edificio è dotato di una copertura ad unica falda ascendente verso l'abside. Tipologicamente si tratta di una struttura a traliccio metallico intelaiato posta a sostegno di una lamiera grecata con soprastante coibentazione e rivestimento esterno. La porzione posta sopra il presbiterio è costituita da un grande lucernario, che consente l'illuminazione zenitale dell'altare e della parte absidale. La cappella feriale presenta il medesimo tipo di copertura, anche se ad una quota diversa.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell'aula è costituita da lastre rettangolari in marmo bianco venato, poste a correre in senso trasversale, con fasce di pietra grigia che ripercorrono il perimetro dell'edificio. Al centro dell'aula si inserisce un cerchio intarsiato in marmo giallo, profilato in pietra grigia. Il presbiterio è dotato di un pavimento con lastre rettangolari in pietra grigia posate a giunti allineati. La stessa pavimentazione si presenta anche nella cappella feriale. Mattonelle quadrate in marmo, di dimensioni più piccole, sono state utilizzate per la pavimentazione della sacrestia e della cappella per le confessioni.
Elementi decorativi
La facciata principale, in mattoni faccia-vista, è caratterizzata dallo schiacciamento della copertura proprio in corrispondenza dell'ingresso. Un'ampia pensilina in c.a. ne percorre tutta la larghezza a protezione del portale quadrangolare vetrato. Internamente, l'aula a forma di esagono irregolare è caratterizzata da pareti intonacate e tinteggiate di giallo, su cui si dispongono le stazioni della Via Crucis in terracotta modellata eseguite da Alberto Sparapani, bozzetti preparatori per le formelle in bronzo conservate nella chiesa di San Michele degli Scalzi. Sulla parete destra, sopra l'ingresso laterale, è esposto il dipinto di Enrico Fornaini, datato 1999 e raffigurante l'incontro tra il Beato Alberto Leccapecora e San Ranieri, mentre sulla parete opposta, entro nicchia, si inserisce un dipinto seicentesco di ambito veneziano della Madonna del Rosario, dono dell'antiquario Bandiani. Sulla parete di fondo del presbiterio si stagliano due elementi in rame sovrapposti, a forma di “V”, che risultano idealmente “deformati” dal peso del soprastante crocifisso. Addossata al muro, trova posto la sede in legno del celebrante, rialzata di un ulteriore gradino rispetto all'area antistante. Davanti, in posizione centrale, si dispone l'Altare maggiore, costituito da una mensa in marmo calacatta oro e accompagnato da un leggio dello stesso materiale. La cappella feriale è dotata di altare e leggio in marmo bianco della Ditta Ponterosso Marmi: la mensa reca sul fronte la rappresentazione dell’Annunciazione, eseguita dallo Sparapani in terracotta modellata. Il leggio, invece, caratterizzato da una sfera in marmo, presenta nella parte inferiore una statuetta di San Pietro. Dello stesso autore, il fonte battesimale. La parete di fondo della cappella ospita il pannello rettangolare in bronzo scolpito con la raffigurazione dell'Ultima Cena (Sparapani, 1993), che accoglie al centro il tabernacolo.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1988)
La chiesa è stata edificata secondo le indicazioni del Concilio Vaticano II in materia di adeguamento liturgico.
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