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Pontedera
Pisa
chiesa
parrocchiale
Madonna dei Braccini e S. Lucia
Parrocchia di Madonna di Braccini e Santa Lucia
Struttura; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1972)
1651 - 1651(citazione intero bene); 1877 - 1877(restauro intero bene); 1957 - 1957(restauro intero bene); 1972 - 1972(restauro intero bene); 1975 - 1986(citazione intero bene); 2000 - 2000(completamento pareti laterali)
Chiesa di Madonna dei Braccini e Santa Lucia
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Madonna dei Braccini e Santa Lucia <Pontedera>
Altre denominazioni Chiesa della Madonna della Tosse
Chiesa di Madonna di Braccini
Madonna dei Braccini e S. Lucia
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche

1651  (citazione intero bene)

Nel podere di proprietà della famiglia Braccini, posto in località Travalda, fu eretta nel 1651 una nuova chiesa dedicata alla Madonna della Tosse sul luogo della precedente chiesa dedicata a San Michele (IX secolo). Il nuovo edificio, benedetto dal proposto di Pontedera Porzio Abati, accolse l'immagine della Madonna detta Madonna del Latte, venerata per i suoi poteri taumaturgici per i casi di tosse canina.

1877  (restauro intero bene)

L'edificio di culto è stato restaurato nel corso del XIX secolo, intorno al 1877.

1957  (restauro intero bene)

Nel 1957, la chiesa fu restaurata dall'architetto Renzo Bellucci, che eseguì lavori di ripristino e di riparazione dei danni causati dalla Seconda guerra mondiale.

1972  (restauro intero bene)

Nel 1972, l'architetto Luigi Giani eseguì consistenti lavori di resturo al piccolo complesso parrocchiale: la casa canonica fu completamente ristrutturata e il presbiterio modificato secondo le nuove esigenze dettate dal Concilio Vaticano Secondo. Inoltre, fu consolidato il piccolo campanile della chiesa.

1975 - 1986 (citazione intero bene)

La chiesa da tempo abbandonata fu restaurata e, nel 1975, elevata a cappellania curata. Nel 1986, fu dichiarata parrocchia in unione con la vicina chiesa di Santa Lucia.

2000  (completamento pareti laterali)

Nel 2000 sono state posizionate quattro vetrate artistiche sulle pareti alterali della chiesa.
Descrizione

La chiesa della Madonna dei Braccini, anticamente conosciuta come Madonna della Tosse, sorge nella periferia sud di Pontedera, nei pressi della frazione di La Borra. Costruito a metà del XVII secolo nella proprietà della famiglia Braccini, l'edificio fu restaurato numerose volte: nel corso del XIX secolo, nel dopoguerra per i danni subìti durante gli eventi bellici e nel 1972 quando fu eseguito l'adeguamento liturgico del presbiterio. La chiesa, libera sul lato destro e affiancata a Est e a Sud rispettivamente dalla canonica e dalla sacrestia, si affaccia su un sagrato tenuto a verde con alberature, delimitato da un basso muretto in pietra. La facciata a capanna, completamente intonacata, è caratterizzata da un portale d'ingresso principale, accompagnato lateralmente da due basse finestre rettangolari dotate di inferriate metalliche. Nella parte superiore del prospetto si apre una grande finestra sagomata, decorata da una moderna vetrata artistica. Nell'angolo Sud-Ovest, tra il fianco sinistro della chiesa e il corpo della canonica, si erge un piccolo campanile a base quadrata, con cella campanaria dotata di aperture a monofora e conclusa da una copertura piana a terrazza, presso i cui angoli sono alloggiate quattro anfore di terracotta. All'interno, la chiesa si presenta a navata unica, completamente intonacata e coperta da un tetto a capriate lignee. L'area presbiteriale, ampia quanto la navata stessa, risulta rialzata di un gradone rispetto all'aula ed ospita sulla parete di fondo l'Altare maggiore preconciliare. A sinistra di quest'ultimo, sulla parete di fondo, una porta conduce in sacrestia e, da qui, in canonica.
Struttura
Sia esternamente che internamente l'edificio si presenta completamente intonacato e tinteggiato, pertanto si può solo ipotizzare il tipo di muratura che lo costituisce: l'epoca di costruzione e la collocazione geografica può far supporre che il paramento si costituito da muratura in pietra mista a laterizio.
Pianta
Schema planimetrico a navata unica conclusa da un'area presbiteriale rialzata di un gradino rispetto al resto dell'aula. Sulla parete di fondo, a sinistra dell'Altare maggiore preconciliare, una porta conduce alla sacrestia e, da qui, alla canonica.
Coperture
L'aula è dotata di una copertura a doppia falda realizzata con capriate, terzere e travicelli in legno, mezzane in cotto, manto di copertura in coppi ed embrici. Completamente restaurata con l'intervento del 1972.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell'aula e del presbiterio è realizzata con piastrelle quadrate in cotto, posate in diagonale. Intervento eseguito con il restauro del 1972.
Elementi decorativi
La facciata a capanna, completamente intonacata, è delimitata da due esili lesene laterali che sostengono idealmente la copertura. Nella parte inferiore del prospetto si aprono il portale d'ingresso principale, profilato da una cornice in pietra serena, e due basse finestre rettangolari, anch'esse incorniciate, mentre in quella superiore è inserita un'ampia finestra sagomata. Sul fianco sinistro della chiesa si inseriscono in parete alcune lapidi ottocentesche in memoria dei defunti appartenenti alla famiglia Braccini, originariamente collocate all'interno della chiesa e qui traslate durante i lavori di restauro del 1972. Internamente, l'aula unica risulta completamente intonacata e coperta da un tetto a capriate lignee. Al centro della controfacciata è inserita una vetrata policroma raffigurante l'Annunciazione, realizzata intorno al 1980 dalla bottega locale Artevetro. Dello stesso laboratorio sono le quattro vetrate policrome raffiguranti alcuni titoli mariani, inserite lungo le pareti laterali ed eseguite all'inizio del 2000. L'area presbiteriale è stata modificata con un intervento di adeguamento liturgico nel 1972 su progetto dell'architetto Luigi Giani, ma conserva al centro della parete di fondo il seicentesco Altare maggiore preconciliare privo di mensa, realizzato in pietra serena e caratterizzato da un dossale delimitato da semicolonne con capitello ionico e da un frontone triangolare spezzato al vertice. Al centro, è inserito il piccolo dipinto ottocentesco della Madonna col Bambino, venerata come Madonna del Latte, circondato da quattro formelle dipinte da Arturo Battini nel 1977 con scene della vita di Maria. Dello stesso autore sono le stazioni della Via Crucis disposte lungo le pareti della chiesa. A destra dell'altare preconciliare, all'interno di una edicola in legno dipinto ad imitazione della pietra serena, è esposto il tabernacolo settecentesco in marmo bianco con intarsi in breccia violetta, proveniente dall'antica chiesa dei Cappuccini in Pontedera e qui collocato durante i restauri del 1972.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1972)
L'intervento di adeguamento liturgico è stato realizzato nel 1972 ad opera dell'architetto Luigi Giani: al centro del presbiterio, davanti all'Altare maggiore preconciliare, è stata inserita una nuova mensa in pietra serena per la celebrazione liturgica versus populum, costituita da due piedritti posti a sostegno della mensa vera e propria. Dello stesso materiale il leggio e la sede, quest'ultima collocata su basamento semicircolare ai piedi dell'antico altare.
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