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Pisa
Pisa
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parrocchiale
Immacolata
Parrocchia della Immacolata ai Passi
Struttura; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1986)
1950 - 1960(preesistenze intero bene); 1961 - 1961(citazione intero bene); 1986 - 1986(costruzione intero bene); 2003 - 2003(restauro copertura)
Chiesa dell'Immacolata
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa dell'Immacolata <Pisa>
Altre denominazioni Chiesa della Immacolata ai Passi
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche

1950 - 1960 (preesistenze intero bene)

Nel dopoguerra, a Nord di Pisa, sorse il quartiere residenziale dei "Passi". La necessità di dotare la nuova zona di un luogo di culto portò alla costruzione di una chiesa prefabbricata.

1961  (citazione intero bene)

La parrocchia fu istituita nel 1961 dall'Arcivescovo di Pisa Mons. Ugo Camozzo.

1986  (costruzione intero bene)

Intorno agli anni Ottanta del Novecento, su progetto dell'architetto pisano Giuseppe Callea, fu costruito l'attuale edificio di culto, consacrato il 27 aprile 1986 dall'Arcivescovo di Pisa Mons. Benvenuto Matteucci.

2003  (restauro copertura)

Nei primi anni Duemila, la chiesa dell'Immacolata fu sottoposta a interventi di restauro riguardanti le facciate e le coperture. La precarietà del sistema di impermeabilizzazione infatti è stata in passato la causa (e lo è tutt'ora) di pesanti infiltrazioni all'interno dell'edificio.
Descrizione

La chiesa dell'Immacolata ai Passi sorge nell'omonimo quartiere a Nord di Pisa: l'edificio fa parte di un ampio complesso realizzato nel 1986 su progetto dell’architetto Giuseppe Callea, che comprende anche la casa canonica e gli annessi locali parrocchiali. Le linee architettoniche della struttura sono costituite da un compenetrarsi di volumi in c.a. che si incastrano tra loro, intervallati da vetrate rivolte verso i giardini circostanti. Assai lontana dalle forme più tradizionali, la chiesa si riconosce esteriormente grazie alla presenza del campanile, che svetta al centro dell'edificio. Il complesso si trova al centro di un lotto di terreno tenuto a verde, delimitato dalle vie Cuoco, Giordani e Galiani, privo di recinzioni ed accessibile da tutti i lati. L'accesso principale tuttavia è previsto da via Cuoco, attraverso un percorso che conduce al fianco dell’edificio in corrispondenza di uno slargo asfaltato che funge anche da parcheggio. Non esiste una facciata principale vera e propria, ma soltanto una zona di ingresso che è preceduta da un alto portico, formato anch'esso dall’ennesimo volume cubico. Lo stesso campanile, costituito da setti in c.a., non sfugge a questa caratterizzazione sia materica che volumetrica. La torre non è dotata di campane, ma di semplici altoparlanti. L’interno, volume al negativo dell’articolazione spaziale esterna, è uno spazio che converge verso l’altare centrale, intorno al quale sono disposte le gradonate dei fedeli. La cappella feriale così come la sacrestia e i locali parrocchiali annessi sono disposti tutt’intorno a questo spazio.
Struttura
Struttura portante in c.a. lasciato a vista con grandi aperture a vetrata.
Pianta
Lo schema planimetrico è composto da un’articolazione di volumi parallelepipedi e cubici variamente connessi, al centro della quale è collocato lo spazio per la celebrazione. Tutt'intorno si dispongono le gradonate per accogliere i fedeli. A sinistra dell'ingresso, curiosamente situato alle spalle dell'area presbiteriale, si trovano la sacrestia, la sala riunioni e la centrale termica, mentre sul lato opposto ci sono alcuni locali utilizzati come magazzini-ripostiglio. Il campanile, incastrato tra presbiterio e ingresso è raggiungibile da una scala esterna di servizio che consente l’accesso anche alla copertura.
Coperture
Essendo l’edificio costituito da un incastro di differenti volumi, la copertura risulta costituita da soffitti piani in c.a. giustapposti e variamente interconnessi. In corrispondenza delle zone liturgicamente significative, come sopra l’altar maggiore, sul fonte battesimale, ecc. si aprono nella copertura dei pozzi di luce costituiti da lucernari in vetro che forniscono una luce zenitale. I solai in c.a. sono poi impermeabilizzati esternamente con guaina bituminosa (in qualche caso ardesiata).
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione di tutta la chiesa (compresa la sacrestia, la cappella feriale, la sala riunioni, il magazzino, ecc) è costituita da lastre di pietra grigio scura di vari formati disposte a correre, ad eccezione dello spazio in cui si svolge la celebrazione, il battistero e la nicchia in cui è collocata la statua della Madonna di Lourdes, che presentano una pavimentazione in lastre di calacatta oro, anch'esse disposte a correre.
Elementi decorativi
Esternamente l'edificio non presenta una facciata principale connotata, ma è caratterizzata da una serie di volumi parallelepipedi e cubici variamente connessi, intervallati da vetrate. Internamente il polo attrattivo è costituito dalla zona presbiteriale, al centro della quale si trova un grande altare a base quadrata, apparentemente monolitico, realizzato in calacatta oro e impostato su un dado dello stesso materiale ruotato di 45° rispetto al primo. Inserito nei gradoni che circondano l'altare, trova posto il leggio in marmo a forma di prisma a base triangolare. La sede del celebrante si dispone lungo la parete di fondo del presbiterio e risulta costituita da una lunga seduta in calacatta, rivestita in legno, al di sopra della quale capeggia una copia del Crocifisso di San Damiano, realizzata da Sergio Caselli nel 1992. Posizionato in un angolo assai luminoso, è collocato il fonte battesimale formato da una vasca degradante con pozzetto terminale, rivestita anch'esso in calacatta, al centro della quale è stata alloggiata una pila in marmo bianco di forma circolare. Tutt'intorno si dispongono le gradonate per accogliere i fedeli. L’adiacente cappella feriale segue le stesse linee generatrici dell'aula principale e presenta altare, ambone e sede costruiti con lo stesso materiale della prima. Il volume cubico del tabernacolo, eseguito in marmo bianco, è sostenuto da quattro pilastri cilindrici in marmo verde.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1986)
La chiesa è stata edificata secondo le indicazioni del Concilio Vaticano II in materia di adeguamento liturgico.
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